Dr. Claudio Mocci (Dent.AL.): “Nuovi traguardi per l’implantologia avanzata: dall’utilizzo di sistemi hi-tech all’approccio multi-disciplinare nutrizionale”

La tecnologia ha rivoluzionato l’esperienza dal dentista. Tra gli ultimi avanzamenti tecnologici c’è l’implantologia sottoperiostea juxta-ossea, ad elevato standard di qualità e controllo.

Civitavecchia, 21 marzo 2024. Negli ultimi anni l’implantologia ha fatto passi da gigante nella messa a punto di materiali sempre più resistenti, estetici e precisi. Nuovi software permettono di pianificare interventi in modalità virtuale e consentono poi al medico di eseguirli in maniera non invasiva e altamente precisa. La tecnologia, quindi, ha rivoluzionato l’esperienza dal dentista. Con la chirurgia guidata, infatti, interamente programmabile al computer, si ottiene la massima sicurezza del paziente ed i migliori risultati clinici ottenibili. Un recente e importante avanzamento tecnologico-digitale associato all’implanto-protesi dentale è l’avvento dell’implantologia sottoperiostea juxta-ossea, ad elevato standard di qualità e controllo.

“È una terminologia forse di difficile comprensione – spiega il dr. Claudio Mocci, titolare della clinica Dent.AL. ad Allumiere, in provincia di Roma –. Si tratta della tecnica risolutiva per i pazienti che si sono sempre sentiti dire ‘non c’è osso per l’impianto’. È una procedura hi-tech, elaborata a partire da radiografie 3D, che consente il disegno, la progettazione e la realizzazione di impianti dentali “atipici”. Non vengono inseriti nell’osso, come nella consueta implantologia “a vite”, ma adattati sulle strutture scheletriche residue, senza, pertanto, necessità di innesti ossei o rischi legati alla vicinanza di nervi o strutture anatomiche delicate. Le poche aziende che realizzano fattivamente questi impianti lavorano ad elevatissimi standard di qualità, ed alcuni centri di produzione italiani, come che ad esempio quelli che utilizziamo nel nostro studio, provvedono a fornire al medico e al paziente un corposo fascicolo di documentazione tecnica certificante la conformità di questi impianti agli standard ed alle severe leggi vigenti in materia. Tra l’altro il nostro studio ha ottenuto una membership onoraria per l’impegno nell’utilizzo e diffusione di questa tecnologia, diventando partner di una delle maggiori case produttrici.

L’implantologia sottoperiostea juxta-ossea richiede, indubbiamente, una notevole esperienza chirurgica nonchè adeguate competenze informatiche per la programmazione al computer di questi ‘impianti personalizzati’. “Uno dei punti di forza di questa tecnologia – sottolinea il dr. Claudio Mocci – oltre a garantire denti fissi a chi solitamente veniva “rifiutato” per scarsa quantità di osso residuo, è la possibilità di applicare la tecnica del carico immediato, ovvero collegare subito a questo tipo di impianto la dentatura provvisoria. Anche questa è realizzata al computer e viene prodotta in laboratorio, per garantire al paziente, fin da subito, la giusta funzione ed un’adeguata estetica del sorriso, evitando di obbligare il paziente a rimanere edentulo o gestire gli svantaggi di una protesi mobile”.

Questi avanzamenti tecnologici sono affiancati, negli ultimissimi tempi, dalle nuove conoscenze in medicina orale ed in particolare dai nuovi paradigmi che emergono dalla ricerca nutrizionale. Anche l’efficacia di una terapia implantare, infatti, sembra sempre più dipendere dalla sinergia e dal benessere dei diversi organi e apparati del nostro organismo. “Non è anomalo richiedere, al giorno d’oggi, un quadro emato-chimico completo prima di affrontare un intervento di implantologia – sottolinea il dott. Mocci . Ricercando valori specifici nelle analisi del sangue (per esempio i metaboliti della vitamina D), il dentista o il chirurgo implantare ha la possibilità di modulare e perfezionare i parametri del paziente che concorrono al successo delle terapie. Ciò si svolge in sinergia con il medico di base, che sempre più viene coinvolto nel percorso terapeutico del paziente, e dello specialista nutrizionista. Quest’ultimo, oltre a suggerire un adeguato piano alimentare post-operatorio, può valutare preliminarmente il paziente e rivelarci anomalie o disfunzioni organiche che possono e devono essere corrette, in una visione globale e multidisciplinare dell’odontoiatria e della medicina”.

Proprio per venire incontro a queste specifiche esigenze, lo studio Dent.AL. di Allumiere, guidato dal dr. Claudio Mocci insieme con la dr.ssa Giuliana Pascarella, ha inserito nello staff clinico la figura di una nutrizionista, la dr.ssa Valentina D’angelo (Biologa Nutrizionista – CTF), che fornisce consulenza per i pazienti implantari proprio alla luce delle nuove conoscenze scientifiche nel campo, ormai sempre più considerate importanti e decisive nelle terapie medico-chirurgiche.

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