Cultura

Venezia: il leone del futuro a ‘court’ di chaitanya tamhane

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Venezia, 6 set. La Giuria Leone del Futuro – Premio Venezia Opera Prima (Luigi De Laurentiis) della 71ma Mostra del cinema di Venezia, presieduta da Alice Rohrwacher e composta da Lisandro Alonso, Ron Mann, Vivian Qu e Razvan Radulescu, ha assegna il premio a ‘Court’ di Chaitanya Tamhane. Il Premio e’ dotato anche di 100.000 dollari, messi a disposizione da Filmauro di Aurelio e Luigi De Laurentiis, che saranno suddivisi in parti uguali tra il regista e il produttore.

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Venezia: pietro grasso, cinema occasione di crescita e sviluppo

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– Venezia, 6 set. (Adnkronos/Cinematografo.it) – ”Il Senato? C’, e ci sar fino alla fine della legislatura”. Cos il presidente Pietro Grasso entrando in Sala Grande per la cerimonia di premiazione della 71. Mostra del Cinema di Venezia. ”Le istituzioni devono avere grande attenzione per il cinema, e l’arte in generale, perch occasioni di crescita e sviluppo per il Paese. In questo senso, la Mostra del Cinema, la Biennale hanno un ruolo fondamentale in Italia”. Sulla situazione del Comune di Venezia, il presidente del Senato aggiunge: ”C’ un commissario straordinario ma presto la parola torner dai cittadini, come giusto che sia, perch scelgano il proprio sindaco”.

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Venezia: i premi della sezione classici a scola e ad ‘animata resistenza’

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Venezia, 6 set. Il premio Venezia Classici per il Miglior Film Restaurato presentato alla Mostra del Cinema 2014 e’ andato a ‘Una giornata particolare’ di Ettore Scola. Il Premio Venezia Classici per il Miglior Documentario sul Cinema e’ stato assegnato ad ‘Animata Resistenza’ di Francesco Montagner e Alberto Girotto. Ad assegnare i due riconoscimenti la Giuria composta da studenti di cinema provenienti da diverse Universit italiane e presieduta da Giuliano Montaldo.

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Venezia: ann hui, cinema di hong kong in difficolta’ ma non sara’ divorato dalla cina

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Venezia, 6 set. “Il cinema di Hong Kong non sta vivendo una stagione molto positiva, ci si sposta spesso in Cina per girare, lo faccio anche io, e trovare risorse. Il problema di mercato, nel senso che quello di riferimento, il sud est asiatico, ormai ha sviluppato forti cinematografie nazionali quindi Hong Kong non ha pi la centralit di un tempo”. Lo afferma la regista An Hui (classe 1947, nata in Manciuria ma a Hong Kong dal 1952), fra i portabandiera del cinema di Hong Kong che a Venezia firma il film di chiusura, quindi fuori Concorso, ‘Huangjin shidai’ (‘The Golden Era’), stasera in Sala Grande dopo la consegna dei premi della Mostra, che anche lei ha contribuito a determinare in quanto presidente della giuria di Orizzonti.

A chi gli chiede se la cinematografia di Hong Kong sar divorata dal mercato cinese, di fatto quello di riferimento quindi capace di condizionarne le produzioni, Ann Hui, che ha vinto ben quattro volte l’Hong Kong Film Award, risponde per “credo di no. La nuova generazione di cineasti di Hong Kong pi matura, non sar fagocitata, sapr difendersi”. Quanto al suo futuro la regista annuncia di stare “lavorando a un cortometraggio”.

