Sui Colli Euganei la prova finale dei cuochi contadini di Coldiretti

Sono i nuovi ambasciatori del turismo slow e sostenibile, gli eredi di una tradizione contadina che sa esaltare i gusti e i sapori del territorio, i custodi di un sapere che si tramanda da generazioni e in continuo rinnovamento, gli alfieri della dieta mediterranea e del vero Made in Italy. Sono i cuochi contadini, veri testimonial di piatti e ricette della tradizione rurale. Una figura ricercata dai media e dai gourmet che con la formazione si è qualificata aggiungendo ulteriori performance ad una professione che abbina sia capacità di coltivazione e allevamento alla competenza ai fornelli, abbinando doti di narrazione e comunicative. Un mestiere ambito anche dalle nuove generazioni che intraprendono progetti di fattoria didattica, sociale, agricampeggi sviluppando le modalità emergenti del turismo, come quella esperienziale, creativa, integrata e slow.

Mercoledì 7 febbraio sono pronti al debutto i nuovi cuochi contadini che concluderanno il loro percorso formativo con una prova pratica, la preparazione di un menù da sottoporre alla valutazione di una commissione esaminatrice. E’ l’atto conclusivo del corso “I talenti del cuoco contadino a km 0”, 80 ore di lezioni teorico pratiche organizzate da Coldiretti Impresa Verde di Padova e Vicenza, che ha visto la partecipazione di venti allievi allievi, ai quali è stata offerta la possibilità di acquisire nuove competenze professionali, orientate ad una offerta agrituristica sempre più qualificata.

A partire dalle ore 12, all’agriturismo Bacco e Arianna di Vo’ (via Ca’ Sceriman 784), i cuochi contadini si sfideranno ai fornelli e saranno valutati dalla giuria in base alle capacità comunicative nella presentazione dei piatti preparati con ricette della tradizione rurale  realizzate secondo le esigenze dell’ospite in agriturismo: dal menù anti spreco alle scelte obbligate dettate dalle intolleranze alimentari comprese le tante combinazioni legate ai vari modelli dietetici. Presente in giuria anche l’assessore regionale Elena Donazzan che parteciperà alla consegna degli attestati e delle giacche di “cuoco contadino”.

La scuola degli “agrichef” di Coldiretti si arricchisce dunque di ulteriori venti operatori agrituristici che oltre a coltivare ed allevare dimostrano abilità in cucina valorizzando i prodotti del territorio.  In Veneto – ricorda Coldiretti – sono 1613 attività agrituristiche (oltre 600 quelle associate a Terranostra)  che garantiscono servizi di accoglienza, ospitalità, ristorazione, una realtà in crescita del 2,7% rispetto al 2021, con ben il 33% a titolarità femminile. La battaglia di Coldiretti per garantire dignità e giusto reddito agli agricoltori italiani è importante  anche per tutelare un settore come il turismo il cui successo è trainato dalla qualità delle produzioni che nascono nei campi e nelle stalle.

(Coldiretti Padova)