L’Europa approva la regolamentazione sull’intelligenza artificiale, che cosa cambia

Il Parlamento Europeo ha dato il via libera alla normativa sull’Intelligenza Artificiale, segnando un punto di svolta per il controllo di questa tecnologia emergente all’interno del blocco. Con un voto a maggioranza di 523 favorevoli, l’Atto sull’Intelligenza Artificiale (AI Act) è stato ufficialmente adottato, aprendo la strada all’Unione Europea per proibire usi illeciti dell’IA e richiedere trasparenza dai fornitori. La decisione segue dibattiti intensi che sono iniziati nel 2021, culminando ora in una normativa che stabilisce regole stringenti per l’uso dell’IA, benché alcune delle proposte più severe siano state mitigate da compromessi dell’ultimo minuto.

L’AI Act mira a proibire sistemi basati su IA per la sorveglianza pubblica di massa e impone restrizioni su sistemi ritenuti “ad alto rischio” per la società, tra cui quelli applicati a infrastrutture critiche, educazione e formazione professionale, e sistemi di applicazione della legge. Nonostante la sua adozione, la normativa non entrerà in vigore immediatamente: le disposizioni saranno applicate gradualmente, dando ai paesi membri fino a 36 mesi per adeguarsi alle regole più rigide.

La normativa è stata oggetto di dibattito non solo per le sue implicazioni all’interno dell’Unione ma anche per il suo potenziale impatto a livello globale, sollevando preoccupazioni tra i giganti dell’IA negli Stati Uniti come OpenAI, Microsoft, Google e Meta. Questi colossi, per ora, potranno continuare a lottare per la supremazia nel campo, in attesa che le regole diventino operative, probabilmente nel 2025. Nonostante le critiche da parte di alcuni stati membri e figure politiche come il presidente francese Emmanuel Macron, che temono possa ostacolare l’innovazione, l’AI Act rappresenta un passo significativo verso la creazione di un quadro regolamentare equilibrato per l’IA. La normativa cerca di bilanciare la promozione dell’innovazione tecnologica con la tutela dei diritti civili e la protezione dei consumatori, ponendo l’UE come un leader nella regolamentazione dell’intelligenza artificiale a livello mondiale.