Inps, Ghiselli (Civ): “Giacenze amministrative in calo, passano da 312mila a 256mila”

(Adnkronos) – “Per quanto concerne il contenzioso amministrativo si registra positivamente una riduzione delle giacenze complessive che passano da circa 312 mila a circa 256 mila, ed in particolare una riduzione da circa 264 mila a circa 214 mila delle giacenze di ricorsi pervenuti ai Comitati e alle Commissioni speciali territoriali e una riduzione da circa 46 mila a circa 40 mila di quelle presso ai Comitati Centrali. Le delibere recentemente approvate dal Civ e dal Cda in materia di autotutela e contenzioso amministrativo, e le conseguenti disposizioni gestionali della Direzione Generale, vanno nella direzione di prevenire e ridurre il contenzioso, amministrativo e giudiziario, e di ridurne i relativi tempi”. Così Roberto Ghiselli, presidente del Civ Inps, nel corso della sua relazione al Rendiconto sociale 2022 dell’Istituto.  

“Occorre agire -spiega ancora Ghiselli- su diverse leve che vanno da più efficaci supporti informatici, maggiore attenzione nel riconoscere tempestivamente il diritto dell’utente, anche attraverso l’autotutela, un migliore accesso alla documentazione normativa e giurisdizionale di tutti i soggetti coinvolti nel processo: tecnostruttura, Comitati e Commissioni, ma anche Patronati e Intermediari e, infine, garantendo un maggior supporto alla funzionalità dei Comitati, territoriali e centrali. In questo contesto, sul contenzioso in generale importantissima è la funzione svolta dell’Avvocatura dell’Istituto”, ha spiegato ancora.  

“Prevenire e ridurre il contenzioso amministrativo e giurisdizionale, ponendo come criterio di valutazione principale -ha spiegato ancora- non il grado di soccombenza o meno, ma la capacità di riconoscere i legittimi diritti dei cittadini e delle imprese come funzione primaria dell’Istituto. Al contempo scoraggiando e contrastando atteggiamenti interessati ad alimentare artificiosamente, per ragioni lucrative o altro, il numero dei ricorsi promossi senza alcun fondamento giuridico. Rendiconto sociale 2022 – Relazione del Presidente Il Rendiconto sociale contiene ulteriori dati che offrono una rappresentazione importante rispetto all’impatto che, in termini di prestazioni e di qualità del servizio, la gestione dell’Istituto genera sui cittadini e sulle imprese, e sui quali il Civ è chiamato a vigilare”. 

“La pandemia ha messo a dura prova le strutture dell’Istituto e le persone che vi lavorano hanno saputo far fronte all’attività ordinaria e ai nuovi e importanti adempimenti emergenziali, in un contesto di distanziamento, con dedizione e capacità. Il contestuale decremento del personale, che ha visto gli organici passare dai 26.276 del 2020, ai 24.326 del 2021, ai 23.295 del 2022 (nel 2012 il personale Inps era pari a 32.291) ha accresciuto ulteriormente i problemi, in particolare nelle strutture territoriali. I recenti concorsi, che hanno consentito l’inserimento di un numero significativo di persone (poco meno di 5.000 nel corso del 2023) hanno comunque lasciato delle scoperture, soprattutto nelle regioni del Nord del Paese. Le numerose prossime uscite riproporranno il problema in futuro se nel frattempo non verrà impostata con maggior organicità una politica del personale, come indicato da una specifica Deliberazione del Civ recentemente approvata, che tenga conto delle dinamiche quantitative in uscita, ma anche delle specificità territoriali e professionali, in rapporto al fabbisogno generato dai processi di trasformazione digitale e organizzativa che dovrebbero intervenire con maggiore incisività nel prossimo futuro”. 

“Presa in carico dei bisogni, proattività, rete qualificata con i soggetti partner rappresentano le linee guida a cui tendere per un Istituto sempre più efficiente e vicino alle necessità attuali e future del Paese. In questa prospettiva i Patronati e gli intermediari accreditati rappresentano degli interlocutori fondamentali sia per l’attività sino ad ora svolta sia per l’evoluzione qualitativa della interrelazione che è opportuno sostenere. Per dare un’idea più precisa, su 17,3 milioni di pratiche giunte all’Inps nel 2022, più della metà (9,3 milioni) sono state presentate dai Patronati. Con questi importanti interlocutori, come anche con le organizzazioni sindacali di categoria, il Civ ha garantito e garantirà un confronto costante e preventivo rispetto ai più importanti atti che è chiamato a adottare”. Così Roberto Ghiselli, presidente del Civ Inps, nel corso della sua relazione al Rendiconto sociale 2022.  

“Nel momento in cui l’Istituto sarà sempre più in grado di garantire in maniera proattiva o automatica alcune prestazioni più semplici, il ruolo dei Patronati e degli intermediari accreditati sarà ancora più importante nella gestione delle attività più qualificate e complesse. Una sfida per tutti quindi, nell’interesse dell’utenza”, conclude. 

(Adnkronos – Lavoro)

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