Efficienza energetica, il report 2023 di Enea



Il tema dell’efficienza energetica è di grande attualità specie in relazione ai più recenti interventi di politica sul tema, in particolare la nuova direttiva EED3 di recente approvata dal Parlamento europeo, la nuova EPBD che riguarda l’efficientamento energetico degli edifici e il PNIEC, il nuovo Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima. Il punto sullo stato attuale dell’attuazione delle politiche di efficienza energetica emerge dal Rapporto Enea sull’efficienza energetica 2023, che analizza l’avanzamento delle misure per l’efficienza energetica del Paese, valutando le performance rispetto all’anno precedente.
Uno dei dati più indicativi registrati da Enea è un risparmio quantificabile in circa 3 miliardi di euro nella fattura energetica nazionale raggiunto nell’ultimo anno grazie agli interventi di efficienza energetica in relazione alle minori importazioni di petrolio e gas. Una cifra che si traduce in una riduzione di circa 6,5 milioni di tonnellate di CO2 e un risparmio di circa 2,5 milioni di tonnellate equivalenti petrolio (Mtep). Risultati che avvicinano il nostro Paese a quanto richiesto nella nuova direttiva UE in materia di efficienza energetica. Per raggiungere i numeri appena riportati, sono state fondamentali le detrazioni fiscali Ecobonus, Bonus Casa e Superbonus che hanno permesso un risparmio di 1,363 Mtep, pari al 98% del risparmio atteso dal PNIEC per il 2023. Seguono gli incentivi per la mobilità sostenibile con 0,423 Mtep e i Certificati Bianchi che hanno coperto il 12,6% del risparmio totale annuo.
Nel dettaglio, i dati Enea sul Superbonus sottolineano che al 31 dicembre 2022 il numero complessivo di progetti è stato pari a 352.101 per un totale di 60,76 miliardi di euro di investimenti ammessi a finanziamento, di cui 45,2 miliardi per lavori già conclusi e un risparmio totale di 9.050,04 GW/h anno. Con riferimento all’Ecobonus, nel 2022 Enea ha registrato un rallentamento nel numero degli interventi scesi a 940.686 contro 1.039.901 del 2021, ma con un valore comunque doppio rispetto alla media del periodo 2017-2019. Gli investimenti associati sono pari a 6.823 milioni di euro contro i 7.537 milioni mobilitati nell’anno precedente. Il risparmio energetico complessivo è stato di 2.136 GW/h anno, in leggero calo rispetto ai 2.652 GW/h del 2021. La maggior parte degli investimenti legati all’Ecobonus riguardano l’installazione di impianti di climatizzazione più efficienti, per complessivi 3,08 miliardi di euro pari al 64,7% degli interventi e la sostituzione dei serramenti, pari a 2,38 miliardi di euro, il 20,6% degli interventi. Per l’isolamento termico degli edifici sono stati investiti 605 milioni di euro, 482 milioni per le schermature solari e 124 milioni per la riqualificazione globale degli edifici. Il Bonus Casa nel 2022 registra un deciso decremento del numero degli interventi, -42,36% rispetto all’anno precedente, ma è invece minore il decremento sui risparmi energetici pari al 10% e ciò è dovuto ad un generale miglioramento degli interventi sugli impianti. Infine, in tema di APE, Attestato di Prestazione Energetica, nel 2022 la distribuzione degli immobili certificati, residenziali e non, rimane quasi invariata rispetto al 2021, ma si registra un miglioramento delle prestazioni energetiche con una crescita del 4,5% degli immobili nelle classi migliori, da B ad A4 che ora corrispondono al 15,4% del totale e una riduzione al 51,3% del totale delle classi peggiori, F e G. Rimangono invece stabili gli immobili nelle classi intermedie, da C a E.

(Adnkronos)