EPIFANIA: COLDIRETTI, 300MILA ITALIANI IN AGRITURISMO NEL WEEKEND

Pinza e falò nelle campagne venete per conservare riti e menù della tradizione rurale

Nel weekend dell’Epifania sono circa 300mila gli italiani che hanno scelto l’agriturismo per pernottare o mangiare nella natura alla ricerca di riposo, tranquillità e lontano dalle preoccupazioni e dal caos delle città. E’ quanto stima la Coldiretti nel sottolineare il risultato positivo della vacanza in campagna, nonostante il maltempo abbia colpito il tradizionale appuntamento con la Befana.

Una ricorrenza festeggiata con curiose iniziative nelle aziende agricole di Terranostra e Campagna Amica diffuse lungo tutta la Penisola. Nelle campagne venete, in particolare, i turisti e gli ospiti hanno potuto gustare i piatti tipici della tradizione rurale come la ‘Pinza’, dolce cosiddetto del riciclo, perché preparato con pane raffermo o polenta avanzata arricchiti da frutta secca, uvetta e semi di finocchi. Ogni provincia dedica a questa torta, la cui ricetta resiste nel tempo, un nome tramandato da generazioni che cambia in base al territorio. Destino che vale anche per il rito del falò nei campi: “Brusar la vecia” nel veronese, Panevin nel trevigiano e veneziano, Fogherada e bubarata nel padovano, Briolo e buriolo nel Polesine ed ancora foghera oppure anche pirola parola.

I grandi fuochi  propiziatori  intrattengono da sempre intere comunità tramandando il significato della direzione  del fumo e faville da cui si traggono previsioni sul nuovo anno.

Il successo degli agriturismi è spinto dalla riscoperta del valore storico, culturale ed ambientale dei piccoli borghi che ospitano – sottolinea Coldiretti – appena il 16% della popolazione nazionale ma rappresentano il 70% del numero totale dei comuni italiani e il 54% dell’intera superficie italiana, in un paesaggio fortemente segnato dalle produzioni agricole, dalle dolci colline pettinate dai vigneti agli ulivi secolari, dai casali in pianura alle malghe di montagna, dai pascoli ai terrazzamenti. Gli agriturismi rappresentano una ottima base di partenze per visitare queste realtà dove nasce il 92% delle produzioni tipiche nazionali che secondo l’indagine Coldiretti/Symbola.

E la capacità di mantenere inalterate le tradizioni enogastronomiche nel tempo resta – continua Coldiretti – la qualità più apprezzata degli agriturismi italiani che peraltro hanno però qualificato notevolmente la propria tradizionale offerta di alloggio e ristorazione con servizi innovativi per sportivi, nostalgici, curiosi e ambientalisti, come l’equitazione, il tiro con l’arco, il trekking o attività culturali come la visita di percorsi archeologici o naturalistici, ma anche corsi di cucina e wellness.

(Coldiretti Padova)