Gherardo Colombo a Solidaria

Gherardo Colombo a Solidaria: «Ascoltiamo i giovani, hanno voglia di partecipare. Difendiamo i diritti fondamentali». L’ex magistrato è stato ospite della Giornata Mondiale del Volontariato a Piove di Sacco (PD) per l’intitolazione dei due territori “Solidaria 2024”

Un intervento, in videoconferenza, che per la densità di contenuti è riecheggiato all’interno del Teatro Filarmonico di Piove di Sacco quasi come un monologo, nonostante le domande puntuali della presentatrice Micaela Faggiani, al timone della serata “Chi è Stato? Come diventare cittadini responsabili” della quale Gherardo Colombo era l’ospite speciale. L’ex magistrato, noto per il suo impegno civico e sociale oltre che il suo ruolo nella maxi inchiesta “Mani pulite”, ha parlato a una platea eterogenea e numerosa, radunata per celebrare la Giornata mondiale del volontariato su invito del CSV di Padova e Rovigo e per scoprire i due territori Solidaria 2024, Piazzola sul Brenta per la provincia di Padova e Lendinara per quella di Rovigo.

«La nostra Costituzione è incredibilmente inclusiva, anche perché si basa sul riconoscimento della dignità, quella pari di qualsiasi persona. Il primo canale per tutelarla è l’ascolto e il volontariato ascolta proprio quando c’è carenza da parte delle istituzioni e della comunità». Da quando si è dimesso dalla magistratura nel 2007, Gherardo Colombo svolge regolarmente attività di volontariato. Lo fa da presidente onorario di ResQ, organizzazione non governativa fondata nel 2019 per acquistare una nave di soccorso migranti nel mar Mediterraneo. Ma lo fa soprattutto incontrando i giovani a scuola, «proprio loro che si sentono poco ascoltati da noi adulti che tendiamo più a imporre la nostra visione che ad ascoltare la loro. Quando io ero giovane (ha 77 anni, ndc) il futuro era speranza e veniva spontaneo impegnarsi, tanto che da questa volontà sono nate anche delle tragedie, come il terrorismo. Ora invece ci sono problemi da tutte le parti, ecco perché i giovani vanno capiti e ascoltati, anche se i linguaggi sono cambiati e questo complica tutto. Ma se li ascoltiamo, finisce che li coinvolgiamo. I ragazzi hanno voglia di partecipare e questa voglia va coltivata».

Spontaneo il collegamento al tema della cosiddetta disobbedienza civile: «Va praticata quando le regole sono sbagliate, ad esempio quando intaccano in modo sostanzioso i diritti fondamentali, ed è giusto resistervi con gli strumenti messi a disposizione dal nostro sistema». Senza usare la violenza, perché «toglie la dignità agli altri. Tante volte però si trasgredisce non perché le regole siano sbagliate, ma perché non si capiscono». Anche al volontariato sono applicate delle norme che «è difficile comprendere. Basti pensare all’impianto complessivo della riforma del Terzo settore, che però è stata costruita per permetterci di raggiungere i nostri scopi. Senza regole l’apparenza è che sarebbe più facile, quando è vero che in loro assenza non avremmo gli strumenti giusti per operare». Il mondo del volontariato ha un altro ruolo fondamentale, non solo quello dell’ascolto, ma quello della «educazione al rispetto dell’altro. Nel nostro Paese siamo anche abbastanza disponibili, nonostante i litigi non manchino nemmeno tra gli stessi volontari. Bisogna dimostrare che le relazioni sociali basate sul riconoscimento dell’altro funzionano».

Gli onori di casa li ha fatti il presidente del CSV Luca Marcon: «Grazie alle amministrazioni che hanno appoggiato la nostra scommessa: è il primo anno in cui abbiamo deciso di far contaminare i territori con Solidaria, iniziativa che vuole far emergere il mondo del volontariato da una concezione di persone satellite, che fanno cose che rimangono a chi sono veramente, cioè i promotori e l’anima pulsante delle nostre comunità». Marcon, che è anche presidente dell’Avis provinciale di Padova, sa in prima persona cosa fanno i volontari: «Siamo persone con una formazione, dedichiamo molto del nostro tempo alle nostre attività e litighiamo spesso con le nostre famiglie perché ce ne facciamo trascinare. È giusto che ci si ricordi di noi tutti i giorni e non soltanto in queste occasioni. Solidaria non avrà soluzione di continuità. Non mi resta che ringraziare le amministrazioni comunali che ci hanno sostenuto e quelle che ci sosterranno proponendosi per il prossimo anno».

Marco Ferrero, consigliere della Fondazione Cariparo, aggiunge: «Anche stavolta il CSV merita un ringraziamento triplice: perché ha saputo rinnovare Solidaria, sia dal punto di vista contenutistico, sia per gli stimoli interessanti e utili che propone, ma soprattutto perché con questa azione, con una continuità importante, ci permette di confrontarci con un lessico sempre più comune, che è la base per co-programmazione e co-progettazione che permettono di costruire la sussidiarietà costituzionale».

Cristina Cavinato, vicesindaca di Piazzola sul Brenta, ha spiegato: «Siamo onorati di essere la prossima sede di Solidaria, Piazzola ha una cultura di contadini che venivano da noi da festeggiare, accogliamo con gioia la festa, che sarà ambientata in una cornice storica, ex iutificio, luogo dove tessere nuove idee, vi aspettiamo con il cuore

Luigi Viaro, sindaco di Lendinara, aggiunge: «Quando ci hanno chiesto di fare questo percorso di condivisione, la coscienza ce l’avete tirata bene, soprattutto a noi amministratori. Dico sempre che l’opera pubblica più grande è la comunità. Se noi spegniamo la luce del volontariato, comunità sono inesistenti. Sentimento che deve essere contagioso!»

(CSV di Padova)