Ann Hui una veterana di Venezia: nel 1997 ha partecipato alla Mostra con ‘Gei diy chun fung’ (‘As Time Goes By’), nella sezione Officina Veneziana Documentari; nel 2003 ha fatto parte della Giuria del Concorso e nel 2011 tornata al Lido con’ Tao Jie’ (‘A Simple Life’), per il quale Deanie Ip ha vinto la Coppa Volpi per la miglior interpretazione femminile. Ora porta in chiusura la narrazione della breve vita della scrittrice cinese Xiao Hong, morta di tubercolosi a 32 anni, un progetto, spiega, cui pensava dagli anni ’70, “quando mi avvicinai alla sua opera”. ‘The Golden Era’, coproduzione fra la Cina e Hong Kong, pur attraversando anni convulsi per la Cina contemporanea, non , a detta della stessa regista, un biopic hollywoodiano, piuttosto un ritratto intimista dedicato ad una artista romantica molto sfortunata nella vita e in amore.

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Venezia: i cattolici premiano ‘loin des hommes’ di david oelhoffen

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– Venezia, 5 set. (Adnkronos/Cinematografo.it) – La giuria Signis (Associazione Cattolica Mondiale della Comunicazione) composta da Joachim Valentin (Presidente, Germania), Massimo Giraldi (Segretario, Italia), Michle Debidour (Francia), Sergio Joel Ascencio Casillas (Messico) e Sergio Perugini (Italia), ha deciso di assegnare il Premio della 71 edizione della Mostra di Venezia a ‘Loin des hommes’ di David Oelhoffen (Francia).

Nella motivazione si legge che, “prendendo le mosse da un racconto di Albert Camus ambientato in Algeria nel 1954, il film descrive la fuga di due uomini, un europeo e un arabo, molto diversi tra loro. Con il costante rischio di morire, i due sperimentano profondi valori umani quali la fraternit, l’umilt, il coraggio e il rispetto, arrivando anche alla possibilit di sacrificare la loro vita. ‘Loin des hommes’ aiuta a comprendere l’importanza della formazione e del dialogo fra religioni e culture”.

La giuria ha deciso di assegnare inoltre la Menzione speciale a ’99 Homes’ di Ramin Bahrani (USA), con la seguente motivazione: “Nell’odierna societ globalizzata dove molte persone soffrono le conseguenze della profonda crisi finanziaria, il film mette in evidenza l’importanza della responsabilit individuale. Disperato per la difficile situazione economica della propria famiglia, il giovane protagonista spinto a compiere una scelta tra il denaro e la giustizia. ’99 Homes’ lancia il messaggio che un cambiamento sempre possibile, schiudendo cos un orizzonte di speranza”. La cerimonia di premiazione avr luogo domani, sabato 6 settembre, alle 11 presso lo spazio della Fondazione Ente dello Spettacolo, Sala Tropicana 1, Hotel Excelsior.

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Venezia: ‘no one’s child’ vince premio settimana internazionale critica

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– Venezia, 5 set. (Adnkronos/Cinematografo.it) – Il Premio del Pubblico RaroVideo al miglior film della 29. Settimana Internazionale della Critica, nell’ambito della 71. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, stato assegnato al film ‘No One’s Child (Ni #269;ije dete)’ di Vuk R #353;umovic #769;.

Il premio, del valore di 5mila euro, sar consegnato oggi, venerd 5 settembre, alle ore 17.00 presso il Club7 (Circolo del tennis, di fronte all’Hotel Excelsior). Ritira il premio il regista Vuk R #353;umovic #769;. Alla premiazione sar presente anche la delegazione del film di chiusura Arance e martello, diretto da Diego Bianchi. Sabato 6 settembre in Sala Perla alle ore 11.30 in programma la proiezione aggiuntiva del film vincitore.

I due premi che la giuria della Fedeora (Federazione dei Critici Europei dei Paesi Euromediterranei) – composta da Nenad Dukic, Ninos Mikelides, Dubravka Lakic, Eva Af Geijerestam e Matic Majcen – ha attribuito ai film della Settimana Internazionale della Critica sono: Miglior Sceneggiatore Vuk R #353;umovi #263; per il film ‘Ni #269;ije dete – No Ones’s Child’, e Miglior Film: ‘ #272; #7853;p cnh gi #7919;a khng trung – Flapping in the Middle of Nowhere’ di Nguy #7877;n Hong #272;i #7879;p.

