Cronaca

Altavitaira apre la stanza ‘dell’ultimo giorno’ (2)

(AdnKronos) – Sono oltre 500 gli ospiti che AltaVitaIra accudisce nelle proprie strutture di residenzialita’. Quella della stanza azzurra e’ una innovazione unica nella tradizione dell’assistenza sanitaria padovana. “Ne abbiamo sentito la necessita’ confrontandoci con i familiari dei nostri ospiti – ha sottolineato il presidente Bellon illustrando la

nuova stanza – credo che essere sensibili a tutti gli aspetti, non solo a quelli di carattere medico assistenziale, di momenti cosi’ delicati, porti l’intera struttura a dare qualcosa in piu’ in termini di impegno e qualita’ verso i nostri anziani “.

“La realizzazione di questo nuovo servizio permette all’ospite di non dover essere trasportato in ospedale alla fine dei suoi giorni, pratica che spesso comporta notevoli stress oltre che all’ospite anche ai suoi cari: le stesse cure vengono praticate nella stanza azzurra, con un plus di confort per tutti coloro che si trovano a vivere quel delicato momento dell’accompagnamento di un proprio caro al fine vita “, conclude.

(Adnkronos)


Arresto per spaccio in via Tommaseo

29.10.2015 – Nel primo pomeriggio del 27.10.2015 personale della Squadra Conflitti del Territorio – Nucleo Antidroga, nell’ambito di un servizio in abiti borghesi finalizzato al contrasto del fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti in zona Stazione, notava in via Tommaseo una giovane donna bionda che entrava nel pubblico esercizio ubicato sotto i portici (recentemente colpito da ordinanza comunale di sospensione prima e di riduzione orario poi).

Dopo brevi istanti ne usciva accompagnata da un uomo di origine magrebina, già noto come persona dedita allo spaccio di sostanze stupefacenti,

il quale indicava alla donna un altro soggetto di chiara origine nordafricana, che stava sopraggiungendo dal lato di via Donghi. Dopo un breve colloquio, quest’ultimo consegnava in maniera lesta alla ragazza un involucro contenente verosimile sostanza stupefacente che teneva in tasca, ricevendo in cambio del denaro. Occultata la sostanza, la ragazza attraversava la strada e saliva a bordo di un taxi fermo in attesa all’incrocio di via Tommaseo con via Foscolo; uno degli Agenti procedeva a fermare immediatamente il veicolo appena ripartito, faceva scendere la ragazza che consegnava l’involucro di sostanza stupefacente, risultata essere alla verifica con Narcotest grammi 0,79 netti di eroina. A carico della giovane, trentenne italiana residente in provincia, è stato redatto verbale per la violazione prevista dall’art. 75 D.P.R. 309/90 al quale seguirà apposita segnalazione alla Prefettura. Dopo la cessione dello stupefacente, altri Agenti provvedevano invece a seguire per un breve tratto e a fermare il soggetto che aveva ceduto la sostanza stupefacente, questi veniva tratto in arresto per il reato di spaccio di sostanza stupefacente ed accompagnato presso gli Uffici del Comando, dove veniva sottoposto a rilievi fotosegnaletici ed a perquisizione personale; lo stesso veniva identificato come Aloui Ouannes e risultava in possesso di altra sostanza stupefacente (risultata al Narcotest gr. 0,76 netti totali di marijuana), che veniva sottoposta a sequestro penale unitamente al telefono cellulare e alla somma di denaro provento dello spaccio pari a 30,00 €. Informato il Magistrato di turno, questi disponeva che l’arrestato venisse presentato per essere giudicato con rito direttissimo il giorno seguente presso il Tribunale Monocratico di Padova.
Nella mattinata del 28/10/2015 il Giudice condannava Aloui Ouannes alla pena di mesi 7 di reclusione.


Questura di Padova: Operazione di Polizia nel Piovese

23-09-2015

Smantellato un sodalizio criminale che aveva il proprio quartier generale nel piovese, in provincia di Padova.

