Il Fmi rialza le stime di crescita dell’Italia, +0,5% quest’anno, +1,1% nel 2016


La revisione al rialzo della crescita nel biennio e’ comune a tutte le principali economie dell’Eurozona, che avranno tassi piu’ elevati rispetto all’Italia: per la Germania la crescita e’ a +1,6 e +1,7% (+0,3 e +0,2 punti), mentre la Francia registrera’ un +1,2 e +1,5% (+0,3 e
+0,2 punti)

Roma, 14 apr. – (AdnKronos) – Il Fondo Monetario Internazionale rialza le stime di crescita per l’economia italiana sia per l’anno in corso che per il 2016. Nel World Economic Outlook la crescita del nostro paese e’ prevista al +0,5% per il 2015 (con un aumento di 0,1 punti sulla stima di gennaio scorso) mentre per il prossimo anno il Pil e’ visto in aumento dell’1,1% (+0,3 punti).

La revisione al rialzo della crescita nel biennio e’ tuttavia comune a tutte le principali economie dell’Eurozona, che avranno tassi piu’ elevati rispetto all’Italia: ad esempio per la Germania la crescita e’ vista nel biennio rispettivamente a +1,6 e +1,7% (+0,3 e +0,2 punti), mentre la Francia registrera’ un Pil +1,2 e +1,5% (+0,3 e +0,2 punti). L’accelerazione maggiore del Pil si registrera’ infine in Spagna, che crescera’ del 2,5 e del 2% (+0,5 e +0,2 punti)

Nel complesso l’Eurozona, secondo l’analisi del Fondo, vedra’ una crescita 2015 al +1,5% in aumento l’anno prossimo al +1,6% (+0,3 e +0,2 punti). A spingere l’andamento dell’area della moneta unica, il calo dei prezzi petroliferi, i bassi tassi di interesse e l’indebolimento dell’euro.

Va meglio l’economia in tutte le economie avanzate. La crescita 2015 dovrebbe rafforzarsi nel 2015 mentre nelle economie emergenti e in quelle in via di sviluppo dovrebbe essere piu’ debole rispetto allo scorso anno. In questo scenario, gli economisti di Washington confermano per il 2015 e il 2016 le previsioni di crescita globale rispettivamente al +3,5% e +3,8%, anche se con andamenti differenti fra le diverse economie.

Nel World Economic Outlook c’e’ anche spazio per valutazioni puntuali sugli ultimi sviluppi legati alla politica monetaria. Il Fondo Monetario Internazionale accoglie “con favore” il Quantitative Easing della Banca centrale europea, ma sottolinea come “la decisione della Bce di espandere il suo programma di acquisto di asset” attraverso interventi sul mercato dei titoli sovrani “dovrebbe essere sostenuta da misure di rafforzamento dei bilanci delle banche, per migliorare le condizioni di trasmissione della politica e del mercato del credito monetario”. Il Fondo sottolinea la necessita’ di una “piu’ rigida regolamentazione per i prestiti non performanti e di misure per le procedure di insolvenza”.


(Adnkronos)

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