Il sostegno educativo domiciliare nelle situazioni di disagio minorile

Il tavolo dei relatori del convegnoIl 14 novembre, al Teatro Kursaal di Abano Terme, è stato affrontato il tema del Sostegno Educativo Domiciliare (SED): un intervento a favore del minore che consente alla famiglia di ricevere un supporto educativo specializzato per superare le criticità in atto senza ricorrere all’allontanamento del minore. Il convegno conclude i festeggiamenti per il Decennale della cooperativa "Progetto Now".

Numerosi interlocutori sia dell’ente pubblico che del privato sociale si sono avvicendati al tavolo dei relatori per approfondire l’importante lavoro di “retroscena” che consente ai Comuni di offrire ai cittadini un valido servizio come il Sostegno Educativo Domiciliare.

Tra i primi a portare i saluti Andrea Bronzato, Sindaco del Comune di Abano Terme e  Paolo Gruppo, Assessore ai Servizi Sociali del Comune di Abano Terme, testimoni dell’efficacia del SED nella gestione degli interventi sociali su minori nel Comune di Abano Terme.

Ad accogliere i partecipanti c’erano anche Carlo Stecchini, Responsabile distretto n. 5 ULSS 16, Ugo Campagnaro, Presidente Confcooperative Federsolidarità e Giampaolo Fagan, Capo Progetto del Progetto N.O.W. IC/0275/N.

A fare gli onori di casa Claudia Filippi, Presidente Cooperativa Progetto Now che spiega la necessità di promuovere nel territorio il SED come alternativa efficace agli interventi traumatici sui minori e ne sottolinea alcuni aspetti: «È un servizio recente, di cui non tutti i comuni sono adottati; è un servizio invisibile agli occhi esterni e per questo ci dà la misura del reale impegno che l’amministratore ha nei confronti dei suoi cittadini. Il SED è un servizio valido solo se è continuativo, non funziona come “azione spot”, ma solo se alla base c’è un’azione concertata tra tutti gli interlocutori coinvolti. La continuità è necessaria anche nella relazione tra l’educatore e il minore in carico. I miei ringraziamenti più grandi vanno infatti agli educatori, persone che affrontano quotidianamente situazioni e problematiche».

L’importanza del ruolo educativo è ribadita da Antonio Condini, Direttore Servizi Sociali ULSS 16 di Padova: «La relazione costruita tra l’educatore e il minore è significativa, lascia il segno, non è eludibile e incide sul percorso educativo. La relazione a cui l’educatore tende deve essere anche positiva, cioè capace di dare al bambino e all’adolescente una stabilità del “tono affettivo”, soprattutto a livello intellettuale e emozionale. Infine una relazione continuativa è auspicabile perché il bambino non sia costretto a perdere i propri punti di riferimento.»

L’intervento a tutela del bambino può essere efficace solo con un’azione di squadra degli attori preposti, così affianco alla funzione educativa ci deve essere la volontà politica come ribadisce Giampaolo Zulian, Dirigente Settore Servizi alla Persona Comune di Abano Terme, che collega il SED alla programmazione amministrativa, spiegando come questo servizio si collochi all’interno dei progetti rivolti al minore e alla famiglia presenti all’interno del Piano di Zona 2007-2009 del Comune di Abano Terme. Prezioso è il contributo della mondo cooperativo per la definizione degli obiettivi e delle priorità del Piano di Zona, la cui capacità d’intercettazione dei bisogni sociali ne fanno un interlocutore privilegiato.

Il SED pone quindi la famiglia e il minore al centro e le istituzioni preposte attorno con proprie funzioni, come precisa Raffaella De Palo, Assistente Sociale Area Minori Comune di Abano Terme che descrive in modo puntuale e preciso il  funzionamento del SED, definendo chiaramente quali sono gli obiettivi di questo servizio, i compiti di ogni istituzione, degli educatori e della famiglia, sottolineando un aspetto chiave: il SED è un intervento che non solo tutela il bambino, ma salvaguardia anche i suoi legami affettivi e la sua sfera affettiva, facilitando l’instaurarsi di un rapporto continuativo e non conflittuale con l’adulto.

