Strategie di sviluppo e di riqualificazione della zona industriale di Padova

Il progetto della torre della ricercaAbbiamo chiesto all’Ass. Luigi Mariani quali sono le prospettive per la ZIP da un punto di vista urbanistico dopo le linee di indirizzo fornite dal Consiglio Comunale e dopo quanto recepito nel PATI.

Ci sono finalmente le condizioni per contrastare speculazioni edilizie: con queste norme si conta di porre le premesse urbanistiche per garantire da una parte il mantenimento e lo sviluppo delle attività produttive e dall’altra la valorizzazione in chiave direzionale-terziaria della Zona Nord che rappresenta, vista la sua accessibilità e modificabilità, una risorsa per lo sviluppo di Padova come centro di riferimento regionale.

Sulla base delle indicazioni ricevute dal Consiglio Comunale (delibera 91/2005 del 22 settembre 2008) che ha fatto propria la proposta avanzata dai Presidenti delle II^ e V^ Commissioni consiliari (G. Berno e S. Faleschini), l’Assessorato all’Urbanistica e il Settore Pianificazione Urbanistica hanno proposto al tavolo tecnico-politico del Piano di Assetto del Territorio Intercomunale (P.A.T.I.) della Comunità metropolitana alcune azioni strategiche per la Zona Industriale di Padova, poi recepite nella Tavola di trasformazione e nelle Norme Tecniche di Attuazione.

In particolare la ZIP è stata riconosciuta, all’interno dell’area metropolitana, come unica area produttiva di interesse sovracomunale che avendo già impegnato tutti i 7 milioni di m² destinati alle attività produttive potrà ampliarsi a sud-est di altri 800.000 m² (metà all’interno e metà all’esterno del territorio comunale).

Per salvaguardare la destinazione produttiva delle aree della zona sud (di più recente realizzazione e caratterizzata da lotti medi), l’art. 19.2.2. delle Norme Tecniche prevede che fino all’approvazione del P.I. non siano compatibili nuove edificazioni con destinazione diversa da quella produttiva, dei centri di ricerca scientifica e/o tecnologica e della logistica ed interventi sugli edifici esistenti comportanti modifica delle destinazioni d’uso e/o aumento delle unità immobiliari.

Tenuto peraltro conto che la zona Nord, di più antica edificazione e caratterizzata da molti lotti di piccole dimensioni, è oggetto sempre più frequentemente di dismissioni e di trasformazione (spesso surretizia) a attività direzionali, commerciali o terziarie, con forti vantaggi speculativi per i proprietari ma senza contestuale adeguamento degli standard per servizi (parcheggi, fognature, aree a verde ecc.) e negativi riflessi sul traffico, è stata contestualmente prevista la futura
possibilità di riqualificazione urbanistica che, senza espellere le imprese ancora attive, intervenga sulla altre aree anche con cambi di destinazione, ma all’interno di un disegno strategico complessivo e sulla base di piani coerenti e coordinati, finalizzati anche al recupero di un’ampia dotazione di servizi.

A tal fine l’art. 19.2.5 delle Norme Tecniche del Pati prevede che il Piano degli Interventi possa prevedere interventi di trasformazione edilizia e urbanistica, anche mediante la demolizione totale delle preesistenze, definendone gli indici edilizi, nonché le destinazioni d’uso, nei limiti di competenza del P.A.T.I.. Destinazioni diverse potranno essere previste nel rispetto del dimensionamento dei P.R.C., in sede di P.A.T. e relativo P.I.

Come salvaguardia, lo stesso articolo prevede che fino all’approvazione dei P.I., sugli immobili non siano compatibili interventi diversi della manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia e non sia soprattutto possibile la modifica delle destinazioni d’uso e l’aumento delle unità immobiliari. Sono ammessi solo gli interventi di mantenimento, adeguamento e/o messa a norma delle attività produttive
esistenti alla data di adozione del P.A.T.I., nel rispetto della normativa dei P.R.G. vigenti.

Il Piano di Assetto del Territorio del Comune di Padova, in corso di elaborazione, preciserà ulteriormente le modalità e le caratteristiche della trasformazione.

Con queste norme si conta quindi di porre le premesse urbanistiche per garantire da una parte il mantenimento e lo sviluppo delle attività produttive e dall’altra la valorizzazione in chiave direzionale-terziaria della Zona Nord che rappresenta, vista la sua accessibilità e modificabilità, una risorsa per lo sviluppo di Padova come centro di riferimento regionale.

Luigi MARIANI
Assessore all’Urbanistica e all’Edilizia Privata

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