(Comunicato della Questura di Padova)

Nella mattinata odierna la Squadra Mobile di Padova, con la collaborazione della Squadra Mobile di Venezia, ha eseguito 5 Ordinanze di Custosia Cautelare di cui 3 in carcere e 2 ai domiciliari.

L’attività d’indagine, diretta dalla locale Procura della Repubblica, ha consentito di smantellare un sodalizio criminale che aveva il proprio quartier generale nel piovese, in provincia di Padova.

I 5 arrestati, tutti italiani, avevano posto in essere un’organizzazione efficiente e funzionale al commercio di ingenti quantitativi di sostanza stupefacente.

Gli accertamenti investigativi hanno consentito di appurare che gli arrestati riuscivano ad organizzare traffici di cocaina notevoli, anche nell’ordine di 4 chili a settimana.

Il principale organizzatore del sodalizio smantellato dalla Polizia di Stato, Roberto Mengardo, era conosciuto dalle forze dell’ordine perché negli anni passati era stato coinvolto in indagini riguardanti la Mala del Brenta.

Nel corso dell’operazione sono stati sequestrati 165 mila euro in contanti e sono stati apposti i sigilli ad una villa riconducibile al capo del sodalizio criminale, il cui valore commerciale è stimato in 3 milioni di euro.

[Categoria: I fatti del giorno]


Tumori: a padova ristorante lancia l’hamburger vegano anche per e-commerce

Padova, 28 ott. (AdnKronos) – Hamburgher vegano fatto con patata, zucca e formaggio di riso. Ed e-commerce per prenotare e portarsi in ufficio o a casa il piatto. E’ la doppia innovazione proposta dal Natural Bistrot di via Sant’Andrea 12 a Padova. Da circa un anno infatti dove un tempo

c’era il ristorante “La cambusa ” due giovani imprenditori, Viviana Gallocchio e Mattia Gardini hanno dato vita ad un ristorante con una spiccata attenzione alla cultura del buon cibo: dal biologico al chilometro zero, con piatti proposti anche secondo la filosofia vegana e vegetariana. Ed in giorni in cui monta la questione della carne rossa indicata come cancerogena, l’idea e’ quella di lanciare a pranzo ed a cena l’hamburgher vegano. Il tutto in collaborazione con due siti internet specializzati nell’ecommerce come www.tippest.it e www.mymenu.it.

“Credo che sulla carne si sia fatto molto caos e molta disinformazione – spiega l’esperta in nutrizione e alimenti bio Viviana Gallocchio – semplicemente fa male mangiare molta o troppa carne, e specie se la carne che viene servita e’ frutto di animali allevati in maniera innaturale, riempiti di antibiotici o peggio. Per questo noi abbiamo lanciato la “provocazione ” dell’hamburger vegano: c’e’ piu’ gusto spesso a mangiare cose naturali di origine vegetale rispetto a carne prodotta in maniera che si rivela nociva “.

La risposta della clientela in questi giorni, di fronte alle notizie sulla nocivita’ della carne rossa qual e’? “Invariata nel nostro caso – spiega Viviana Gallocchio – poiche’ i nostri clienti sanno che la carne che serviamo arriva da allevamenti certificati per la qualita’ delle proprie produzioni, tutti in provincia di Padova e, se vogliono, visitabili di persona. La filosofia del chilometro zero, del cibo biologico, e’ proprio questa: servirsi di fornitori di cui ci si puo’ fidare “.

(Adnkronos)


Assessore di grantorto spara ai ladri, tentavano di entrare in casa di notte

Padova, 28 ott. (AdnKronos) – “Sono stati momenti di paura e di terrore, non auguro a nessuno di provare quello che ho provato io. L’altra notte, ero a letto, quando con mia moglie ci siamo svegliati per dei rumori che venivano dal piano terra. C’era qualcuno che tentava di

scassinare la porta. Mia moglie terrorizzata si e’ messa ad urlare dalla paura. Cosi’ ho preso il fucile che da un paio di mesi tengo vicino al letto, l’ho caricato e sono uscito sul balcone, ho sparato due colpi in aria gridando ‘vi ammazzo…’. Era buio pesto, ma ho sentito chiaramente dei passi veloci lungo il vialetto, stavano scappando “. Antonio Miazzo, 70 anni, allevatore, assessore all’ambiente e all’agricoltura del Comune di Grantorto, nell’Alta Padovana, ancora scosso racconta cosi’ all’Adnkronos l’avventura di lunedi’ notte.

