Intelligenza artificiale e sistema salute, come vanno gestiti i dati?

(Adnkronos) – Come vanno gestiti i dati sanitari e l’impatto dell’intelligenza artificiale sul sistema salute del XXI secolo? Proveranno a rispondere più di trenta personalità del mondo istituzionale, accademico e imprenditoriale a confronto in un summit, organizzato da Culture con il Parlamento Europeo e la Commissione Europea, lunedì 15 gennaio 2024 al Ministero della Salute, nell’Auditorium “Cosimo Piccinno”. 

Tra queste, Domenico Mantoan, Direttore Generale AGENAS, Guido Scorza, componente del Collegio dell’Autorità Garante protezione dati personali, Mons. Vincenzo Paglia, Presidente Pontificia Accademia per la Vita, Giorgio Casati, Direttore Generale ASL Roma 2, Americo Cicchetti, Direttore generale della Programmazione sanitaria Ministero della Salute, Padre Paolo Benanti, Neopresidente della Commissione IA per l’informazione del Governo italiano, Raffaele Donini, Coordinatore Commissione Salute della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, Alessandra Poggiani, Direttore Generale CINECA, Alessia Savo, Presidente Commissione Sanità Consiglio Regione Lazio. 

È Guido Scorza ad evidenziare il ‘cuore’ del convegno di lunedì 15 gennaio: “Intelligenza artificiale e dati, anche personali, rappresentano un binomio capace di spalancare opportunità straordinarie in ogni ambito della vita dell’uomo a cominciare, naturalmente, da quelli della sanità e della ricerca. Non c’è e non deve esservi nessun antagonismo tra diritto a innovare, diritto alla salute e diritto alla privacy. Dobbiamo trovare la miglior possibile posizione di equilibrio perché le persone hanno diritto a non dover scegliere tra diritti fondamentali”. 

Mons. Vincenzo Paglia integra la dichiarazione di Scorza guardando alle persone più fragili: “Le persone anziane vanno assistite il più possibile nel loro ambiente di vita, favorendo lo sviluppo delle relazioni e contrastando la solitudine e l’abbandono. Le tecnologie digitali oggi disponibili possono contribuire in maniera decisiva alla riuscita del progetto di un’assistenza integrata a misura delle persone.” Come pure Padre Paolo Benanti: “Nell’uso dell’AI in medicina è fondamentale mettere al centro la dignità della persona e la tutela degli individui più fragili”.  

L’evento, con il patrocinio della ASL Roma 2 e del Rome Technopole, ha l’obiettivo di definire le linee di azione dell’agenda 2024-2026 per una nuova visione di salute globale. Molte le novità nel settore della Digital health che verranno affrontate, a cominciare dall’European Health Data Space, proposto dalla Commissione e attualmente in discussione tra il Parlamento e il Consiglio europeo, proseguendo con l’AI Act, approvato sempre dal Parlamento europeo a dicembre: la prima legge al mondo che ambisce a indirizzare lo sviluppo dell’intelligenza artificiale. 

In Italia, un ruolo sempre più rilevante è svolto da Agenas così come rammenta il suo Direttore generale, Domenico Mantoan. “Mi preme ricordare come il 2023 si sia concluso con l’esito favorevole del collaudo della Piattaforma nazionale di telemedicina e l’invio da parte delle Regioni e Province Autonome di almeno un progetto sulla telemedicina. Dunque – conclude Mantoan – in Agenas siamo impegnati affinché tutte le scadenze previste nella M6C1 del PNRR siano rispettate al fine di garantire una sempre più efficace presa in carico dei pazienti in modo equo su tutto il territorio nazionale”. 

Giorgio Casati indica quindi la strada per migliorare l’assistenza sanitaria territoriale attraverso il digitale: “È importante progettare la Sanità digitale definendo i nuovi modelli di servizio sanitario da garantire ai cittadini, attraverso una presa in carico complessiva digitale personalizzata, derivante dalla sintesi delle prese in carico di ogni patologia”. 

“Con la giornata del 15 gennaio 2024, si apre un confronto con e tra le istituzioni per definire una comune visione di innovazione e sviluppo fondato sui valori europei”, afferma Felicia Pelagalli, direttore Culture. “Obiettivo di istituzioni e amministrazioni deve essere la garanzia di un utilizzo dei dati sanitari e una progettazione di algoritmi di IA che siano affidabili. La fiducia infatti è il motore dello sviluppo umano, così come governance e regolamentazione devono accompagnare il cambiamento, consentendo la nascita di “campioni” europei e apprendo alla collaborazione tra soggetti pubblici e privati”. 

(Adnkronos – Salute)

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