Infrastrutture – Zanoni e Luisetto (Pd): “Far pagare tutti per coprire la disastrosa gestione della Giunta Zaia è una proposta indecente”

22 marzo 2024

(Arv) Venezia, 22 mar.2024 – “La pretesa di avocare a sé la gestione delle autostrade venete, senza alcuna considerazione di convenienza, profittabilità o qualità del servizio, al solo scopo dichiarato di spalmare o annacquare i costi esorbitanti della Pedemontana causati dalla disastrosa gestione del progetto da parte della giunta Zaia, è un’intenzione sconsiderata che aggiunge danno al danno, un piano degno più dell’economia di un paese illiberale che del Veneto Porta d’Europa, e come tale destinato probabilmente a fallire. Tanto più che la Regione ha già fallito nell’esperimento di gestione delle ex strade statali che alla fine ha dovuto riconsegnare ad Anas perché non era in grado di realizzare gli interventi che servivano ai territori. E poi questa stessa maggioranza si candida a gestire 21 materie di competenza statale”. Così i consiglieri regionali Pd Andrea Zanoni e Chiara Luisetto sferzano come si legge in una loro nota congiunta il “piano di salvataggio della Pedemontana Veneta, la cui percorrenza è resa poco conveniente a causa degli elevatissimi pedaggi applicati, esplicitato ieri dalla vicepresidente Elisa De Berti nel pallido tentativo di presentarlo come un passaggio conveniente e naturale” Oltre al metodo, i consiglieri stigmatizzano anche il merito della proposta: “I conti sono noti, nero su bianco – precisano Zanoni e Luisetto – il ‘biglietto unico’ che andrebbe ad elevare il pedaggio su altre autostrade sarà destinato a ripianare il buco di 8 miliardi in 39 anni causato dalla disastrosa gestione della Pedemontana. Una cifra certificata, risultante dalla differenza negativa tra il canone di 300 milioni di euro medi annui che la Regione si è impegnata a corrispondere al gestore Sis, e gli introiti alle attuali condizioni, che nelle più rosee previsioni non supereranno i 100 milioni di euro annui per tutta la durata della concessione. Mettere gli errori di Zaia sul conto degli utenti della strada e dei cittadini veneti ha una sola definizione possibile: una porcata. Da tempo sospettavamo che arrivassero ad una soluzione del genere, ma ora ne abbiamo tristemente la conferma”. “Abbassare i pedaggi sulla Pedemontana per alzarli sulla Brescia-Padova è il gioco delle tre carte – aggiungono – che si fa beffa di tutti i veneti dopo aver preso in giro le popolazioni direttamente interessate dall’opera che per anni sono state illuse con promesse di gratuità, sgravi tariffari o convenzioni mai viste. Sembra piuttosto un modo per trascinare questa stanca maggioranza fino alla fine della legislatura, infatti il supposto piano avrebbe effetto soltanto nel 2027, quando tutti i responsabili si saranno volatilizzati, ma nel frattempo imprese e cittadini saranno condannate a continuare a pagare pedaggi spropositati”.

(Regione Veneto)