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Venezia: abel ferrara, mai detto di sapere chi ha ucciso pasolini

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– Venezia, 4 set. (Adnkronos/Cinematografo.it) – ”Non ho mai detto di sapere chi l’ha ucciso, una grande balla dei giornalisti, chi ha scritto quella bugia?”. Cos Abel Ferrara apre la conferenza stampa di Pasolini, in Concorso alla 71ma Mostra di Venezia. E spiega: ”Il punto del film cercare di parlare della sua vita e del suo lavoro, delle sue passioni e della sua compassione. Quando l’hanno ucciso, ci siamo focalizzati su quella notte, perch la morte di ciascuno riflette la propria vita: siamo partiti da qui”. Protagonista assoluto della conferenza stampa Ninetto Davoli, attore principe del cinema di Pasolini, che qui ritorna nella parte di Epifanio ed Eduardo De Filippo. Ricorda ”le 32, 33 denunce ricevute da Pier Paolo” e conclude: ”Noi oggi siamo presi da un sistema di vita consumistico, per lui era male, che ci ha portato purtroppo a quel che l’Italia oggi. Abbiamo perso il valore della vita, siamo catturati dal sistema”.

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Venezia: siciliano in cast ferrara, pasolini aveva visto declino paese

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Roma, 4 set. ”Ricordo benissimo quella telefonata. Eravamo in campagna, in Umbria. Mio padre si mise a piangere, poi la corsa verso Roma. Mi fece molta impressione, perch non era morto Pasolini, avevano ammazzato Pasolini…”. Francesco Siciliano, figlio dello scrittore Enzo, fa l’attore ed nel cast del film ‘Pasolini’ di Abel Ferrara, che racconta l’ultimo giorno di vita di Pier Paolo Pasolini e sar presentato oggi alla Mostra internazionale del cinema di Venezia.

Siciliano non ha mai dimenticato quella notte, tra il 1 e il 2 novembre del 1975, quando avvertirono il padre, grande amico del poeta, che il corpo senza vita dell’autore di ‘Ragazzi di vita’ era stato ritrovato morto sulla spiaggia dell’idroscalo di Ostia.

”Giusto una settimana prima che fosse assassinato -dice all’Adnkronos l’attore- Pier Paolo era a casa nostra: arriv in camera dove c’era anche mio fratello, portando una torta. ‘Questa per i bambini’, disse. Poi inizi a raccontarci una storia, forse una favola”.

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Venezia: davide ferrario, il progresso e’ un patto con il diavolo

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– Roma, 2 set. (Adnkronos/Cinematografo.it) – Tempi difficili, in tutti i sensi. In anni in cui si assiste, giorno dopo giorno, alla fuga apparentemente inarrestabile della grande industria dal nostro paese, alla teorizzazione della societ post-industriale e a un pi diffuso senso di scoramento collettivo dinanzi al futuro, tanto lavorativo quanto sociale, sembra rendersi inevitabile un impulso di ripensamento e di analisi nei confronti del recente passato, alla ricerca delle circostanze, se non delle cause, che hanno prodotto la realt contemporanea.

Seguendo questa traccia, Davide Ferrario porta Fuori Concorso a Venezia il suo ‘La Zuppa del Demonio’ (definizione del grande Dino Buzzati a proposito degli altiforni), attraverso cui la ricerca si coniuga al ritratto storico e sociologico a un medesimo tempo, perseguendo l’ambizioso obiettivo di descrivere l’evoluzione del concetto di progresso dalle origini del Novecento sino ai giorni nostri.

Se oggi, difatti, spontaneo inorridire dinanzi alle immagini delle tante catastrofi ecologiche dovute a uno sfruttamento sconsiderato delle risorse e alle quali ormai, purtroppo, siamo abituati, l’idea che il progresso e l’industrializzazione avrebbero facilitato la vita dell’uomo stata al centro della vita e del pensiero della societ contemporanea per lungo tempo.

(Adnkronos)