Comune di Padova: 16 mesi di Centro Spolato. Numeri e dati dimostrano un servizio importante e in continua crescita

Il Centro antidiscriminazione e antiviolenza lgbt+ “Mariasilvia Spolato” è un polo di servizi del Comune di Padova gestito in collaborazione con le associazioni Arcigay Tralaltro Aps, Boramosa Aps e Sat Pink Aps, che si occupa di accoglienza, consulenza, sostegno, protezione a favore di persone lgbt+, vittime di discriminazioni, maltrattamenti, violenze, abusi. Il Centro “Mariasilvia Spolato” è stato inaugurato nell’aprile del 2022 e oggi, a poco più di un anno di distanza, è stato fatto il bilancio delle attività, in vista dei prossimi mesi di attività.

Mattia Galdiolo, referente del Centro, ha illustrato alcuni dati: “Difficile riassumere un anno di intensa attività ma partiamo dal fatto che abbiamo preso in carico 135 persone in poco più di un anno, di queste oltre il 50 % sotto i 35 anni. Si tratta di un numero consistente in 16 mesi e che ci ha sorpresi. Gli accessi sono aumentati negli ultimi mesi, segno che il Centro sta crescendo ed è sempre più conosciuto. La maggior parte di queste persone sono arrivate al centro in autonomia, a dimostrazione del fatto che il centro è un luogo “sicuro” dove le persone possono accedere senza filtri e accompagnamento. Le persone conoscono il Centro attraverso altri servizi o attraverso le associazioni e gli utenti sono nella stragrande maggioranza dei casi persone trans o maschi gay (32,2%) e solo 6,1% di donne lesbiche, che dimostra come abbiamo maggior difficoltà a relazionarsi con il centro ed è un tema su cui lavoreremo. Il 52% ha una provenienza extraeuropea e con il 57% dell’utenza vengono attivati più servizi, perché si tratta di persone che non hanno una problematica singola ma una struttura di bisogni per cui servono diverse professionalità. Il 59% dell’utenza è tutt’ora in carico al centro”.  

Le tipologie di servizio che il centro offre si possono suddividere in macro categorie: salute e benessere sessuale, supporto psicologico, consulenza legale, lavoro e abitare, migranti e interculturalità. Al centro lavorano attualmente 12 professionisti con competenze diverse a seconda degli ambiti di intervento.  

Alla conferenza stampa, che si è svolta venerdì 21 luglio, i rappresentanti delle associazioni che collaborano con il centro hanno raccontato le metodologie di lavoro del centro, dall’accesso fino ai percorsi strutturati di accompagnamento delle persone che lì si rivolgono: supporto legale, psicologico e sanitario, anche con la collaborazione della Pubblica Amministrazione e degli enti competenti.

L’assessora alle politiche sociali e alle pari opportunità Margherita Colonnello commenta: “I dati dimostrano come il centro funzioni e abbia importanti prospettive di crescita di fronte. Padova con questo Centro ha aperto la strada a livello regionale e anche nazionale per l’approfondimento sul funzionamento dei centri antidiscriminazione a disposizione della comunità lgbt+. Anche quest’anno parteciperemo ad un bando nazionale per rifinanziare il lavoro di un luogo che, anche grazie al finanziamento regionale ottenuto grazie all’emendamento della consigliera Ostanel, è un riferimento non solo per Padova. Questo servizio è per noi strategico e fiore all’occhiello di una città che vuole dimostrarsi sempre più libera e inclusiva”.

La consigliera regionale Elena Ostanel, de Il Veneto che Vogliamo, aggiunge: “Dopo il finanziamento di 25 mila Euro ottenuto con un mio emendamento in Consiglio regionale, la richiesta che farò alla Giunta Regionale è che questo sostegno diventi permanente e continuativo. Il Centro Spolato può diventare un punto di riferimento regionale, soprattutto in assenza di strutture simili sul territorio”.

(Padovanet – rete civica del Comune di Padova)