Ex Prandina diventa Parco delle Mura di San Benedetto. Ha vinto la città del futuro!

A oltre due anni dalla permuta con il Demanio, ieri il Comune di Padova ha presentato il Masterplan relativo all’area della ex Caserma Prandina, uno degli interventi di rigenerazione urbana necessari alla città, che in questo caso è altamente simbolico per la centralità della sua collocazione, per la vastità dell’area, e perché affronta temi molto attuali come il verde urbano e la mobilità.

Legambiente sottolinea come questo masterplan segni la vittoria di una visione sulla città del futuro che non si ferma esclusivamente ad una rappresentazione di Padova che rischia di tenerci fermi al ‘900. Questa scelta, che si integra con l’evoluzione della mobilità a cui stiamo assistendo, deve ancora di più favorire un’evoluzione della città che valorizzi e realizzi sempre più luoghi che possano essere fruiti e goduti e non solo attraversati.

Come era stato anticipato a fine ottobre dal Soprintendente Tinè, l’area sarà prioritariamente destinata a verde pubblico e verrà integrata con il progetto del Parco delle Mura e delle Acque. Si prevede inoltre il restauro dei tre fabbricati vincolati, da destinare a usi espositivi e museali per l’ex Cavallerizza, mentre sono ipotizzati servizi e ristorazione e un’area polifunzionale anche a uso civico per le ex Scuderie. “La prospettiva di recupero dei 3 edifici vincolati è sicuramente positiva, mentre sulla loro destinazione finale auspichiamo che le ipotesi presentate si concretizzino in usi più in sintonia con la storia dei luoghi, in grado di qualificare e potenziare l’identità e l’immagine del parco nel contesto urbano – dichiara Sergio Lironi, Presidente onorario di Legambiente Padova – da questo punto di vista qualche perplessità suscita il fatto che la sede per attività civiche e per le associazioni sia prevista nella scuderia “3” che attualmente è ancora proprietà del demanio e che si spera quindi possa essere quanto prima trasferita in gestione al Comune, così come non si può non osservare che gli usi museali non sono proprio l’ideale se si vuole promuovere la frequentazione dell’area nel corso di tutte le ore del giorno e nel corso di tutta la settimana. Ed è per questo che chiediamo di valutare l’opportunità di mantenere anche alcuni dei fabbricati non vincolati per aumentare l’offerta culturale, e di favorire da subito usi temporanei degli edifici e degli spazi aperti del parco”.

Ma il tema più caldo relativo al destino della Prandina è sempre la presenza o meno del parcheggio. “Non ci sono quei fantomatici 800-1000 posti auspicati dalle categorie di rappresentanza dei commercianti, né a raso nè interrati, interventi che avrebbero compromesso la finalità ambientali e sociali di un grande Parco urbano – commenta Francesco Tosato, Presidente di Legambiente Padova – anche se i 250 posti previsti, ci appaiono comunque eccessivi visto che il parcheggio ha un’occupazione massima che non raggiunge nemmeno il 20% dei suoi 180 posti attuali. Sul fronte della viabilità riteniamo positiva la soluzione della chiusura di via Orsini e il suo inserimento nel Parco, e la realizzazione di una ciclabile. Ora servirà un progetto all’altezza per concretizzare questo importante intervento di rigenerazione urbana – conclude Tosato.

Legambiente Padova

 

The post Ex Prandina diventa Parco delle Mura di San Benedetto. Ha vinto la città del futuro! first appeared on Legambiente Padova Onlus.
(Legambiente Padova)