Milano prima per ecoansia, 100mila richieste per azione collettiva Aria Pulita

Tortorella (Consulcesi): “Capoluogo lombardo in testa tema è priorità per gli italiani”

Roma, 10 ott. (Adnkronos Salute) – Milano è tra le 5 città in cui si superano più frequentemente i limiti stabiliti dall’Organizzazione mondiale della sanità sulla concentrazione di polveri sottili, ma è anche al primo posto per residenti con “ecoansia”. È così che possono essere interpretate le oltre 100mila richieste arrivate da Milano ai legali del gruppo Consulcesi impegnati nell’azione collettiva Aria Pulita. Sulle circa 600mila dimostrazioni di interesse pervenute – si legge in una nota – quasi 102mila arrivano solo da Milano. Seguono Roma con quasi 95mila richieste e Napoli con circa 80mila.
“Il crescente interesse della popolazione italiana, in particolare dei residenti di Milano e di altre grandi città del Belpaese, è segno del sempre più diffuso sentimento di disagio legato all’inquinamento atmosferico – afferma Massimo Tortorella, presidente di Consulcesi Group – La qualità dell’aria è ormai diventata a tutti gli effetti una priorità per gli italiani, che mostrano di aver acquisito una maggior consapevolezza del legame imprescindibile tra salute ambientale e umana, attuale e futura”.
Milano – dettaglia la nota – è tra le città che sforano più i limiti di qualità dell’aria. Una recente indagine condotta da Deutsche Welle, in collaborazione con lo European Data Journalism Network, basata sui dati satellitari del servizio di monitoraggio atmosferico Copernicus, è emerso che tra il 2018 e agosto 2023 Milano è tra le città che hanno superato con più frequenza le soglie di rischio.
Su un totale di 295 settimane monitorate a Milano il limite massimo indicato dall’Oms è stato superato nel 93,2% delle settimane. Il capoluogo lombardo rientra tra i 3.384 comuni e città italiane candidabili all’azione collettiva Aria Pulita e gli stessi per i quali la Corte di giustizia europea ha multato l’Italia per violazione del superamento dei valori soglia di polveri sottili (Pm10) e biossido d’azoto (NO2). In totale sono oltre 40 milioni le persone che possono richiedere, tramite l’iniziativa legale di Consulcesi, un risarcimento per aver respirato, loro malgrado, “aria avvelenata”.
“Il nostro auspicio è che alla crescente sensibilità dei cittadini milanesi, e non solo, sull’importanza di respirare aria pulita segua anche un cambio di marcia nelle politiche mirate a rendere più sano l’ambiente in cui viviamo”, evidenzia Tortorella. “L’obiettivo dell’azione collettiva Aria Pulita, infatti, non è soltanto quello di aiutare i cittadini a essere risarciti per aver respirato aria inquinata, ma anche quello di stimolare i decisori politici ad affrontare coraggiosamente, una volta per tutte, l’annoso problema dell’aumento di emissioni inquinanti nell’atmosfera”, conclude il presidente di Consulcesi. Per aderire all’azione collettiva, basta dimostrare, attraverso un certificato storico di residenza, di aver risieduto dal 2008-2018 in uno o più dei territori coinvolti. Per scoprire se e come partecipare all’azione collettiva, Consulcesi mette a disposizione il sito www.aria-pulita.it.

(Adnkronos)