Storia e testimonianza del manicomio di Padova

L'ospedale ai colli, ex-psichiatrico di PadovaGli occhi dell’ex ospedale psichiatrico diventano un libro. “Dai non luoghi all’esserci con” raccoglie racconti, documenti e testimonianze di chi, come paziente o come operatore, ha intrecciato la propria storia a quella del manicomio.

Il progetto di ricostruzione della memoria realizzato in occasione del centesimo anniversario dalla fondazione dell’ex manicomio, è stato presentato questa mattina al Teatro Don Bosco di Padova ad una platea di oltre 200 tra ex dipendenti e operatori che hanno vissuto in prima persona la storia del luogo. Alla presentazione hanno partecipato il presidente della Provincia di Padova Vittorio Casarin, l’assessore provinciale ai Servizi Sociali Massimo Giorgetti, il direttore del dipartimento Socio Sanitario Colli Francesco Constantin, l’assessore alla Cultura del Comune di Padova Monica Balbinot, l’ex direttore dell’Ospedale psichiatrico Luigi Massignan, il presidente del Consiglio di quartiere 6 di Padova Marco Perin e i co-autori della pubblicazione Laura Baccaro e Vittorio Santi.

“Il libro – ha spiegato il presidente Casarin – è di straordinario interesse perché ci fa rivivere 100 anni di storia del disagio mentale attraverso documenti e testimonianze di chi, da dentro, lo ha vissuto e sofferto e di chi vi ha lavorato come operatore, medico o infermiere. Il manicomio di Padova e la sua gente, quindi. Un omaggio a quanti si impegnarono per promuovere un nuovo approccio verso i pazienti. E’ con questo spirito che la Provincia di Padova ha invitato le persone che allora hanno contribuito, per le loro competenze, a dare una nuova dignità ai ricoverati, anche contro il pensiero comune, che portò la nostra città all’avanguardia nell’evoluzione della psichiatria. Un documento prezioso che è anche uno spaccato di come si è sviluppata Padova dal 1900 in poi, visto che accanto c’è un’altra testimonianza storica di pregio rappresentata dall’ex stazione bacologica”.

Il progetto di raccolta e ricostruzione delle memorie relative all’ex manicomio di Brusegana a Padova è stato realizzato dalla Provincia di Padova e dall’Ulss 16 in occasione della ricorrenza del centenario dall’inaugurazione dell’ex manicomio, fondato il 20 giugno 1907. Il libro rappresenta uno spezzone di memoria storica, sociale e sanitaria, del nostro Paese, cioè la memoria di quei non-luoghi dove l’individualità della persona ricoverata veniva negata.

“Siamo lieti di incontrare – ha detto l’assessore provinciale ai Servizi sociali Massimo Giorgetti – e donare questa importante pubblicazione ad operai, ausiliari, addetti all’assistenza, infermieri, impiegati, assistenti religiosi e sociali, psicologi, dirigenti e medici che hanno lavorato a contatto con i pazienti, lottando contro il pensiero comune del tempo per dare rispetto e dignità ai ricoverati, considerandoli finalmente persone.”

Il libro è diviso in cinque parti. È possibile così riscoprire quali erano i problemi urgenti di tecnica manicomiale (articolo datato 1904), il vademecum morale dell’infermiere, la nascita del primo gruppo terapeutico, ma anche la “Carta di accoglienza del ricoverato” e un’ampia documentazione fotografica. Il fine della pubblicazione è far emergere, attraverso testimonianze e fatti, la trasformazione ed il superamento della cultura manicomiale puntando alla cultura del rispetto dell’individuo e della sua salute e guardando all’integrazione della persona con disagio psichico nel territorio.

“L’obiettivo principale della riconversione della struttura del manicomio di Brusegana – ha commentato il direttore del Dipartimento Socio Sanitario dei Colli, Ulss 16 Francesco Costantin – è stato quello di creare un luogo nel quale la persona fosse un soggetto centrale della propria cura. Questo libro vuole essere una sorta di giornale della memoria, offrendo uno sguardo storico della cultura socio sanitaria dei servizi alla persona. Per questo si potrebbe anche cambiare il titolo in “Dal manicomio alla città di servizio” o “Dall’esclusione all’integrazione socio sanitaria dei servizi alla persona”.

E sul futuro della struttura, il presidente della Provincia Vittorio Casarin ha anche aggiunto che “La Provincia intende far diventare l’ex ospedale un punto di riferimento e un laboratorio di valenza regionale per i servizi sociali. Per questo stiamo trattando con l’Ulss 16 affinché ceda alla Provincia (già proprietaria del complesso per metà) anche l’altra metà dell’edificio, in modo da realizzare una struttura unica specializzata nel settore sociale”.

(Uff. stampa Provincia di Padova)

Be the first to comment on "Storia e testimonianza del manicomio di Padova"

Leave a comment