“Non volevo certo uccidere. Io non ho mai fatto del male a nessuno, ed e’ la prima volta che sparo da quando 30 anni fa ho acquistato il fucile. Ma, cos’altro potevo fare? Se non avessi sparato sarebbero sicuramente entrati, e allora come sarebbe andata a finire? Potevano ammazzare me e mia moglie. E dopo essere fuggiti dalla mia proprieta’ quella stessa notte sono entrati in altre case qui vicino portandosi via gioielli, tv, computer “, sottolinea l’allevatore.

“I miei concittadini mi chiamano eroe, mi fanno i complimenti. Ma io non sono certo un eroe, ho solo cercato di salvaguardare l’incolumita’ mia e di mia moglie. Ora i carabinieri verranno a sequestrarmi il fucile, che e’ legalmente detenuto, perche’ posso tenerlo ma non posso sparare – spiega l’assessore – e mi verra’ comminata una sanzione. Ma spero che il giudice capisca. Non auguro a nessuno di trovarsi nella situazione in cui mi sono trovato io: mia moglie era terrorizzata e piangeva. Spero che quanto successo possa servire. Io mi fido delle forze dell’ordine, ma in quei momenti terribili non potevo fare altro “.

(Adnkronos)


Sgombero Corso Australia

27.10.2015 – Nella mattinata di ieri, personale della Squadra SIS, unitamente a personale del Reparto Polizia di Prossimità, è intervento in Corso Australia al fine di eseguire uno sgombero dagli occupanti abusivi che si erano insediati nel locali e sotto i porticati dell’ex Foro Boario.

Sul posto si è accertata la presenza di 8 persone tutte di nazionalità romena, che sono state condotte presso il Gabinetto di Fotosegnalamento del Comando dove, dopo essere state sottoposte ai rilievi dattiloscopici, sono state deferite all’AG. per il reato di invasione di terreni o fabbricati (art. 633 C.P.). Uno di tali soggetti è risultato altresì inosservante del foglio di via obbligatorio.

In Corso Australia, successivamente è intervenuta una squadra di APS Divisione Ambiente che ha provveduto ad asportare una notevole quantità di materassi, coperte e masserizie varie che erano state abbandonate dagli occupanti.
Sono stati rinvenuti due velocipedi consegnati poi all’Ufficio Oggetti Smarriti.
I fermati erano tutti conosciuti e già deferiti per il medesimo reato all’A.G., ma solo 3 erano noti anche per mendicare nelle vie del centro cittadino.




