Verratti: "L'Italia? Se lasciassi il Psg ci penserei…"

Bari, 3 set. (AdnKronos) – “Per me l’Italia resta uno dei campionati piu’ belli al mondo. Lo seguo sempre e se un giorno dovessi andare via dal Psg sarebbe una possibile opzione”. Lo ha dichiarato il centrocampista del Psg e della nazionale italiana Marco Verratti, dal ritiro della Nazionale a Bari, in risposta alle parole di Mario Balotelli. L’ex attaccante del Milan ha scelto di andare a giocare al Nizza. “Se Balotelli mi ha chiamato prima di decidere di andare a Nizza? No, non ho sentito Balotelli, ma sono felice per la scelta che ha fatto, Ha sofferto anche tanto perche’ quando stai fuori e’ difficile rientrare. Un po’ e’ successo anche per colpa sua, ma ha capito gli errori e a Nizza puo’ rilanciarsi come e’ gia’ successo a Ben Arfa”.

L’Italia e’ stata battuta 3-1 dalla Francia in amichevole e Verratti ne elogia le qualita’. “Nella Nazionale ci sono pochi giocatori che stanno nella Ligue1: son quasi tutti all’estero…Di certo e’ una Nazionale che ha molta qualita’. Sono ripartiti dopo un periodo difficile e ora sono forti fisicamente e tecnicamente”.

“Sto bene, sono al cento per cento e sono felice di poter contribuire a dare una mano alla squadra. Ci aspetta una partita importante e sono pronto a dare il mio contributo”. Il centrocampista del Psg, Marco Verratti, e’ pronto a scendere in campo contro Israele e dare il suo contributo per l’Italia di Giampiero Ventura. Il numero 10 ha parlato poi, in conferenza stampa delle differenze tra Ventura e Antonio Conte. “Ogni allenatore ha una propria maniera di vedere il calcio. Non abbiamo avuto molto tempo per lavorare con Ventura prima della gara con la Francia ed difficile dare gia’ un giudizio e vedere il gioco che viole Ventura. Certo, ora teniamo di piu’ la palla e aspettiamo gli avversari per poterli colpire, prima eravamo piu’ veloci a ripartire verso la porta avversaria. Ora cerchiamo di piu’ il possesso. Mi piace il gioco che ha Ventura e sono convinto che faremo sempre meglio”, ha proseguito Verratti.

“Il calcio lo vedo al suo stesso modo: abbiamo parlato a lungo di tattica, ne sa davvero tanto e anche io, avendo gia’ avuto tanti allenatori, comincio ad avere un po’ di esperienza. Comunque sono due grandi allenatori e possiamo solo essere felici di poter lavorare con loro: ci permettono di crescere”. Poi sul suo ruolo ha proseguito: “Spesso il metodista viene marcato ad uomo e quindi il mister vuole mettermi a mio agio come mezzala”, ha spiegato il giocatore del Psg che ha parlato delle difficolta’ del girone di qualificazione ai Mondiali di Russia 2018. “Siamo capitati in un girone di qualificazione difficile, ma se vogliamo puntare al massimo dobbiamo superare il girone. Se facciamo quello che sappiamo abbiamo alte possibilita’ di passare”.

(Adnkronos)