Giulia Cecchettin, oggi il funerale: attese 10mila persone

Milano, 4 dic. (Adnkronos) – Sono attese 10mila persone ai funerali di Giulia Cecchettin, la studentessa di Ingegneria biomedica uccisa a coltellate dall’ex Filippo Turetta. Le esequie saranno celebrate oggi, martedì 5 dicembre, alle 11 nella basilica di Santa Giustina a Padova, nona tra le chiese del mondo per grandezza, segnata anche nel pavimento di San Pietro a Roma.
A un’ora dall’inizio delle esequie la piazza antistante la Basilica si riempie lentamente così come la chiesa in cui il vescovo Claudio Cipolla pronuncerà l’omelia. “Essere qui è un dovere morale”, ha detto una delle ragazze in fila circondata da persone di ogni età che nonostante il freddo e la diretta televisiva hanno scelto di essere presenti per dare un segnale contro la violenza di genere.
Pochi i fiori, come voluto dalla famiglia che ha chiesto “opere di bene” nel nome della studentessa, accanto alla gigantografia appesa alla facciata con Giulia che sorride su un’altalena e la scritta ‘ti vogliamo bene’. In piazza si attendono le persone che la scorsa settimana hanno manifestato nelle città venete, e non solo, per dire ‘basta femminicidi’ ma si attendono anche tanti universitari (le lezioni previste stamane sono state cancellate). Nella basilica entreranno 40 familiari stretti, in prima fila papà Gino che ha preparato un discorso, la sorella Elena e il fratello Davide, 360 amici e conoscenti tra cui i compagni e i docenti di Davide. Tra chi è venuto ad abbracciare la famiglia di Giulia c’è anche Vincenzo Gualzetti, la cui figlia Chiara è stata uccisa tre anni fa.
“Chi può abbassi la serranda, spenga una luce in un negozio, suoni il clacson, ognuno nel suo piccolo dia un segnale. Domani (oggni, ndr.) in Veneto si faccia rumore per dire che i dati sulla violenza di genere sono inquietati, questa vicenda rappresenta uno spartiacque, deve essere una presa di coscienza culturale altrimenti va a finire che Giulia sarà dimenticata”, sono le parole di ieri del governatore Luca Zaia, il quale ha proclamato per oggi il lutto regionale e che presenzierà ai funerali. A Padova, dove la giovane era prossima alla laurea, sono attese almeno 10mila persone che potranno seguire la cerimonia, che sarà officiata dal vescovo, monsignore Claudio Cipolla, sui due maxischermi (uno sul sagrato della basilica e l’altro in Prato della Valle), dato che la chiesa contiene in tutto 1.200 posti.
L’omelia dovrà provare ad alleviare il dolore di una comunità che sperava in un finale diverso e di una famiglia che ha trasformato il lutto privato in un appello pubblico: “Parlate, denunciate”, l’invito di papà Gino e della primogenita Elena. L’uomo, che Giulia chiamava “papi”, da giorni sta mettendo ordine tra emozioni e pensieri per scegliere con cura le parole più difficili da dire. Oggi pronuncerà un messaggio per tutti, un invito a farsi un esame di coscienza e perché non accada più, una lettera d’amore (e non d’addio) per la sua bambina.
Bandiere a mezz’asta, lezioni mattutine cancellate all’Università di Padova, uffici comunali chiusi a Vigonovo, dove Giulia Cecchettin viveva, la sua gigantografia che farà da cornice davanti alla basilica a Padova, restituiscono solo in parte quanto la comunità veneta, e non solo, sia stata colpita da una storia che riguarda anche la famiglia Turetta. L’ex fidanzato Filippo, compagno di studio della 22enne, ha confessato ogni dettaglio dell’omicidio. Un delitto crollato addosso a due famiglie che vivono dolori diversi, ma che meritano allo stesso modo rispetto.
Oggi, ancora una volta, la famiglia di Giulia non userà parole d’odio, ma farà dell’amore di Giulia “un messaggio per il mondo”. Dopo i funerali a Padova ci sarà, alle ore 14, una seconda cerimonia nella chiesa parrocchiale di Saonara, a pochi chilometri da Vigonovo e Fossò dove la 22enne è stata accoltellata l’11 novembre scorso, in due distinte aggressioni, prima di essere caricata in auto e poi abbandonata in un dirupo vicino al lago di Barcis, a più di cento chilometri da casa, dove è stata trovata a una settimana di distanza.
A Saonara avrà luogo una funzione più intima, ma anche qui l’invito dell’amministrazione è a partecipare. In prima fila ci saranno i sindaci di Vigonovo e Saonara, Luca Martello e Michela Lazzaro, ma anche chi ha visto Giulia trasformarsi da bambina a donna. E ci sarà spazio per le parole e le lacrime, prima della tumulazione nel piccolo cimitero dove già riposa Monica, la mamma di Giulia morta poco più di un anno fa.

(Adnkronos)