Arresto per spaccio comparto stazione

Polizia Locale Padova

12.09.2015 – Nella tarda mattinata di venerdi 11 settembre, nell’ambito di un servizio svolto nel comparto Stazione e finalizzato alla repressione del fenomeno dello spaccio di droga, personale della Squadra Conflitti del Territorio – Nucleo Antidroga notava in via Donghi un soggetto di etnia maghrebina, gia’ conosciuto dagli agenti, che infilava alcuni involucri all’interno della guaina di un lucchetto a catena per biciclette che teneva in mano.
Successivamente l’uomo, a bordo di una bicicletta da donna e portando con se’ il lucchetto in questione, percorreva via Tommaseo e si recava nella zona di parcheggio velocipedi, sita a ridosso della rotatoria ubicata tra le vie Tommaseo e Valeri; lo stesso veniva poi visto accovacciarsi vicino ad una delle rastrelliere e avvolgervi attorno il lucchetto sopra descritto, risalire poi sulla bicicletta e ritornare in via Donghi, dove si intratteneva con altre persone della stessa etnia.
Circa un’ora piu’ tardi, lo stesso soggetto tornava a bordo della bicicletta presso la rastrelliera dove aveva avvolto il lucchetto, apriva il lucchetto con una chiave e lo riponeva nel cestino della bicicletta.
A questo punto gli Agenti intervenivano procedendo ad un controllo del soggetto, il quale risultava essere privo di documenti, che quindi veniva accompagnato presso gli Uffici di Reparto. All’interno della guaina del lucchetto in questione, gli Agenti notavano alcuni involucri di cellophane contenenti polvere marrone.
A seguito di perquisizione, venivano rinvenute n. 2 banconote da 10,00 E. e n. 1 banconota da 5,00E. per un totale di 25,00 E., e di un telefono cellulare marca SAMSUNG; all’interno della guaina in tessuto del lucchetto venivano rinvenuti in totale n. 8 involucri contenenti sostanza risultata eroina per un peso netto complessivo di grammi 5,74. Per tale motivo il soggetto, identificato per GRADOUR Omar, cittadino marocchino del 1988, veniva tratto in arresto per il reato di detenzione di droga ai fini di spaccio, mentre la droga, il denaro ed il telefono venivano sottoposti a sequestro probatorio.
Dell’avvenuto arresto veniva informato il P.M. di turno che la presentazione del Gradour davanti al Giudice del Tribunale per il giorno seguente.
In data odierna, il Giudice condannava il Gradour alla pena di 10 mesi di reclusione e al pagamento di 1400,00 E. di multa, disponeva la confisca di quanto sequestrato e la distruzione della droga.

(fonte: Ufficio Stampa Polizia Locale)

(leggi tutta la notizia nel portale della Polizia Locale di Padova)



Arresto kalueke per spaccio sostanza stupefacente

Polizia Locale Padova

29.09.2015 – Nel pomeriggio di ieri 28.09.2015, nell’ambito di un servizio in abiti borghesi per il contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti nella zona compresa tra le vie Tonzig e Confalonieri, personale operante nella Squadra Conflitti di Territorio – Nucleo Antidroga, notava un ragazzo di circa 25 anni avvicinarsi furtivamente all’ingresso dello stabile, sito al civico 27 della via Confalonieri; quest’ultimo iniziava a conversare con un soggetto extra comunitario di etnia africana che, dopo un breve colloquio, consegnava un piccolo involucro in cambio di una banconota.

(leggi tutta la notizia nel portale della Polizia Locale di Padova)


Contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti nel comparto Stazione

17.10.2015 – Nel pomeriggio del giorno 16.10.2015, nell’ambito di un controllo finalizzato al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti, personale operante nella

Squadra Conflitti di Territorio – Nucleo Antidroga, notava in Viale Codalunga, nei pressi dell’intersezione con Piazza De Gasperi, due soggetti che, incontratisi in loco, dopo pochi istanti di conversazione percorrevano alcuni metri, adocchiando un velocipede chiuso con lucchetto posto sull’aiuola spartitraffico, situata al centro di Viale Codalunga.

I due quindi si fermavano e, mentre l’uno di origine nordafricana attendeva sul marciapiede, l’altro (di origine italiana e già conosciuto come tossicodipendente) attraversava la strada e prelevava il velocipede, trasportandolo sul marciapiede di Viale Codalunga e trascinandolo poi sulla ruota anteriore per ca. una cinquantina di metri verso l’intersezione Codalunga/Giotto; durante tale operazione, veniva accompagnato dalla persona di origine extracomunitaria che l’aveva precedentemente atteso.
Giunti nei pressi dell’incrocio, in un luogo protetto dagli sguardi dei passanti, il tossicodipendente consegnava il velocipede al soggetto nordafricano, che provvedeva a tranciare il lucchetto di chiusura agganciato alla ruota posteriore con una tronchese tagliaferro; a questo punto, gli agenti intervenivano bloccando i due soggetti, successivamente accompagnati presso gli Uffici di Via Liberi da una pattuglia del Reparto Sicurezza Urbana, giunta in supporto.

