16 febbraio 2024
(Arv) Venezia 16 feb. 2024 – “A due anni dall’invasione russa dell’Ucraina, che ha riportato la guerra alle porte d’Europa, sono sempre di più i focolai bellici che si accendono in ogni parte del mondo e a pagarne le spese sono sempre e soltanto i civili inermi, che subiscono le costanti violazioni dei diritti umani dalle parti in conflitto”. Sono le dichiarazioni delle consigliere regionali Elena Ostanel (il Veneto che Vogliamo), Cristina Guarda (Europa Verde), Erika Baldin (Movimento 5 Stelle) e del consigliere Arturo Lorenzoni (Gruppo misto, Portavoce Opposizione), che annunciano il deposito di una risoluzione sui temi della pace e spiegano: “La risoluzione che abbiamo presentato riprende diversi temi sui quali i movimenti per la pace si stanno impegnando in questi anni. In primis naturalmente come già detto il conflitto russo-ucraino, per il quale si chiede l’immediato cessate il fuoco e l’impegno per una soluzione politica e non militare. Di stretta attualità è anche il conflitto a Gaza, per il quale chiediamo prima di tutto il cessate il fuoco e successivamente il riconoscimento dello Stato di Palestina, la fine della sua occupazione e delle violenze in Cisgiordania, oltre che alla liberazione degli ostaggi israeliani e dei prigionieri palestinesi nonché il libero accesso degli aiuti umanitari. In linea generale, l’impegno che chiediamo al Governo è di ascoltare la voce delle cittadine e dei cittadini che a gran voce chiedono una cosa sola: la pace. Per realizzarla crediamo sia necessario un impegno concreto che riduca le spese militari, riconverta l’industria bellica, rafforzi l’azione umanitaria e la cooperazione allo sviluppo, il tutto sotto l’egida delle Nazioni Unite. Chiedere e volere la pace non è una follia, ma l’unica soluzione che abbiamo in un contesto storico nel quale la guerra sembra essere tornata ad essere l’unico strumento di regolazione delle controversie internazionali”.
“La pace e il ripudio della guerra – concludono Ostanel, Guarda, Baldin e Lorenzoni – sono tra i princìpi fondamentali della Costituzione repubblicana, non dimentichiamolo mai”.