Pediatri: “Influenza e Covid possono crescere veloci, chi vaccinare e quando”

(Adnkronos) – “In questo momento c’è una circolazione di casi sporadici di influenza, non è ancora scattata l’epidemia. Anche per il Covid vi sono segnalazioni di casi di gravità variabile, che spesso sono gestiti a domicilio, anche se non abbiamo ancora visto una circolazione ampia. Al momento questi casi hanno un peso quantitativo contenuto, ma occorre ricordare che la situazione epidemiologica può cambiare rapidamente e bisogna essere preparati”. E’ un invito a non abbassare il livello di attenzione quello di Susanna Esposito, coordinatrice del Tavolo tecnico malattie infettive della Società italiana di pediatria (Sip) e ordinaria di Pediatria all’università di Parma, che fa il punto della situazione in occasione del 78esimo Congresso Sip in corso a Torino. 

 

In vista di una maggiore circolazione dei virus, le raccomandazioni sono quelle che tutti hanno imparato a conoscere con la pandemia: lavaggio delle mani, aerazione degli ambienti, eventuale uso di dispositivi di protezione individuale in ambienti molto affollati, elencano gli esperti. E’ inoltre importante che i bambini malati stiano a casa – è il monito – specie se frequentano l’asilo dove avviene ad esempio lo scambio di giochi. Come strategia preventiva ci sono poi i vaccini, per l’uno e per l’altro virus.  

“In tutte le regioni – sottolinea Esposito – la vaccinazione antinfluenzale è ormai disponibile. Va ribadito che è raccomandata alle donne in gravidanza, a tutta la popolazione pediatrica (anche bambini sani) di età compresa tra 6 mesi e 6 anni, ai bambini fragili di ogni età (a partire dai 6 mesi) per il rischio di complicanze in caso di influenza”.  

Quando farla? “Questo può essere il momento giusto per poter essere protetti nel picco dell’epidemia, perché la prima volta che si viene vaccinati sotto 9 anni d’età sono necessarie 2 dosi a distanza di un mese l’una dall’altra”, precisa Esposito, ricordando anche l’opportunità del vaccino intranasale che può essere somministrato dai 2 anni, ma “sarà il pediatra a indicare la modalità vaccinale più opportuna”. Per quanto riguarda il Covid, l’indicazione alla vaccinazione è per i bambini fragili, dai 6 mesi in su, con patologie croniche indicate nella circolare ministeriale, “ma non dimentichiamo l’utilità in alcune fasce, come gli adolescenti per l’intensa vita di relazione, chi fa sport agonistici o trascorrerà all’estero periodi di studio”, elenca l’esperta. 

Le due vaccinazioni, Covid e influenza, possono essere somministrate nella stessa seduta, in due sedi anatomiche differenti, tenuto conto però che nel primo caso la vaccinazione avviene normalmente nello studio del pediatra, nel secondo al centro vaccinale. 

(Adnkronos – Salute)

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