Secondo una prima ricostruzione, il tossicodipendente avrebbe pattuito con il magrebino l’acquisto di una dose di eroina, offrendo come pagamento il mezzo rubato; pertanto, il primo è stato deferito all’Autorità Giudiziaria per furto aggravato, mentre il secondo per ricettazione nonché per lo stato di clandestinità nel territorio italiano.
Nonostante le ricerche effettuate in loco, non è stato ancora individuato il proprietario del velocipede per la riconsegna del mezzo rubato; trattasi di una bicicletta da donna di marca “KASTLE” in ottimo stato, di colore nero, modello city con un cestino anteriore in vimini di colore marrone e uno posteriore in plastica, per trasporto bambino, di colore viola.

L’operazione si inserisce in una serie di controlli effettuati in maniera costante negli ultimi giorni nel comparto Stazione, a seguito dei quali sono stati indagati due soggetti di origine extracomunitaria per spaccio di sostanze stupefacenti e sono stati sanzionati cinque consumatori con successiva segnalazione alla Prefettura; tra questi ultimi, è stato fermato nel pomeriggio di ieri anche un ragazzo minorenne che aveva acquistato marijuana per uso personale. Dell’accompagnamento di quest’ultimo, è stato informato il Tribunale dei Minorenni di Venezia, che ha disposto la consegna del minore all’esercente la potestà genitoriale.


Attività ricettiva abusiva gestita da nigeriani

27.10.2015 – Nella mattinata di ieri, personale operante nella Squadra Conflitti del Territorio – Nucleo Conflitti Abitativi effettuava un intervento presso uno stabile ubicato in via Pietro Liberi,

per verificare una segnalazione relativa alla presunta conduzione abusiva di attività di affittacamere nell’appartamento locato ad una donna di origine nigeriana.

Sul posto veniva accertato che, oltre alla proprietaria, vi erano cinque ospiti (tutti di origine extracomunitaria) occupanti tre camere da letto; tra questi era presente anche una ragazza risultata clandestina, la stessa veniva accompagnata presso gli Uffici del Comando, per essere sottoposta a fotosegnalamento al fine di addivenire ad una sicura identificazione.

Gli altri ospiti risultavano, invece, in possesso di regolari documenti di identificazione; venivano sentiti al fine di stabilire il motivo della loro presenza all’interno dell’appartamento e si apprendeva così che ciascuno versava una quota variabile alla proprietaria e, oltre a questa somma, uno dei presenti dichiarava anche di versare regolarmente e mensilmente altro denaro per l’utilizzo della camera.
Venivano effettuati approfonditi accertamenti per verificare se la titolare avesse presentato la prevista comunicazione al Comune per l’esercizio di attività ricettiva extralberghiera, tuttavia gli stessi davano esito negativo; pertanto, a suo carico veniva redatta sanzione amministrativa per la violazione della relativa Legge Regionale che prevede il pagamento di una somma pari a 2000 €. L’accertamento ha assunto altresì risvolti di carattere penale, in quanto la donna è stata sottoposta ad indagini per l’omessa identificazione delle persone alloggiate con successiva comunicazione dei dati alla Questura, secondo quanto disposto dal Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza.


Arresto per spaccio nei Giardini dell’Arena

24.10.2015 – Durante le prime ore del pomeriggio di ieri, personale del Reparto di Polizia Giudiziaria, nell’espletamento del servizio di contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti all’interno dei Giardini dell’Arena, notava un soggetto di circa 30 anni

e di carnagione bianca che camminava avanti e indietro lungo la pista ciclabile all’interno dei Giardini, guardandosi intorno e tenendo un telefono cellulare all’orecchio. Dopo qualche minuto, sopraggiungeva un altro soggetto, anch’egli con il cellulare all’orecchio, successivamente identificato per B.A. nato in Tunisia 1982 in Italia s.f.d. clandestino, il quale faceva un cenno di richiamo al ragazzo. I due si avvicinavano, si scambiavano qualche parola, dopo di che il primo soggetto, G.R. nato a Padova nel 1980 e residente in provincia, riceveva dal B.A. una banconota, consegnandogli un oggetto non ben identificato.

