Impronta ecologica. Quante e quali risorse consuma Padova?

Il calcolo dell’impronta ecologica permette di stabilire di quante e quali risorse c’è bisogno per sostenere una città. Quello elaborato da Carla Danelutti è uno dei primi studi riguardante le città italiane finalizzato a ridefinire stili di vita e gestione del territorio.

Emerge che Padova avrebbe bisogno di un territorio 7,2 volte più grande per poter sostenere il consumo di risorse, l’emissione di CO2, la capacità di assimilazione di rifiuti e il consumo di territorio.

Ogni cittadino padovano necessita di una superficie di 3,40 ettari per soddisfare i suoi consumi. Detto in altri termini se la città di Padova dovesse sostenere la propria impronta facendo esclusivamente affidamento sulla superficie territoriale del comune, avrebbe bisogno di un territorio 7,2 volte più grande. Sono questi i risultati più evidenti del calcolo dell’impronta ecologica di Padova che ho effettuato per Legambiente.

Una ricerca che indica la necessità che studi come questi, insieme alla stima della produzione e consumo di energia, della produzione di gas inquinanti e climalteranti, orientino strategicamente stili di vita dei cittadini e scelte dell’amministrazioni.

Il calcolo dell’impronta ecologica permette di stimare, tra gli altri, il consumo di risorse, la produzione di emissioni di CO2, le capacità di assimilazione di rifiuti, il consumo di territorio… di una determinata zona in termini di area equivalente necessaria.
Si basa sul concetto della capacità di carico ovvero la massima popolazione che può essere sostenuta per un tempo indefinito da un determinato habitat, senza che questi venga alterato. Per capire in modo semplice l’idea, s’immagini una città racchiusa da una sfera di vetro che impedisca qualsiasi scambio di materia con l’esterno; in pochi giorni la città consumerebbe tutte le risorse al suo interno e produrrebbe quantità di rifiuti troppo elevate rispetto allo spazio disponibile, portando al collasso del sistema. Per questo, un regime di vita che supera i nostri mezzi ecologici, ci porterà a logorare la nostra unica casa e a pagarne il prezzo sarà lo stesso benessere umano.
 
Secondo il Living Planet Report 2006, curato dal WWF Internazionale, l’italiano medio ha un’impronta ecologica 4,2 unità equivalenti, oppure se consideriamo il valore in ettari, di 3,11 ha/proc. In sostanza, ci vorrebbero 3 Italie per soddisfare i nostri consumi La metodologia adottata per calcolare l’impronta di Padova è stata utilizzata con successo in altre città. Il punto di partenza che si adotta per la misurazione, è il calcolo dell’impronta nazionale disaggregato nelle principali categorie di consumo ovvero: Alimenti; Abitazioni e infrastrutture; Trasporti; Beni di consumo; Servizi; che sono collegate alle diverse categorie territoriali dell’impronta, ovvero: territorio per energia; territorio agricolo; pascoli; foreste; superficie edificata; mare. A partire dai dati nazionali si sono individuati i fattori di correzione da applicare ai dati statistici per Padova calcolando il rapporto fra consumi locali e consumi nazional i.

 Il valore finale rilevato per la città di Padova è stato di 3,40 ettari procapite per abitante. Un valore superiore alla media italiana di 3.11, ettari procapite per abitante. Ciò significa che ogni cittadino padovano necessita di una superficie di 3,40 ha per soddisfare i suoi consumi. Disaggregando il dato relativamente alle categorie di consumo analizzate è emerso come i settori di Alimenti e Trasporti siano quelli che danno un contributo maggiore al valore dell’impronta totale padovana, con una percentuale del 60 % per gli alimenti e del 17 per i trasporti.

Un ulteriore confronto con i dati italiani dimostra come i trasporti abbiano un peso effettivamente maggiore a Padova rispetto all’Italia (0,55 contro 0,38), seguiti in questo trend dai beni di consumo, mentre gli altri valori risultano in linea con la media nazionale. Se la città di Padova dovesse sostenere la propria impronta facendo esclusivamente affidamento sulla superficie territoriale del comune, avrebbe bisogno di un territorio 7,2 volte più grande! Anche ammettendo sovra o sottostime rispetto alle semplificazioni adottate, l’impronta ecologica calcolata per Padova risulta significativa e segnala la necessità di un cambiamento nelle abitudini e negli stili di vita del singolo cittadino.

Per maggiori cenni sulla metodologia utilizzata si veda la ricerca completa.

(Tratto da Ecopolis, newsletter socio-ambientale di Legambiente Padova)

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