Dall’Igna “Marquez potenziale pericolo per armonia Ducati”

ROMA (ITALPRESS) – “Sicuramente avere in squadra un otto volte campione del mondo come Marc Marquez è un’altra situazione di potenziale pericolo per l’armonia della struttura, però credo che in questi anni ci siamo fatti le ossa. Dovremo essere bravi a gestire questa situazione, ma siamo ben allenati a farlo”. Così il direttore generale di Ducati Corse Gigi Dall’Igna, intervistato dalla redazione del Gr Rai, sull’approdo in Ducati dello spagnolo Marc Marquez, già da domani in pista a Valencia per testare la Desmosedici del team Gresini dopo la sua lunga esperienza con la Honda. Nel 2025 la maggior parte dei contratti andranno in scadenza e si parla già di un’ipotesi Marc Marquez su una Ducati ufficiale: “A mio modo di vedere il mercato parte sempre troppo presto ed è sempre troppo convulso. Vorrei aspettare e prendere queste decisioni importanti con un pò di tranquillità. Se c’è il rischio di un’abbondanza di piloti giovani che possono aspirare a una moto ufficiale? Sicuramente sì, però i piloti buoni è sempre meglio averli in casa, è una vecchia regola ancora valida. E’ quel tipo di problemi che ci fa poi piacere risolvere”. Per la Ducati, ancora iridata con Bagnaia tra i piloti, si prospetta un futuro radioso: “L’anno scorso è stato meraviglioso e quest’anno è stato ancora meglio, abbiamo fatto dei grandissimi risultati, di cui andare orgogliosi. Vorrei ringraziare tutta la squadra e tutti i ragazzi, soprattutto quelli a casa: hanno fatto un grandissimo lavoro per permettere ai nostri piloti di giocarsi le migliori posizioni. Se ci aspettavamo un’annata così? Onestamente pensavamo di poter fare bene, ma questi sono risultati sicuramente inaspettati. Fanno tantissimo piacere”. Quando è arrivato in Ducati, meno di dieci anni fa, Dall’Igna non pensava di poter riscrivere tutti i record Ducati nella classe regina: “Sicuramente no, anche se mi aspettavo di raggiungere qualche obiettivo un pò prima rispetto a quello che è stato fatto. E’ stato un percorso fantastico, fatto di tanti miglioramenti tecnici ma anche di tanti aspetti umani che lo hanno reso splendido”. I rivali stanno provando a limitare lo strapotere della Ducati: “Noi abbiamo fatto quello che era permesso dal regolamento, abbiamo otto moto perchè abbiamo fatto delle offerte tecniche e commerciali ai team migliori dei nostri competitor. I risultati, però, non li stiamo ottenendo solo per le nostre otto moto in pista. Se ritengo ragionevole dare degli aiuti a chi è veramente in difficoltà come i giapponesi, trovo invece poco corretto dare degli aiuti a chi quest’anno ha vinto delle gare o a chi comunque ci arriva molto vicino. Non trovo corretto penalizzare noi e aiutare chi già sta facendo bene”. Dall’anno prossimo entra in vigore un nuovo regolamento: “Dobbiamo pensare che il nuovo regolamento arriverà fino al 2032, in questi dieci anni se non ci mettiamo dei limiti sicuramente le velocità cresceranno ancora e questo potrebbe diventare un problema, perchè i circuiti non sono fatti per avere moto con queste velocità. Mi sembra giusto intervenire, la riduzione della cilindrata mi sembra un’ottima soluzione. Mi aspetto di arrivare al 2032 più o meno con gli stessi livelli di prestazione che abbiamo attualmente”. Argomento gomme: il loro sviluppo deve andare di pari passo con quello tecnico: “Le gomme vanno sviluppate come tutti gli altri componenti della moto. Le gomme sono determinanti sia per la sicurezza che per le prestazioni. Credo che comunque Michelin stia facendo un ottimo lavoro dal punto di vista dello sviluppo delle gomme. In questi anni – ha concluso Dall’Igna – le gomme sono cresciute veramente tanto e avere un mono-fornitore sicuramente rende tutti uguali”.
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