I soggetti si allontanavano e si separavano; il tunisino veniva subito fermato da un Agente e veniva trovato in possesso di 4 pastiglie integre e confezionate di subutex; nel frattempo anche l’italiano G.R. veniva fermato dagli Agenti, e anch’egli risultava in possesso di 8 pastiglie di pastiglie integre e confezionate di subutex e di una banconota da 20 €. Entrambi venivano condotti presso gli uffici di Reparto, per il seguito degli atti e per essere compiutamente identificati. Si accertava che il farmaco subutex è buprenorfina, la cui detenzione è regolata dal DPR 309/90 tabella IV e può essere prescritta per il trattamento della dipendenza da oppiacei dai SERT e la cui detenzione è considerata illegale; inoltre si accertava che il G.R. risultava in possesso di una prescrizione di un piano terapeutico del SERT di Padova. Per tale motivo quest’ultimo veniva tratto in arresto per il reato di spaccio di droga, fatto ritenuto grave altresì perché posto in essere in una zona notoriamente frequentata da tossicodipendenti.

Avvisato il Pubblico Ministero di turno, questi disponeva la presentazione dell’arrestato davanti al Tribunale monocratico per la mattinata seguente. Il Giudice, in data odierna, convalidava l’operato della Polizia Locale, e condannava G.R., a seguito di richiesta di patteggiamento, alla pena di 4 mesi di reclusione e 1000 € di multa.


Milano: sindaco padova, patrocinio gratuito per eccesso legittima difesa

Padova, 21 ott. (AdnKronos) – “Sto dalla parte di chi viene offeso e attaccato. Sto dalla parte di chi si difende, di chi subisce intrusioni e violazioni della proprieta’, ad opera di sconosciuti con intenzioni altrettanto sconosciute ” dichiara Massimo Bitonci, sindaco di Padova ” Nell’articolo 21

della Legge Regionale 24 giugno 2015, n. 17, approvata da Regione Lombardia, si offre il patrocinio, nei procedimenti penali, a quanti, vittime di un delitto contro il patrimonio o contro la persona, siano accusati di aver commesso un eccesso colposo in legittima difesa “.

“Auspico che anche in Veneto venga varato un provvedimento simile. Per quanto e’ nelle mie prerogative di sindaco, studiero’ un atto analogo che consenta, ai residenti nel Comune di Padova che si dovessero trovare nelle medesime condizioni di Ignazio Sicignano, di non essere abbandonati dalle Istituzioni cittadine, dopo essere stati messi sotto accusa dallo Stato centrale – sottolinea Bitonci – uno Stato che rischia di essere complice dei criminali, abdicando al suo primo compito: quello di difendere i propri abitanti e garantirne la sicurezza “.

(Adnkronos)


Sanita’: con ‘sanitap’ ulss 16 padova entra nel gotha informatizzazione nazionale (2)

(AdnKronos) – “Con l’informatizzazione e l’innovazione ” ha sottolineato il Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia complimentandosi con l’Ulss patavina ” si risparmia denaro e tempo e si aggiungono progressivamente nuovi servizi alle persone. E’ una strada vincente ” aggiunge il Governatore ” che

vede la nostra Regione e le sue Aziende Sanitarie leader nazionali di un cammino di modernizzazione che significa piu’ qualita’ e piu’ velocita’ dei servizi “.

Ottomila download, 180 valutazioni con una media di circa 4,5/5 stelle e piu’ di 200 e-mail inviate al supporto con unanimi espressioni di soddisfazione, sono i numeri sino ad oggi di “SaniTap “, che nasce dall’esigenza aziendale di adottare un nuovo approccio comunicativo all’insegna del web 3.0.

