QUATTRO ARRESTI ED UN DENUNCIATO. TRE TUNISINI ED UNA COPPIA DI ITALIANI SORPRESI IN VARIE ZONE DELLA CITTÀ INTENTI A SPACCIARE COCAINA, HASHISH E METADONE

SORPRESI INTENTI A SPACCIARE COCAINA, HASHISH E METADONE

DUE STRANIERI AVEVANO AVANZATO RICHIESTA DI PROTEZIONE INTERNAZIONALE, UNO DEI QUALI IN MENO DI UN ANNO HA COLLEZIONATO DENUNCE PER MALTRATTAMENTI, RICETTAZIONE, ARMI E STUPEFACENTI

Ben quattro arresti ed una denuncia in appena 24 ore. La Polizia ha passato a setaccio diverse zone della città e controllato alcuni locali sospettati di essere ricettacolo per spacciatori.

Un 32enne tunisino è stato scovato a spacciare a ridosso di un bar in via Vecellio. Da diversi giorni i poliziotti della Squadra Mobile si erano insospettiti del suo comportamento. Ieri pomeriggio gli agenti si sono appostati e lo hanno osservato trattenersi per l’ennesima volta all’interno dell’esercizio senza consumare nulla, in evidente attesa di qualcuno. Non appena uscito dal locale (ormai terminata la giornata) lo hanno fermato e sottoposto a controllo. Gli hanno trovato addosso ancora 11 dosi di cocaina assieme alla somma di 555 euro. Irregolare e con precedenti di polizia per stupefacenti è stato ammanettato e trattenuto in Questura in attesa di giudizio.

Nel frattempo i poliziotti in borghese hanno ripreso a pattugliare altre zone della città, fino ad imbattersi in un secondo pusher, anche lui arrestato. Si tratta di un 22enne richiedente protezione internazionale, tunisino anche lui, placcato dagli stessi agenti della Squadra Mobile sul Lungargine Brenta di Pontevigodarzere, mentre tentava di fuggire. Proprio lui ha collezionato nel giro di meno di un anno diverse denunce per maltrattamenti in famiglia, ricettazione, porto di oggetti atti ad offendere e stupefacenti. Risaputo agli agenti che soprattutto nelle belle giornate i tratti di argine sono talvolta frequentati da qualche giovane pusher alla ricerca di clienti occasionali, perlustrando il tratto di argine a ridosso della zona di Pontevigodarzere hanno notato il 22enne nascondersi tra la vegetazione e rimanere palesemente in attesa dell’arrivo di qualcuno. Veniva istanti dopo osservato incontrarsi velocemente con alcuni conducenti di auto sopraggiunti separatamente nei parcheggi limitrofi. Accortosi della presenza degli agenti ed insospettitosi, lo straniero ha però tentato di darsi alla fuga e di sottrarsi al controllo. Raggiunto e fermato dopo pochi metri, si disfaceva di un coltello a serramanico di 21 cm. Gli agenti gli hanno trovato addosso 4 dosi di cocaina e dell’hashish, oltre alla somma di 385 euro. Tratto in arresto, è stato trattenuto anche lui nelle camere di sicurezza della Questura, in attesa di convalida e del giudizio direttissimo. All’esito dell’udienza, il Giudice ha concesso il nulla osta all’espulsione per entrambi gli arrestati, emettendo nei loro confronti una condanna a 4 mesi di reclusione ed 800 euro di multa (disponendo tuttavia la restituzione del denaro che era stato sequestrato, non ritenuto a suo avviso necessariamente riconducibile all’attività di spaccio).

Nella tarda serata è stato invece un equipaggio in servizio di prevenzione e controllo del territorio della stessa Questura ad accorgersi, intorno alle ore 19:00, in via Donghi, di un’autovettura ferma con all’interno un uomo che scambiava qualcosa con un soggetto all’esterno dell’auto. Gli agenti hanno subito compreso che si trattava dello scambio di stupefacente e hanno deciso di procedere prontamente al controllo, fermando gli interessati. L’uomo alla guida, 66enne padovano, è stato trovato con ancora in mano due banconote, mentre al suo fianco, sul lato passeggero, una donna 55enne di origini veneziane ha spontaneamente consegnato agli operatori due boccette di metadone occultate in una borsetta termica.

Il terzo uomo fermato, rumeno classe ‘89, senza fissa dimora, aveva appena acquistato dai due una boccetta di metadone. La coppia è stata tratta in arresto per concorso in spaccio di sostanze stupefacenti.

Un quinto pusher è stato infine denunciato ancora dagli agenti della Squadra Mobile in zona Stazione. Poco meno che 30enne tunisino ed incensurato, anche lui richiedente protezione internazionale, è stato sorpreso a vendere dell’hashish ad una giovane studentessa di psicologia. Addosso gli sono stati trovati altri 5 grammi di droga. Mentre nella vicina via Valeri, l’Unità cinofila ha rinvenuto e sequestrato a carico di ignoti alcune dosi marijuana e hashish occultate dietro una siepe a bordo strada.

(Questura di Padova)