Inquinamento atmosferico: livelli di polveri sottili ancora troppo alti a Padova

L’inquinamento atmosferico, si sa, è una minaccia per la nostra salute che non può essere sottovalutata.

Le polveri sottili presenti nell’aria, le quali sono dovute a diverse tipologie di inquinamento, da quello legato al riscaldamento domestico fino a quello veicolare, si distinguono in PM10 e PM2.5, ed entrambe, purtroppo, possono essere molto dannose per la salute.

La pericolosità di queste sostanze è legata al fatto che, trattandosi di particelle infinitesimamente piccole, possono facilmente essere inalate e causare problemi di varia natura, da quelli meno temibili fino allo sviluppo di gravi forme tumorali.

Soglie massime di polveri sottili nell’aria: scopriamo quali sono

Per via di quanto detto, sono stabilite delle soglie massime che non devono, o meglio, che non dovrebbero mai essere superate, ma questo traguardo, purtroppo, sembra essere ancora piuttosto distante, a Padova come anche in tante altre città italiane.

La normativa a cui è oggi necessario far riferimento è la Direttiva 2008/50/CE, che impone come soglia massima una media giornaliera di 50 µg/mc per il PM10; una nuova Direttiva comunitaria, inoltre, pone degli obiettivi da raggiungersi entro il 2030 e fissa tale soglia su un livello più basso, ovvero 45 µg/mc.

Per il PM2.5, al momento, non è prevista una soglia a carattere di media giornaliera, la Direttiva 2008/50/CE, infatti, prevede solo un massimale di media annua di 25 µg/mc; la nuova Direttiva comunitaria, invece, prevede non solo un abbassamento di tale soglia a 10 µg/mc, ma anche l’introduzione di una media giornaliera massima di 25 µg/mc.

È utile sottolineare che le polveri sottili non sono soltanto un inquinante a carattere generale, ma possono riguardare anche contesti specifici quali gli ambienti di lavoro, per tale ragione è previsto che nei luoghi a rischio la salute dei lavoratori venga opportunamente preservata con l’utilizzo di aspiratori industriali certificati come quelli visionabili nel sito depureco.com e di DPI, Dispositivi di Protezione Individuale, anch’essi regolarmente certificati.

Fatte queste importanti premesse, andiamo a scoprire qual è la situazione relativa alla città di Padova.

Presenza di polveri sottili a Padova: alcuni recenti dati di ARPA Veneto

In Italia, il monitoraggio della presenza di PM10 e di PM2.5 nell’atmosfera spetta ad apposite regionali, denominate ARPA, Agenzie Regionali per la Protezione dell’Ambiente.

Sul sito Internet ufficiale di ARPA Veneto dunque è possibile conoscere nel dettaglio le rilevazioni delle varie stazioni presenti nella città patavina, e i dati, come detto, non sono incoraggianti.

Nella settimana compresa tra lunedì 20 gennaio e domenica 4 febbraio, nella stazione del quartiere Mandria si è stati al di sotto della soglia di 50 µg/mc nei primi due giorni, ovvero il 29 e il 30, mentre nei giorni successivi la soglia è stata abbondantemente superata e in ben 4 giorni si è superato quota 100 µg/mc.

Nella stazione del quartiere Arcella l’unico giorno “green” è stato il 29 gennaio, per il resto la soglia di 50 µg/mc è stata superata sempre e il 4 febbraio si è stati vicini ai 150 µg/mc.

La stazione APS1, inoltre, ha rilevato dati superiori alla soglia massima in tutti i giorni della settimana in questione, mentre per la stazione APS1 l’unico giorno al di sotto della soglia è stato il 29 gennaio.

Queste due stazioni forniscono anche dei dati relativi alle quantità di PM2.5, ed entrambe hanno rilevato livelli inferiori a 50 µg/mc solo il 29 gennaio, mentre nei giorni successivi si è anche arrivati a superare quota 100 µg/mc.

Respirare aria più salubre, un obiettivo che richiede ancora molto lavoro

C’è sicuramente molta strada da fare, dunque, per fare in modo che in città si possa respirare un’aria salubre; un problema, questo, che è purtroppo comune a tante città italiane.

La diffusione di sistemi di riscaldamento “green” e dei veicoli elettrici, come anche di tutte le novità che contraddistingueranno, nel prossimo futuro, il necessario processo di transizione ecologica, potranno senz’altro giocare, in tal senso, un ruolo assai importante.