CONCORDATO PREVENTIVO SULLE TASSE DA PAGARE: PER L’ASCOM CONFCOMMERCIO  “OGNI COSA CHE VA VERSO LA SEMPLIFICAZIONE E’ UN PASSO AVANTI”

Il presidente Patrizio Bertin: “Preoccupati per i consumi di fine anno”

E venne l’ora del concordato preventivo biennale sulle tasse da pagare per piccole e medie imprese e lavoratori autonomi.
“Ogni cosa che va verso la semplificazione è un passo in avanti – commenta il presidente dell’Ascom Confcommercio, Patrizio Bertin – e semplificazione degli adempimenti e promozione di compliance sono alla base della legge delega per la riforma fiscale che intende favorire l’adempimento spontaneo da parte dei contribuenti. Dirò di più: credo possa essere il sistema giusto per ridurre l’evasione che in Italia viene calcolata tra i 75 ed i 100 miliardi di euro l’anno”.
Nel pacchetto ci sono anche la riduzione delle sanzioni e nuove regole semplificate per favorire un rapporto più equo tra fisco e contribuenti. Ma non solo: si parla anche di qualificazione dello Statuto dei diritti del contribuente come legge generale dello Stato e di riordino della normativa fiscale in vista di un unico codice tributario.
“La legge delega al governo per la riforma fiscale – continua Bertin – è ambiziosa. Punta a realizzare impulso alla crescita, contrasto di evasione ed elusione, semplificazione degli adempimenti, certezza del diritto. Tutto sottoscrivibile, non so se facilmente raggiungibile”
Nel frattempo, in Parlamento, è arrivata la manovra economica, già giudicata da Bertin “prudente”.
“E non potrebbe essere altrimenti – continua il presidente dell’Ascom Confcommercio – visti i “chiari di luna” e le difficoltà di bilancio. Abbiamo salutato con favore
gli interventi in materia di riduzione del cuneo contributivo e fiscale e l’introduzione di un sistema Irpef a tre aliquote. Certo, la limitazione del cuneo al solo 2024 non è soddisfacente per cui la nostra richiesta è che diventi strutturale. Per il resto siamo convinti che restino determinanti l’attuazione delle riforme, a cominciare da quella sull’autonomia regionale, e il pieno utilizzo del Pnrr”.
Intanto, con l’inizio di novembre, siamo entrati nel bimestre di fine anno quello, per intenderci, nel quale si concentra, soprattutto per alcuni settori, una buona fetta degli incassi.
“Non posso dire di non essere preoccupato: la fiducia delle famiglie sarà decisiva – aggiunge Bertin – in attesa di vedere riversati sui consumi, nel 2024, i soldi derivati dalle misure di riduzione del cuneo contributivo e del nuovo assetto di aliquote e scaglioni Irpef. Sperando che la situazione internazionale non degeneri e che, di conseguenza, i mercati, soprattutto dell’energia, non impazziscano!”

PADOVA 3 NOVEMBRE 2023

(Ascom Padova)