(Adnkronos) – Le novità dell’articolo 34 e i potenziali sviluppi e opportunità nel settore pubblico e privato in sanità sono stati al centro dell’evento “Sell-out e art.34: la farmacia come ‘One Voice’ per il nuovo monitoraggio dei farmaci e dei dispositivi medici”, organizzato al Samsung District di Milano da Pharma Data Factory (Pdf) in campo con la soluzione Best (Beyond Sell-out Trend) che copre il 95% delle farmacie. Al dibattito hanno partecipato Guido Rasi, consulente ministero della Salute e già direttore Agenzia europea dei medicinali (Ema), il presidente di Federfarma Marco Cossolo e il presidente Assofarm, Venanzio Gizzi. Presente anche la presidente di Federfarma Lombardia, Annarosa Racca. L’art.34 del Dl 73/2021, poi legge 106 23/7/21 – informa una nota – è stata una rivoluzione per il mondo farmaceutico. Il testo prevede disposizioni che ampliano il flusso di dati che le farmacie già trasmettono al sistema sanitario, estendendolo anche a tutti i farmaci non a carico del Servizio sanitario nazionale, ai farmaci dispensati per conto (Dpc) e ai parafarmaci registrati come dispositivi medici.
“La norma – afferma Cossolo – introduce il monitoraggio di dati che prima mancavano, come il flusso dei consumi dei farmaci non mutuabili, dei dispositivi medici, dei farmaci da banco e di fascia C, cioè non a carico del Ssn. Prevede anche il monitoraggio fondamentale della distribuzione per conto, che prima non avevamo”. Grazie all’art. 34 “la farmacia si conferma presidio sanitario di riferimento per il Ssn, anche per quanto riguarda l’ambito digitale, a tutela della salute dei cittadini”. Secondo Gizzi, l’articolo 34 mette finalmente ordine nel sistema di raccolta dei dati con effetti positivi sia per il decisore politico che all’interno delle farmacie. “In caso di nuove grandi emergenze – osserva – la farmacia governa i dati dei flussi dei farmaci e i decisori politici hanno a disposizione un’analisi più accurata per gestire meglio la salute dei cittadini”. Si tratta di “un approccio utile – aggiunge Rasi – in quanto fornisce dati reali del consumo dei farmaci e con un potenziale enorme in diversi ambiti ad esempio nel processo di Hta (Health Tecnology Assessment) e anche in sede di contrattazione, di valutazione e verifica della gestione della spesa farmaceutica”.
Pharma Data Factory, in questo contesto, è riuscita a cogliere prontamente i significativi cambiamenti. “L’introduzione dell’art. 34 – commenta Giorgio Cenciarelli, Ceo Pharma Data Factory – ridà autorevolezza ai dati dei consumi dei farmaci che negli anni avevano subito distorsioni dovute a diversi fenomeni di mercato. La norma ha permesso a Pharma Data Factory di raggiungere due grandi obiettivi: avere la copertura del 95% delle farmacie italiane e disporre del monitoraggio di tutti i farmaci dispensati in farmacia, sia a carico dei cittadini che a carico del Ssn. Per dare ulteriore solidità del dato – aggiunge – abbiamo accostato alla copertura praticamente censuaria delle farmacie, indicatori innovativi e unici sul mercato, fino al minimo dettaglio territoriale dei 3640 GeoCluster, garantendo l’analisi puntuale dell’efficacia delle strategie commerciali”.
Sembrava “impossibile qualche anno fa – ricorda Alessia Paluzzi, direttore generale di Consulcesi Homnya – invece oggi possiamo affermare che il dato di sell-out generato grazie all’art. 34 risolve una serie di anomalie che avevano eroso la qualità del dato di sell-in (quest’ultimo) ormai una proxy debolmente rappresentativa del reale consumo dei farmaci in particolare a livello territoriale. Oggi, senza dubbio il sell-out è il nuovo standard di riferimento del mercato. Il patrimonio che ha costruito Pdf – conclude – restituisce maggior valore e autorevolezza a un dato che ora, da semplice commodity torna ad avere una valenza strategica. In questo contesto, il gruppo Consulcesi ha affiancato fin dall’inizio Pharma Data Factory mettendo a disposizione con Consulcesi Homnya la propria grande esperienza nel mondo farmaceutico”.
(Adnkronos – Salute)
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