Covid, da Camera ok a Commissione d’inchiesta dopo bagarre

(Adnkronos) – L’Aula della Camera ha approvato la proposta di istituire una commissione d’inchiesta sul Covid. I sì sono stati 132, i voti contrari sono stati 86. Prima la seduta era stata sospesa per la bagarre nell’emiciclo durante le dichiarazioni di voto sulla proposta di istituire la commissione. Le opposizioni hanno duramente protestato durante l’intervento della deputata di FdI, Alice Buonguerrieri. Il presidente di turno, Fabio Rampelli, ha quindi sospeso i lavori. 

Nel suo intervento Buonguerrieri ha parlato di “sentenze con cui sono stati condannati…”, riferendosi a Giuseppe Conte e Roberto Speranza. Parole che hanno scatenato la bagarre e quindi la sospensione dell’aula. Alla ripresa, Buonguerrieri ha spiegato che si riferiva a “due sentenze del Tar” con le quali sono stati condannati a dare i documenti, grazie a FdI, atti che venivano tenuti secretati nel palazzo mentre la gente fuori moriva”. E quindi ha concluso: “Ci accusano di voler istituire un tribunale, un plotone di esecuzione ma gli italiani non hanno bisogno di tribunali politici: il giudizio su di voi lo hanno già espresso mandandovi a casa il 25 ottobre”.  

“Più volte è stato concesso alla deputata di Fdi di rivolgersi direttamente a me e Speranza e per giunta con accuse infamanti perché dire che siamo stati condannati è una infamante accusa perché significa oscurare gli accertamenti che il tribunale di Roma e di Brescia ha fatto sul nostro operato, atti che sono di pubblico dominio. Vergogna”, ha replicato Giuseppe Conte in Aula alla Camera.  

“E’ stato accostato il mio cognome e quello del presidente Conte alla parola ‘condanna'”, ha incalzato Speranza, attorniato dai deputati Pd in piedi, Elly Schlein compresa. “Noi siamo stati in tribunale ma c’è stata una archiviazione con formula piena e accostare le nostre personalità alla parola ‘condannati’ in maniera vaga e confusa è molto grave e non è accettabile. Ribadisco di aver operato con disciplina e onore da ministro come dice la nostra Costituzione”.  

“Io – ha proseguito Speranza – sono a disagio perché ascoltare un simile intervento da parte del gruppo principale della maggioranza di governo, fa riflettere” ma questo ha fatto emergere “in maniera lampante che l’obiettivo della commissione non è quello che un grande Paese dovrebbe avere e cioè capire e provare a fare qualcosa insieme per il nostro più grande patrimonio, il sistema sanitario nazionale” ma per colpire il governo procedente. “Mai ho sentito fare un intervento del genere contro chi c’era prima. Un cosa che ricorda le epoche peggiori del nostro Paese e le cose vanno chiamate col loro nome”: quello della deputata di Fdi Buonguerrieri, è stato “un intervento squadrista inaccettabile”, ha concluso il deputato dem.  

“Io credo che sia legittimo proporre una commissione d’inchiesta e vorrei chiarire che non ho nessun timore – è stata la riflessione di Conte -. Ritengo” però che questa commissione “sia profondamente viziata per come è stata impostata, per il perimetro che è stato dato e perché purtroppo precluderà le indagini sulla gestione della sanità che è rimessa alle Regioni e questo è un atto di codardia della maggioranza”, ha poi aggiunto. “E poi l’altro problema è di sistema. Chi di maggioranza ferisce, di maggioranza perisce: voi state costruendo un utilizzo improprio e abnorme della commissione d’inchiesta per colpire politicamente il governo precedente”. 

“Alla camera Fdi ha superato il limite con un discorso ingiurioso e violento della relatrice e una gestione di parte dell’aula da parte di Rampelli che non solo non ha tutelato le opposizioni ma è addirittura arrivato ad alzarsi dalla presidenza per rivolgersi con veemenza e in modo ravvicinato nei confronti di Roberto Speranza e Giuseppe Conte durante la sospensione dei lavori” concludono fonti del Pd in merito a quanto accaduto in Aula.  

(Adnkronos – Salute)

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