Caro tassi: alle imprese padovane è costato 192 milioni di euro negli ultimi due anni

Il Presidente di Confartigianato Imprese Padova Gianluca Dall’Aglio: “E’ fondamentale intervenire attraverso politiche economiche e finanziarie mirate a sostenere le nostre aziende. L’attività di impresa non può essere un susseguirsi di sfide ardue da affrontare”.

Il caro tassi di interesse ha avuto un impatto significativo sulle micro e piccole imprese padovane: tra giugno 2022 e febbraio 2024, è costato complessivamente 192 milioni di euro. A rivelarlo è una recente stima realizzata dall’Ufficio studi di Confartigianato Imprese su dati BCE e Banca d’Italia.

“Questo dato preoccupante mette in evidenza le difficoltà vissute dalle nostre imprese, in 20 mesi difficili. E’ fondamentale intervenire per ridurre i tassi attraverso politiche economiche e finanziarie mirate a sostenere l’attività d’impresa – spiega Gianluca Dall’Aglio, Presidente di Confartigianato Imprese Padova”. In Veneto, il tasso di interesse medio applicato alle imprese a dicembre 2023 è stato del 6,33%, in netto aumento rispetto al 3,86% registrato nel 2022. “Questo incremento rappresenta una crescita considerevole che sta mettendo a dura prova la sostenibilità finanziaria delle imprese nella regione – continua Dall’Aglio”.

L’Italia si posiziona al terzo posto in Europa per il tasso d’interesse pagato dalle Micro, Piccole e Medie Imprese (MPMI), preceduta solamente da Ungheria e Repubblica Ceca.

“E’ evidente che questo scenario pone il nostro Paese in una posizione di svantaggio competitivo sul mercato internazionale, penalizzando la crescita e l’innovazione delle nostre aziende che sono state già alle prese con anni particolarmente difficili, caratterizzati dalle conseguenze dell’emergenza pandemica, dall’impennata dei costi energetici e più recentemente dalla crisi del Mar Rosso – afferma Dall’Aglio”.

Secondo il rapporto di Confartigianato, un ulteriore dato allarmante è rappresentato dalla quota di imprese italiane che segnalano carenza di risorse finanziarie come potenziale criticità. Nel settore manifatturiero, il 12,9% delle aziende riconosce questa problematica. Se si analizzano settori specifici come la stampa e la riparazione e manutenzione di macchinari, la percentuale sale al 20%. Analogamente, nel settore della metallurgia, il 19% delle imprese indica la carenza di risorse finanziarie come una delle principali sfide da affrontare.

“Il sostegno alle imprese è una priorità che richiede l’impegno di tutte le istituzioni e degli attori economici – precisa Dall’Aglio-. Solo attraverso un’azione congiunta e coordinata sarà possibile superare le sfide attuali. Le nostre imprese hanno grande capacità di resilienza e lo hanno dimostrato in più occasioni negli ultimi anni, ma non possiamo fare affidamento esclusivamente alla resilienza, bisogna creare almeno le condizioni minime perché l’attività di impresa non sia un susseguirsi di sfide ardue da affrontare”.

(Confartigianato Imprese Padova)