Consiglio Veneto dà il via libera alle modifiche alla L.R. n. 11/2013 ‘Sviluppo e sostenibilità del turismo veneto’

Il Consiglio regionale del Veneto ha approvato, con i voti della maggioranza, il Pdl n. 164 “Modifiche alla L.R. 14 giugno 2013, n. 11, ‘Sviluppo e sostenibilità del turismo veneto’”, che è stato illustrato in Aula dal Relatore, Silvia Cestaro (Lega- LV), e dal Correlatore, Elena Ostanel (VcV).

La legge inserisce tra le nuove tipologie di ‘struttura ricettiva in ambiente naturale’ le stanze di vetro e legno, ad alto impatto emozionale, anche ad alta quota, sopra i 1600 metri di altitudine, dove sinora le norme urbanistiche ammettevano solo la presenza di bivacchi, rifugi e malghe. Ma le stanze di vetro, con vista sul cielo, ‘caratterizzate da un elevato rapporto tra superficie finestrata e quella del pavimento’, dovranno rispettare determinate condizioni: potranno essere al massimo due per comune e avranno al massimo due posti letto per stanza, dovranno essere realizzate in “vetro e legno o altro materiale, anche innovativo, ecosostenibile o comunque di basso impatto”, saranno collocate stabilmente sul suolo ma ‘facilmente rimovibili’. Potranno essere collocate sopra i 1600 metri, in deroga ai limiti di edificabilità posti dalla legge urbanistica, purché non distino più di 100 metri in linea d’aria da una stazione di impianto a fune o da una struttura ricettiva esistente, compresi rifugi alpini, bivacchi e malghe, raggiungibili tramite la viabilità già esistente.

(Regione Veneto)