Buttress: ”Un padiglione-alveare per Uk, emozione di suoni e immagini”


Un padiglione come un alveare. L’architetto Wolfgang Buttress spiega il progetto ideato per il Regno Unito al Politecnico di Milano durante un ciclo di incontri con i protagonisti mondiali dei padiglioni piu’ importanti. Per l’Uk il design si unisce a forti requisiti ecologici per un’esperienza unica

Milano,

13 apr. – (AdnKronos) – Un padiglione come un alveare, un luogo suggestivo e affascinante nel quale gli spettatori vivranno l’esperienza unica di vivere all’interno del regno delle api, grazie ad una colonna sonora che riproporra’ i suoni che, dall’alba al tramonto, in una continua crescita e decrescita di rumori propri del mondo delle api. E’ proprio al ruolo concreto e simbolico che gli alveari hanno nel nostro ecosistema che si ispira lo spirito della partecipazione del Regno Unito a Expo Milano 2015. (Fotogallery)

L’abilita’ artistica inglese ispira da sempre tutto il mondo e Wolfgang Buttress, il vincitore della competizione lanciata per scegliere l’architettura del padiglione , ha tradotto in termini progettuali la forza del design britannico. Il progetto, presentato al Politecnico di Milano nell’ambito di un ciclo di incontri con i protagonisti mondiali dei padiglioni piu’ importanti, unisce il design con forti requisiti ecologici. Esteso su un lotto complessivo di 1910 metri quadri, il padiglione vuole lasciare un segno nell’esperienza di tutti i visitatori di Expo. Al suo interno natura, creativita’, scienza e tecnologia si combinano per affrontare la sfida di ‘Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita’.

Il Regno Unito mostra ai visitatori del suo padiglione le novita’ e le innovazioni raggiunte in ogni anello della catena alimentare, dal seme al piatto, dal campo alla tavola. Si inizia dagli orti inglesi, dalla sua campagna, si passa per frutteti e distese verdi per arrivare ad un parallelepipedo, un alveare alto 17.000 metri, realizzato, dice Buttress al politecnico “da 170.000 diversi pezzi codificati uno a uno che compongono la struttura”. E poi una ‘pioggia’ di luci a led e una cupola di vetro per una struttura che tornera’ smontata in Inghilterra.

All’interno, dice Buttress “si vive quasi un’esperienza spirituale, accompagnati da un ronzio costante tipico dell’alveare in un continuo contatto tra l’uomo e l’ape. L’idea -aggiunge- e’ stata quella di creare una scultura dove la gente potesse entrare e dove, dentro, potesse essere in connessione con la natura”. Nell’area confluiscono tecnologie agrarie, sicurezza alimentare, cibo e bevande, alimenti funzionali, logistica, apertura ai mercati globali, collaborazioni internazionali. L’obiettivo e’ quello di invogliare i visitatori a portare avanti il dibattito sui temi dell’educazione e della sicurezza alimentare nelle proprie scuole, universita’ e comunita’, impegnandosi verso scelte di consumo informate ed eque.


(Adnkronos)

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