«Vogliamo che i giovani si avvicinino a questo mondo senza i preconcetti che spesso li tengono lontani da un settore ricco di opportunità. La difficoltà di reperire personale è altissima per le nostre imprese. Al tempo stesso è in continua diminuzione il numero degli imprenditori artigiani under 40. Questi dati ci hanno portati a pensare che sia sempre più necessario raccontarsi. Per questo ci siamo rivolti ad un partner esperto di storytelling come Padova Stories. Insieme abbiamo costruito un grande evento che ha avuto da subito il sostegno e il patrocinio del Comune di Padova e il patrocinio dell’Università di Padova che testimonia la bontà di questa nostra iniziativa».  «Il festival», continua Dall’Aglio, «vuole essere un punto d’incontro tra generazioni diverse: quella dei giovani che si avvicinano al mondo del lavoro, quella degli under 40 che stanno pensando di aprire la propria impresa, quella degli over 40 che vogliono puntare sull’innovazione e vogliono dialogare con chi raccoglierà il testimone. Digital Artifex ha  una doppia anima: locale e internazionale e sappiamo che è una sfida che ci ha spinti oltre i nostri limiti,  ci siamo cimentati con linguaggi molto diversi, dai talk con esperti agli incontri diretti tra aziende e giovani; passando per tematiche universali – come le condizioni di salute di Madre Terra – fino ai cortometraggi di Digital Artifex Film Festival (Daff), il primo festival di cortometraggio della città di Padova, realizzato grazie al contributo di Confartigianato Imprese Veneto, e dedicato alle nuove generazioni e alla loro visione del mondo. Vogliamo sapere davvero cosa pensano i nostri successori e continuatori perché lo scopo ultimo del Festival è provare a tratteggiare la città del futuro, la regione del domani, il mondo che ci aspetta. Noi stiamo provando a mettere in campo il prezioso patrimonio del nostro sapere, ma da soli non possiamo farcela: abbiamo bisogno della forza di chi segnerà il passo del tempo che verrà».