Uno degli interlocutori protagonisti degli interventi a tutela del minore è l’UVDM: l’Unità Valutativa Distrettuale Multidimensionale come spiega Maria Elisa Antonioli, Responsabile Unità Operativa Materno Infantile dell’Ulss 16, che si può dividere a seconda dei casi in: sanitaria, psicosociale e disabilità. Anche la dott.ssa Antonioli spiega che oggi non si agisce più sul singolo, ma sulla famiglia intera, la quale è allo stesso tempo il centro della patologia e delle risorse.

Infine un ruolo determinante nella tutela del minore è giocato dalla scuola, luogo privilegiato di osservazione e di intercettazione di situazioni problematiche. Giovanni Battista Zannoni, Dirigente Scolastico Istituto Comprensivo “Vittorino da Feltre” di Abano Terme, spiega: «Nelle scuole italiane c’è un 3% di ragazzi con una disabilità certificata, ma un altro 4% che pur non avendo nessuna certificazione ha serie difficoltà d’apprendimento. Di questi ultimi almeno un terzo dei ragazzi ha problemi di natura familiare. La scuola ha il dovere di segnalare le situazioni di “border line”, ma è necessario che l’interlocutore istituzionale sia in grado di recepire e prendersi in carico i casi problematici. Inoltre sarebbe efficace predisporre delle prassi codificate perché gli insegnanti sappiano affrontare le situazioni critiche con le istituzioni preposte».

Il convegno viene anche arricchito da esempi pratici ed episodi che si verificano all’interno del Sostegno Educativo Domiciliare testimoniati da Barbara Franzoso, Coordinatore SED della Cooperativa Progetto Now, che da diversi anni vive quotidianamente le problematiche di bambini e adolescenti presi in carico dal servizio.

A conclusione di questi importanti interventi 3 concetti cardine del Sostegno Educativo Domiciliare vengono espressi dalla moderatrice Maria Antonietta Ungaro, Responsabile Area Infanzia, Adolescenza e Famiglia Comune di Abano Terme: CO-RESPONSABILITÀ, CO-PROGETTAZIONE E CO-GESTIONE DEL SERVIZIO, per superare la logica dell’istituzionalizzazione, per uscire dallo stereotipo normale-anormale e parlare di comunicazione e conoscenza di risorse e verità.

Il Decennale di Progetto Now

Il 9 ottobre 1997 nasce a Conselve (PD) la Cooperativa Sociale Progetto Now impegnata nell’organizzazione e nella gestione di strutture e servizi socio-sanitari ed educativi, nella formazione di personale operante nei settori socio-sanitario ed educativo e nella formazione rivolta alle aziende. Quest’anno la cooperativa compie 10 anni di attività e ha desiderato festeggiare questa importante ricorrenza insieme ai Comuni in cui è attiva con le proprie strutture e servizi socio-sanitari ed educativi. Questo mese di festeggiamenti è stato finalizzato a stringere e consolidare il rapporto con le istituzioni e i cittadini per offrire una qualità del servizio sempre migliore e più vicina alle esigenze dei singoli territori. Le celebrazioni sono iniziate il 15 settembre con l’inaugurazione del micro nido di Villa Ottoboni a Montà e sono proseguire per un mese con un ricco calendario di eventi: le piazze dei bambini, organizzati in tutti i comuni partners: Agna, Arre, Bagnoli di Sopra, Bovolenta, Cartura, Conselve, Due Carrare, Limena, Montegrotto, Padova, Terrassa Padovana.

Il convegno Il Sostegno Educativo Domiciliare organizzato al Teatro Kursaal di Abano Terme per il giorno 14 novembre segna la fine di questo percorso.

(Ufficio Stampa Sinfonia scs)

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