Gli interventi previsti dal Ministero per contrastare il bullismo a scuola

(Adnkronos Salute) – Il bullismo nelle scuole è un tema particolarmente delicato per tutta una serie di risvolti psicologici che causa nelle vittime, ma anche che stanno a monte di tale tipologia di comportamenti, nascondendo spesso situazioni di disagio giovanile e sociale. Per cercare di contrastare il bullismo nelle scuole, il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, dopo il consulto con i tecnici del Ministero e la relazione finale del lavoro del tavolo ministeriale sul tema del bullismo, ha stabilito una serie di interventi da applicare secondo tre direttrici diverse.
La prima direttrice riguarda il voto in condotta con le seguenti novità:
– Il criterio di valutazione del voto in condotta dovrà essere riferito a tutto l’anno scolastico e sarà influenzato in particolare da eventuali atti di violenza o di aggressione perpetrati ai danni di altri studenti, insegnanti e personale scolastico.
– Nelle scuole secondarie di I grado viene ripristinata la valutazione del comportamento, espressa in decimi e che contribuirà al calcolo della media.
– La valutazione del comportamento inciderà sui crediti di accesso all’Esame di Stato conclusivo della scuola secondaria di secondo grado.
– L’attribuzione del 5 in condotta con conseguente bocciatura potrà avvenire anche in caso di gravi e ripetute infrazioni al regolamento di istituto e quindi non solo in caso di gravi atti di violenza o reati, come stabilito in precedenza.
– L’attribuzione del 6 in condotta costituirà un debito scolastico nella scuola secondaria di secondo grado, in materia di Educazione Civica da recuperare a settembre con un’apposita verifica a tema valori costituzionali e valori di cittadinanza.
La seconda direttrice riguarda la sospensione dalle lezioni a seguito di comportamenti o atti gravi che viene ritenuta inidonea e causa di conseguenze negative allo studente. Il nuovo regolamento prevede che la sospensione fino a due giorni, al contrario di come era prima, implichi il coinvolgimento in attività scolastiche di approfondimento sui temi legati ai comportamenti che hanno portato al provvedimento stesso. Al termine di tale approfondimento lo studente dovrà produrre un elaborato su quanto appreso, che sarà oggetto di valutazione da parte del consiglio di classe. In caso di provvedimento di sospensione per un periodo superiore a due giorni lo studente dovrà svolgere attività di cittadinanza solidale presso strutture convenzionate.
La terza direttrice prevede che, qualora ritenuto opportuno dal consiglio di classe, l’attività di cittadinanza solidale imposta allo studente possa proseguire anche oltre i due giorni di sospensione secondo principi di temporaneità, gradualità e proporzionalità, al fine di stimolare ulteriormente e verificare l’effettiva presa di coscienza del giovane rispetto a quanto commesso.

(Adnkronos)