Mestieri: non solo scarpe, a lezione di creatività e imprenditorialità dal maestro calzolaio di Acilia

(Adnkronos) – Fare il calzolaio, riparare una borsa o una cintura è un mestiere che si può imparare sia per aprirsi un’attività sia per passione. Ne è convinto il maestro calzolaio Francesco Di Blasio, che nella sua bottega-laboratorio di Acilia (Roma) ha deciso di dare una continuità alla sua esperienza nel settore organizzando dei corsi per diventare calzolai, cucire una borsa, stringere o allargare una cintura. “Mi sono reso conto – racconta all’Adnkronos/Labitalia – che c’è necessità di persone che vogliono aprirsi un’attività artigianale, avviando una piccola impresa, e così circa tre mesi fa sono partiti i corsi”. 

“Nel mio laboratorio – spiega – con l’aiuto dei miei collaboratori facciamo questi corsi negli orari in cui non ci sono i clienti, anche la sera dopo il loro lavoro, cercando di rispettare le esigenze degli allievi anche per quanto riguarda i costi. Si va dai 20 euro l’ora, stabilendo una lezione a settimana, fino a 1.000 euro al mese per chi decide di frequentare fino a un mese e mezzo o due”.  

“Non c’è stata – commenta – una risposta immediata, però ho deciso comunque di andare avanti affiancando il mio lavoro alla formazione degli iscritti. Mi rendo conto che le persone aspirano a fare altro, magari il cantante, l’attore o il pilota, soprattutto i più giovani, eppure c’è ancora chi vuole accostarsi al mestiere artigianale e non solo uomini, ma anche donne. Hanno fatto richiesta persone di tutte le età, ma i giovani sono pochi. Però ci sono le eccezioni: una ragazza del mio corso ha aperto un’attività per conto suo e la sta portando avanti. Non mancano infatti le giovani che hanno voglia di imparare, ad esempio, a realizzare borse su misura”. 

“Nonostante le adesioni non manchino – ammette Francesco Di Blasio – non si può affermare che ci sia la voglia di tornare ai mestieri di una volta. E’ cambiata la necessità di produrre sempre più collegata ad una richiesta da parte del mercato di prodotti ‘usa e getta’. Per questo molti dei miei corsisti hanno scelto di seguire queste lezioni per fare qualcosa di manuale per impegnarsi in qualcosa che riesce a produrre da solo come ad esempio una borsa”.  

“Oltre ai contenuti relativi ai materiali – dice – alle tecniche, all’incollaggio e all’assemblaggio dei pezzi, è fondamentale che il corso abbia anche una parte dedicata alla formazione commerciale, per offrire una prospettiva più chiara di ciò che comporta la gestione di un’impresa in tutte le sue sfaccettature. Cerchiamo, per chi è interessato, di farlo diventare un piccolo imprenditore, insegnando anche come farsi una partita Iva, come aprirsi un negozio e così via”.  

“Cerco – sottolinea – anche di rendere autonomi i miei allievi nel futuro del mestiere, in modo che possano seguire l’evoluzione di ciò che producono le fabbriche. Nello stesso tempo, ho anche due persone che vengono solo per coltivare le proprie passioni di personalizzare scarpe o aggiustare borse. Il design e il gusto fanno parte dei percorsi di formazione che organizzo. La propria creatività sottolinea infatti l’arte che molti hanno nel creare e nell’aggiustare gli oggetti. Anche questo cerco di ‘tirare fuori’ dai miei allievi”. 

 

(Adnkronos – Lavoro)

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