Piuri (Trenord): “Serve ricostruire governance di sistema”

‘Il treno a idrogeno importante ma non è unica soluzione’

Milano, 02 ott. – “La connessione fra territori e, in particolare, di una città importante come Milano e il resto del territorio è evidentemente un tema; le soluzioni per consentire una sempre migliore connessione, quindi un diritto alla cittadinanza sempre più vero indipendentemente da dove uno risieda, abiti o verso dove si debba spostare, devono stare nella capacità di ricostruire una governance del sistema e di riutilizzare i diversi mezzi di trasporto in maniera più efficace e più efficiente”. Così l’ad di Trenord, Marco Piuri, a margine del convegno ‘Lombardia locomotiva d’Italia. II futuro dei trasporti tra Olimpiadi, turismo e sostenibilità”, a Palazzo Lombardia.
“Io -premette Piuri- preferisco sempre parlare di trasporto collettivo e di trasporto individuale più che di trasporto pubblico o privato; in ogni caso il tema non è solo fare più infrastrutture, ammesso che ci siano gli spazi e le risorse per farle, il tema è come utilizzare le infrastrutture esistenti e le innovazioni tecnologiche che consentano un migliore utilizzo e una maggiore possibilità di raccolta delle informazioni disponibili”. Dunque “è evidentemente un tema di sistema”. E aggiunge: “Su questo noi stiamo lavorando, dando un contributo con il nostro ‘Data Lake’, che consiste nella capacità di gestire informazioni da una parte, e dall’altra di ragionare su servizi dove integriamo il treno con le altre modalità di trasporto”.
“Il treno a idrogeno rappresenta una innovazione molto importante perché sta dentro il tema della transizione energetica, nel tema della transizione ecologica ed è una delle possibili soluzioni, non ‘la’ soluzione”, sottolinea Piuri, parlando del progetto di Alstom e Fnm, che verrà presentato domani al deposito locomotive Milano Fiorenza di Trenord. “Noi -spiega Piuri- abbiamo deciso di fare questo investimento perché in quel territorio crediamo sia la risposta più adeguata: si tratta di una linea difficilmente elettrificabile, o comunque a costi elevatissimi ed è in un territorio che ha tutta una serie di caratteristiche di natura culturale e ambientale. Quindi è molto importante”. Dopodiché “noi siamo i primi ad essere convinti che la neutralità tecnologica sia fondamentale, per cui la soluzione non è l’idrogeno, ma è l’idrogeno più l’elettricità, più il biofuel ecc. Tutto dipende dalle applicazioni e dai modi di trasporto”.

(Adnkronos)