Comune di Padova: riatti degli alloggi ERP di proprietà comunale, la replica dell’assessora Benciolini alle polemiche social

L’impegno dell’Amministrazione Comunale per il recupero degli alloggi ERP nel prossimo triennio è reale e sostenuto dagli atti amministrativi. L’accusa di fare propaganda su questo tema apparsa sui social nei giorni scorsi, è frutto probabilmente di una non attenta valutazione dei fatti che sono stati illustrati nella conferenza stampa del 28 dicembre dall’assessora Francesca Benciolini e che ha avuto come focus la comunicazione di due elementi nuovi e fondamentali per arrivare ad avere la disponibilità di alloggi da assegnare: la conclusione della mappatura puntuale e sistematica di tutti gli alloggi sfitti di proprietà del Comune, che permette di conoscere l’entità e il valore economico dei lavori necessari al loro utilizzo, anche nella possibile considerazione dell’autorecupero e la destinazione di un adeguato fondo strutturale per il loro riatto. Riatto, non ristrutturazione, parliamo infatti degli alloggi non disponibili perché gli impianti elettrici non sono a norma o per altre manutenzioni leggere da eseguire. Non parliamo quindi di alloggi che debbono essere ristrutturati con lavori impegnativi e costosi. 

Nella conferenza stampa si è parlato dei riatti, indispensabili per la riassegnazione di 232 alloggi. Il fondo disponibile è di 1,8 milioni di euro, 1,5 su base triennale messi a disposizione con il bilancio approvato a dicembre, e 300 mila stanziati a fine 2023 e non ancora materialmente spesi. La cifra messa a bilancio è sufficiente a coprire le spese di riatto di questi 232 alloggi perché, avendo fatto la mappatura è noto, per ognuno dei 232 alloggi, esattamente quale è il costo di ogni intervento.   

Ma oltre al progetto sui riatti il Comune ha attualmente in corso i seguenti progetti con fondi di varia provenienza già stanziati: 

  • ristrutturazione di diversi edifici per un totale di 59 alloggi coinvolti e un valore di 4.957.84 euro;  
  • efficientamento energetico di 76 appartamenti per un valore di 1.857.000 euro; 
  • efficientamento tramite 110 su 71 edifici per un un totale di 580 appartamenti e un valore di 18.092.228 euro. 

A questi progetti si aggiungono i lavori di ristrutturazione ed efficientamento di 64 alloggi di proprietà di ATER che verranno messi nelle disponibilità del Comune per 10 anni per un valore di 8.569.999 euro. 

L’amministrazione è inoltre in attesa di conferma di finanziamenti per la ristrutturazione di ulteriori 36 alloggi in parte rientranti in un finanziamento PORFESR per un valore di 5.000.000 euro.  

Nel suo complesso e grazie a diversi tipi di intervento, di collaborazioni e di finanziamento l’impegno del Comune al momento riguarda non solo i 330 alloggi attualmente sfitti, ma anche 656 alloggi propri o di ATER che vengono efficientati riducendo in modo importante i costi delle bollette e i consumi. L’importo totale di questi progetti è di 40.277.000 euro. 

L’assessora alle politiche abitative Francesca Benciolini commenta: “Spiace leggere sui social affermazioni superficiali e approssimative su un tema così importante e delicato anche perché il dialogo e l’attenzione che l’Amministrazione ha nei confronti delle associazioni degli inquilini è sempre massimo. Come è ovvio a chi conosce la questione alloggi, questi interventi non sono sufficienti a risolvere ogni criticità, ma sorprende che invece di riconoscere lo sforzo compiuto, e la creazione di un fondo strutturale per i riatti che potrà essere rafforzato in futuro, e che è una misura strutturale importante per accelerare i meccanismi di riassegnazione degli alloggi che si liberano, si preferisca fare una sterile polemica. Dal dialogo con i sindacati degli inquilini sono nate anche idee e proposte positive e interessanti su cui stiamo costruendo percorsi importanti per la città. Per quanto mi riguarda, le associazioni e i sindacati degli inquilini sono un riferimento importantissimo nella definizione della politica dell’abitare, sulla base però del reciproco riconoscimento dell’impegno e della serietà ad affrontare un tema così complesso”.

(Padovanet – rete civica del Comune di Padova)