Commento Chiusura Borse: 23-27 genn.’12

Commento Chiusura Borse: 23-27 genn.’12

 

La settimana chiusasi venerdì 28 gennaio ha registrato un rialzo delle quotazioni del nostro indice principale FTSEMIB che è risalito dai 14.400 punti di inizio anno sino ai 16.150 punti (con un recupero del +12%). Il nostro listino continua a svolgere la solita ampia azione laterale nella fascia 13.000/17.000 con puntomedio” in area 15.000 punti. La fase laterale è attesa continuare nell’immediato con i prezzi che tenderanno a muoversi in maniera irregolare alternando strappi veloci a fasi di stallo che porteranno comunque i prezzi a ritestare area 16.150/16.350 sopra e 14.680/14.480 nella parte bassa.

 Le prime settimane di questo nuovo 2012 hanno visto Unicredit catalizzare l’attenzione (e le risorse) del mercato con la sua operazione di aumento di capitale. Non è difficile ipotizzare che le società del Gruppo Ligresti saranno nell’occhio del ciclone anche durante le prossime sessioni, visto il mega aumento di capitale che sta per essere varato da UNIPOL (Compagnia controllata dalle cooperative) per conquistare (salvandolo…) il gruppo Fondiaria-Sai al fine di creare la prima compagnia italiana nel settore danni, con un volume d’affari superiore agli 11 miliardi di euro, corrispondente ad una quota di mercato del 32,7%, rappresentando quindi il terzo gruppo nel settore vita. Il piano di salvataggio del gruppo FonSai (Ligresti), spinge ad attuare la maxi-fusione a quattro Unipol-Premafin-FonSai-Milano come obiettivo principale, ed il lancio da parte di Unipol di un’offerta pubblica d’acquisto (OPA) totalitaria sul 100% di Premafin con un esborso attorno ai 140-150 milioni di euro… Ciosignifica che si chiederanno al mercato ulteriori denari in un momento difficile di liquidità e per lo sviluppo, concentrando risorse per “salvare” un giocattolo che si è dimostrato troppo costoso (o troppodispersivo di risorse nel suo complesso) e che non meriterebbe la concessione di cosi pesanti (per i soci e gli investitori) prove d’appello atteci sembra – a salvare più i creditori che a costruire vere alternative vincenti in un settore caratterizzato da un marcato immobilismo

Relativamente allo spread: dopo il ridimensionamento dei giorni scorsi (in discesa da quota 515 ai recenti 396), la rinnovata tensione debitoria in vari Paesi dell’eurozona potrà riportarlo velocemente sopra quota 500 .

 

Daniela Turri

 

fib30online@hotmail.com

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