BERTIN (ASCOM CONFCOMMERCIO): “UN NEGOZIO CHE CHIUDE, PICCOLO O GRANDE CHE SIA, E’ UN PROBLEMA PER LA CITTA’ OLTRE CHE PER IL COMMERCIO”

“Lo sappiamo tutti, da più di 2300 anni, che “fa più rumore un albero che cade che non una foresta che cresce”, ma qui gli alberi che cadono rischiano di essere più d’uno e, talvolta, anche di dimensioni notevoli a fronte di una foresta che rischia una crescita debole, forse addirittura una “non crescita” se non sostenuta da scelte che, in questo momento, non riusciamo a vedere”.
Il presidente dell’Ascom Confcommercio, Patrizio Bertin, richiama l’antica filosofia cinese per rimarcare la difficoltà del commercio cittadino.
“Un negozio piccolo o grande che chiude, storico o recente che sia – continua – dovrebbe essere prima ancora che un problema del mondo del commercio, un problema della città e di chi la amministra. Questo perché un negozio che chiude è un pezzo di comunità che si dissolve e una vetrina spenta è, spesso, l’anticamera del degrado”.
Ecco perchè Bertin insiste.
Urbs Picta è un bellissimo biglietto da visita, ma al turista dobbiamo offrire accessibilità e parcheggi. La stessa cosa che dobbiamo garantire ai cittadini che, altrimenti, come sta avvenendo, scelgono di emigrare verso i comuni limitrofi. Anche se poi chi non abita in città fatica a venire a Padova perché il messaggio che sta passando è che la città del Santo sia una città chiusa”.
E poi ci sono le questioni contingenti.
“Ribadisco – continua il presidente dell’Ascom Confcommercio – che i cantieri nei quali ci si imbatte ogni giorno rischiano di gettare benzina sul fuoco. Soprattutto se sono quelli del tram che, seppur a macchia di leopardo, continueranno per mesi durante i quali chi ha il negozio che insiste su quei tratti vedrà i propri affari calare drasticamente”.
Già nei giorni scorsi Bertin, rivendicando la primogenitura dell’idea della detassazione “di sostanza” (con una sollecitazione al Comune a operare un taglio drastico sulla tassa per i rifiuti) aveva richiamato l’attenzione sui danni che i cantieri porteranno al commercio cittadino.
“In una fase come quella attuale – ha concluso il presidente dell’Ascom Confcommercio – anche qualche mese di lavori davanti alla vetrina può costringere qualcuno ad abbassare la serranda. Per sempre”.

PADOVA 23 FEBBRAIO 2024

(Ascom Padova)