Virus Cina: prof. Palù, ‘al momento non c’è un rischio pandemico ma potrebbe diventarlo’ (2)

(Adnkronos) – E il virologo sottolinea quindi che ad oggi “Non conosciamo le dimensioni dell’epidemia. Sappiamo che le autorità cinesi stanno mettendo in pratica una vecchissima procedura di igiene e sanità pubblica, la quarantena, introdotta per la prima volta all’epoca della Repubblica di Venezia per limitare la peste con la creazione dei lazzaretti. Attorno a questa ci sono già diverse polemiche ma non ci sono altre misure immediate”.
Quindi l’esperto spiega che “Conosciamo la sequenza di 6/7 genomi che lo accomunano al virus della SARS e ancora di più al virus del pipistrello che nel 2002 le diede origine. Tuttavia, basandoci su quello che riportano le autorità cinesi, il rapporto tra infetti e deceduti indica che la mortalità è più bassa, mortalità del 2-3% contro il 10% della SARS. Un virus con queste caratteristiche rischia di diffondersi maggiormente perché sopravvivere insieme alla persona e quindi può vivere più a lungo, causando un forte impatto sulla vita lavorativa e sociale delle persone, oltre all’impatto su strutture sanitarie ed ospedali”.

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