LE TECNICHE DI EVOLUZIONE ASSISTITA SPIEGATE AL CONVEGNO DELLA COLDIRETTI A CRESPINO

LE TECNICHE DI EVOLUZIONE ASSISTITA SPIEGATE AL CONVEGNO DELLA COLDIRETTI A CRESPINO

LE TECNICHE DI EVOLUZIONE ASSISTITA SPIEGATE AL CONVEGNO

DELLA COLDIRETTI A CRESPINO

Salvan, Coldiretti Rovigo: “Il tema è delicato, ma dobbiamo dare risposte sia di carattere ambientale che sociale”

Coldiretti Rovigo ha anticipato la 73esima edizione della Giornata provinciale del Ringraziamento con un evento tecnico a Crespino intitolato “Tecniche di evoluzione assistita, il futuro già presente” venerdì (17 novembre) nella sala polivalente di Crespino. Ha aperto l’incontro il direttore di Coldiretti Rovigo Silvio Parizzi, hanno portato i saluti la sindaco di Crespino Angela Zambelli e la consigliera regionale Laura Cestari. Relatore della parte tecnica era Gianni Barcaccia, professore ordinario di Genetica e genomica delle piante, dell’Università di Padova. Ha chiuso l’incontro il presidente di Coldiretti Rovigo e Veneto, Carlo Salvan.

Il tema è stato pensato da Coldiretti assieme alla sindaca Zambelli, per fare da cornice all’importante momento del Ringraziamento, una cerimonia itinerante e storica che rappresenta un momento di riflessione per agricoltori, ma anche per la comunità. “Coldiretti voleva fornire un’opportunità al mondo agricolo di comprendere un tema ancora poco conosciuto – ha commentato Parizzi – un percorso di innovazione che aiuterebbe il settore che da qualche tempo affronta problemi di produzione a causa dei cambiamenti climatici. La conoscenza è fondamentale e Coldiretti cerca di essere attrezzata per creare momenti di divulgazione anche su tematiche scientifiche che sembrano così lontane”. Zambelli ha fatto notare che il convegno non era solamente per addetti ai lavori, ma aperto alle istituzioni e alla politica che hanno il compito di recepire e le necessità di un settore economico e divulgare la conoscenza. “Il passaggio dall’uomo che raccoglieva il cibo all’uomo che lo produceva fu epocale e rappresentò un cambiamento sociale – ha commentato la sindaco – come potrebbe esserlo oggi questo tipo di tecnologie. Le tea, se usufruibili per tutti, rappresenterebbero un miglioramento delle condizioni di vita, quindi sono di utilità per l’intera comunità. Bene l’evoluzione che va di pari passo con il benessere e la politica deve sostenere finanziariamente studi come quelli delle Tea perché le utilità create in laboratorio diventino la pratica”. “I cambiamenti climatici ci impongono riflessioni rapide per cercare di difendere la biodiversità. Sono una polesana come voi impegnata nella difesa delle produzioni e contro le multinazionali che cercano di cancellare il nostro patrimonio e la nostra agricoltura come quelle che si occupano di cibi sintetici. Conoscere è alla base del nostro ruolo e in questo convegno si parla di un’evoluzione buona – ha sottolineato la Cestari –. Adesso il lavoro si sposta in Europa, a Bruxelles, dove abbiamo il compito di essere presenti in quei tavoli”.

  

L’Italia è stata prima nazione europea a legiferare esplicitamente in materia a fine maggio; a luglio, poi, si è svolta la presentazione della proposta della Commissione europea per definire un quadro regolamentare le Tea.  In inglese Nbt (New breeding techniques) o Ngt (New genomic techniques) al momento sono tecniche sviluppate esclusivamente in laboratorio allo scopo di rendere le piante coltivate più resistenti. Nonostante l’argomento fosse molto tecnico, il docente universitario è riuscito a rendere semplice la spiegazione, trasformando il convegno in una lezione di genetica alla portata di tutti. Grande interesse dimostrato dai presenti, soci di Coldiretti, ma anche rappresentanti politici del territorio e di altri enti collaterale all’agricoltura, che hanno posto numerose domande e curiosità. Ma nello specifico, cosa sono le Tea? Quello che 10 anni fa si pensava fosse fantascienza, oggi è una realtà di routine nei laboratori. L’avanzamento delle conoscenze in genetica ha permesso di sviluppare tecnologie come le Tea. Siamo in grado di codificare e replicare la sequenza dei geni e quindi di trasferire il dato da una pianta all’altra. Mentre gli Ogm implicano l’inserimento di Dna estraneo alla pianta, le Tea mi permettono di trasferire e riscrivere la sequenza di geni di quella pianta e di produrre la pianta con caratteristiche precise e mirate secondo i risultati che voglio ottenere. Parola chiave per il futuro è la resistenza: le piante devono essere più tolleranti allo stress ambientale e da patogeni. “Si dispone già della conoscenza – ha spiegato Barcaccia – ma serve che il mondo politico ci sostenga, altrimenti queste piante con geni ‘già editati’ e migliorati, rimarranno confinate nei laboratori. Provate a immaginare cosa significherebbe utilizzare cultivar resistenti. Da uomo di scienza auspico che il nostro Paese si faccia trovare pronto, dalla politica ai centri di ricerca fino al settore primario”.

“Nei giorni scorsi siamo stati tacciati di coltivare ignoranza in merito alla nostra posizione sui cibi sintetici, offendendo così migliaia di persone, agricoltori e consumatori, che nel nostro Paese chiedono cautela sul fronte del cibo creato in laboratorio. Coldiretti non è mai stata contraria all’evoluzione, ma valorizza quella buona, che permette di difendere un patrimonio di tradizioni enogastronomiche e un lavoro. Stasera in questa sala ci sono imprese e imprenditori che rispettano le regole e che stanno cercando ogni giorno di essere più competitivi, ma anche compatibili con l’ambiente. Ho sentito parlare della sperimentazione delle Tea, per la prima volta in un convegno 5 anni fa. Sappiamo da tempo delle sue possibilità applicative – ha concluso Salvan –. Certamente il tema è delicato, ma siamo chiamati tutti a dare risposte, sia di carattere ambientale, che sociale all’agricoltura; Coldiretti ha il compito di vigilare sulla ricerca e chiede alle istituzioni di apprenderne l’importanza, di finanziare la ricerca scientifica pubblica e parallelamente di costruire quelle norme che consentano a questo lavoro di uscire dai laboratori. Le Tea sono certamente una rivoluzione, ma non illudiamoci che il percorso legislativo sia breve. Per questo dovremo presidiare il lavoro della prossima legislatura europea e ancora prima dovremo essere in grado scegliere i nostri rappresentanti il prossimo giugno per le elezioni. L’Italia ha dimostrato di primeggiare come Paese nel legiferare in materia di etichettatura, di cibo sintetico e anche con le Tea; non dobbiamo fermarci, l’obiettivo è essere protagonisti anche dei processi decisionali e normativi in Europa”.

Prossimo appuntamento targato Coldiretti Rovigo domenica (domani 19 novembre) per la 73esima edizione della Giornata provinciale del Ringraziamento a Crespino.

(Coldiretti Padova)