Il team di informatici dell’Azienda Ulss 16 sta attualmente implementando ulteriori funzioni per “SaniTap “, tra cui quella relativa alla consultazione degli animali d’affezione smarriti o adottabili presso i distretti veterinari, e quella relativa alla disponibilita’ per le donne di modificare gli estremi di un appuntamento per lo screening citologico.

(Adnkronos)


Sanita’: con ‘sanitap’ ulss 16 padova entra nel gotha informatizzazione nazionale

Venezia, 20 ott. (AdnKronos) – Arriva da Bologna la consacrazione a livello nazionale per “SaniTap “, l’app che l’Azienda Ulss 16 Padova ha lanciato nello scorso aprile e che permette di avere in “tasca ” servizi su Medici di Famiglia, Farmacie, Guardia Medica, Pronto Soccorso, oltre che accedere

a servizi di elimina code, allo scarico referti e al pagamento del ticket.

“SaniTap ” ha infatti vinto il premio del concorso “App4Cities: dai dati alle applicazioni mobile ” che e’ stato lanciato da ForumpaChallenge e Polihub, l’incubatore del Politecnico di Milano, per raccogliere e dare visibilita’ a soluzioni innovative realizzate per migliorare l’amministrazione pubblica, i servizi e la vita quotidiana sul territorio, attraverso il riuso e l’elaborazione di dati o informazioni.

La premiazione e’ avvenuta nel corso del convegno “Citizen data, app startup ” promosso da Forumpa nell’ambito della fiera “Smart City Exhibition “, che rappresenta il luogo europeo in cui confluiscono le piu’ avanzate realta’ delle comunicazioni.

(Adnkronos)


Sanita’: con ‘sanitap’ ulss 16 padova entra nel gotha informatizzazione nazionale (3)

(AdnKronos) – Ma l’innovazione piu’ spinta di “SaniTap ” e’ rappresentata dal Progetto “Steward in tasca “. A breve, in particolare, sara’ possibile per il paziente – attraverso l’esclusivo utilizzo dello smartphone – essere guidato in tutto il percorso all’interno delle principali strutture dell’ULSS 16.

Il

sistema informatico che si sta consolidando consente infatti la localizzazione della persona negli spazi chiusi tramite i sensori iBeacon, basati sulla medesima tecnologia del bluetooth, ed e’ in grado di rilevare l’arrivo del paziente, indirizzarlo in automatico nel punto esatto in cui deve presentarsi e, nel caso in cui non abbia ancora pagato la prestazione, invitarlo al pagamento (che potra’ essere fatto direttamente dallo smartphone con carta di credito).

Lo “steward in tasca ” e’ in fase di avvio all’interno del struttura poliambulatoriale patavina di “Casa ai Colli ” ed entro il 2016 sara’ fruibile anche presso l’Ospedale Sant’Antonio e l’Ospedale Immacolata Concezione di Piove di Sacco.

(Adnkronos)



Enel, a camposampiero disattivazione vie interessate a bomba day

Padova, 8 ott. (AdnKronos) – Enel Distribuzione informa che per consentire le operazioni di disinnesco di un ordigno bellico risalente alla Seconda Guerra Mondiale e rinvenuto nei giorni scorsi nell’area dell’ex cavalcaferrovia di Camposampiero (Pd), domenica prossima, 11 ottobre, disalimentera’ tutte le linee elettriche e le relative forniture di energia

elettrica in un’area con raggio di 600 metri dal centro delle operazioni di disinnesco.

Come da Ordinanza Prefettizia, Enel Distribuzione iniziera’ le operazioni di interruzione programmata del servizio a partire dalle ore 07:00 del mattino. La rialimentazione avverra’ una volta terminate le operazioni di sminamento.

La clientela interessata sara’ informata attraverso i consueti avvisi affissi lungo le vie interessate. Enel Distribuzione ricorda di non utilizzare gli ascensori per tutta la durata dei lavori e di non commettere imprudenze confidando nell’assenza di elettricita’, in quanto la corrente potrebbe essere riallacciata momentaneamente per prove tecniche.

(Adnkronos)