Nuovi Prodotti Agroalimentari Tradizionali: grandi piatti padovani nell’elenco e il Veneto sorpassa l’Emilia-Romagna

prodotti agricoli tradizionali Padova 2024

L’agricoltura di qualità del Veneto ha raggiunto un traguardo straordinario nel panorama nazionale, con la recente aggiunta di nuovi Prodotti Agroalimentari Tradizionali (PAT) alla lista regionale. E con grande piacere, la Provincia di Padova ha ospitato un evento che ha raccontato e messo al centro tre delle sue prelibatezze gastronomiche, ufficialmente riconosciute e inserite nell’Elenco Nazionale dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali del 2024: il Baccalà alla Capuccina, la Straeca di Cavallo e il Folpo alla veneta – nuove gemme culinarie grazie alle quali il Veneto supera l’Emilia-Romagna, posizionandosi al quarto posto a livello nazionale con un totale di 403 prodotti agroalimentari tradizionali riconosciuti. Il Baccalà alla Capuccina, la Straeca di Cavallo e il Folpo alla veneta sono piatti che raccontano la storia e la tradizione culinaria della Provincia di Padova.

Questi prodotti rappresentano il territorio e parlano del territorio. Tra i nuovi PAT della Provincia di Padova inseriti quest’anno, spiccano tre autentiche eccellenze culinarie che hanno conquistato il cuore e il palato degli intenditori. Questi nuovi inserimenti non solo arricchiscono il patrimonio gastronomico della nostra regione, ma testimoniano anche l’impegno costante che il nostro territorio e anche le istituzioni devono mettere nel promuovere e preservare le tradizioni culinarie locali”, ha commentato il Consigliere provinciale Vincenzo Gottardo.

Un connubio perfetto, dove chi rappresenta il mondo agricolo si fonde con l’ingegno umano nel rendere tutto un piatto. “A testimonianza delle tradizioni che amalgamano prodotto, cultura e abilità“, ha commentato Alessandro Bisato, anch’egli Consigliere provinciale, ma anche in rappresentanza di Coldiretti.

Anche per il Consigliere regionale Elisa Venturini, bisogna lavorare per dare un nome a tutto questo, costruire le nostre etichette, i nostri marchi di riconoscimento: “La consapevolezza è che questo patrimonio culinario è fondamentale anche per il turismo. Le certificazioni, le etichette e i marchi di riconoscimento sono strumenti importanti per valorizzare e proteggere questi prodotti tradizionali, garantendo la loro autenticità e qualità“.

Paolo Caratossidis, presidente del Festival della Cucina Veneta e curatore del dossier progetto P.A.T. Veneto 2024, lo ha definito “Un Universo di bontà“. “P.A.T. è un elenco che viene aggiornato annualmente ed è di grande interesse. Ha meriti che non sono ancora completamente compresi, ma stiamo cercando di dargli l’importanza che merita, anche per lo studio storico che c’è dietro. Il nostro progetto è nato nel 2019 con una ricerca sul patrimonio culinario, al fine di preservarlo dall’estinzione. Il Festival della Cucina Veneta si è prefissato fin dalla nascita l’obiettivo di tutelare e promuovere le eccellenze del nostro territorio e crediamo fermamente che il percorso di valorizzazione delle specificità del Veneto debba sfruttare al massimo ogni genere di riconoscimento, tanto più se con dignità nazionale. Anche se non hanno l’Indicazione Geografica Protetta o uno stretto disciplinare, questi piatti, tutti insieme, messi in rete, con la sinergia dei produttori, delle città, dei territori, degli chef, delle istituzioni, sono un’economia reale e indispensabile: il 30% dei nostri visitatori viene per gustare il nostro cibo tradizionale. Sono persone che leggono e si informano e riconoscono il valore vero del cibo. Inoltre, non va dimenticato che senza la porta della Serenissima verso Oriente, non sarebbero arrivate tutte le spezie basilari di ogni cucina continentale: di fatto, la cucina veneta odierna è pronipote della prima e più antica cucina fusion della storia“.

COSA SONO I P.A.T.
Con il termine di Prodotti Agroalimentari Tradizionali s’intendono i prodotti le cui metodiche di lavorazione, conservazione e stagionatura risultino consolidate nel tempo, omogenee per tutto il territorio interessato, secondo regole tradizionali, protratte nel tempo, per un periodo di almeno 25 anni.
Il primo elenco PAT è stato pubblicato nel 2001 e, nella nuova edizione, l’Italia ha aggiunto 93 nuovi prodotti, riconoscendo complessivamente 5.640 PAT, suddivisi per regione e categoria di appartenenza. La Campania si attesta regina dei sapori tradizionali in tavola, con ben 601 prodotti registrati in elenco. Seguono Lazio (472), Toscana (467), Veneto (403), Emilia-Romagna (402) e, al sesto posto, la Puglia con 365 prodotti.

 

(Provincia di Padova)