Bando ammodernamento frantoi oleari, risorse dal Pnrr

Un aiuto all’innovazione per i produttori di olio extravergine di oliva dei Colli Euganei con il bando del Pnrr per l’ammodernamento dei frantoi oleari. Nei giorni scorsi la Regione del Veneto ha infatti delegato Avepa nella gestione del bando per l’innovazione e la meccanizzazione nei processi di trasformazione, stoccaggio e confezionamento dell’olio extravergine di oliva. Saranno concessi contributi a fondo perduto, spiega Coldiretti Padova, per favorire la sostituzione o l’ammodernamento dei frantoi esistenti anche attraverso l’introduzione di macchinari e tecnologie che migliorino le performance ambientali dell’attività di estrazione dell’olio extravergine di oliva. Il rinnovo degli impianti tecnologici è finalizzato anche al miglioramento della qualità degli olii e a un generale incremento della sostenibilità della filiera olivicolo-olearia.

L’importo minimo di spesa ammessa a finanziamento per le aziende olearie produttrici, continua Coldiretti, è pari a 25.000 euro mentre quello massimo è di 130.000 euro. Per le piccole e medie imprese il contributo concesso è pari al 65% della spesa ammessa mentre per le grandi imprese il contributo scende al 10%. Le domande dovranno essere presentate all’Avepa entro il 15 gennaio 2024 e entro il 15 aprile le domande saranno finanziate in base alla graduatoria di ammissibilità.

“E’ un intervento atteso e richiesto dai nostri olivicoltori che intendono investire sull’innovazione e l’ammodernamento della produzione – aggiunge Roberto Lorin, presidente di Coldiretti Padova – del nostro “oro verde” dei Colli Euganei. In questi anni l’olio extravergine d’oliva delle nostre migliori aziende è cresciuto non solo in termini quantitativi ma soprattutto qualitativi, puntando proprio sul miglioramento del processo produttivo che permette di conservare ed esaltare al massimo la qualità e le virtù delle olive coltivate sui pendii dal microclima ideale dei nostri Colli. I nostri frantoi puntano a coniugare una gestione più’ oculata, sostenibile sotto il profilo ambientale ed energetico, con un deciso ammodernamento tecnologico della produzione dell’olio extravergine d’oliva, a tutela anche delle qualità organolettiche di un prodotto fondamentale nella dieta mediterranea”.

Intanto sui Colli Euganei si tirano le somme della stagione olivicola che anche quest’anno ha visto un sensibile incremento della produzione, intorno al 20% in media, con alcune eccezioni legate ad aree limitate. Nel complesso dunque la quantità continua a crescere dopo il crollo verticale del 2021 che aveva portato ad una drastica riduzione delle olive raccolte. In questa stagione, sottolineano i produttori di Coldiretti Padova, la siccità ha concesso una tregua e la maggior parte degli uliveti dei Colli Euganei sono stati risparmiati da eventi estremi come grandinate, gelate o vento forte. L’altro fattore è quello sanitario, legato alle malattie, funghi e parassiti che possono colpire gli ulivi. In entrambi i casi, sottolinea Coldiretti Padova, è fondamentale l’apporto dell’olivicoltore, in grado di intervenire con le tecniche di coltivazione che permettono di preservare la qualità delle olive e garantire una buona resa anche nelle annate più complicate. Gli olivicoltori sui Colli Euganei, afferma Coldiretti Padova, sono poco più di 600 e su oltre 450 ettari di terreno coltivano più di 100 mila piante di ulivo, con una produzione di 11-12 mila quintali di olive.

“L’attuazione del Pnrr, secondo le tempistiche previste dalla Commissione Europea e applicate dalla Regione, è un impegno che deve vedere tutti coinvolti, dalle istituzioni regionali a tutti i soggetti della filiera, in piena sinergia con il Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste. E’ la strada da percorrere per rafforzare la competitività di tutto il settore olivicolo e preservare l’ambiente”, conclude Lorin.

 

(Coldiretti Padova)