INFLAZIONE IN FORTE CALO: A PADOVA +2,1% QUELLA TENDENZIALE (ANNUA) E -0,1% QUELLA CONGIUNTURALE (MENSILE)


Patrizio Bertin (presidente Ascom Confcommercio): “Merito del calo dei costi dell’energia, ma anche il sistema produzione-ingrosso-distribuzione dimostra di funzionare. Adesso giu’ i tassi d’interesse per ridare fiato all’economia”

Meno bene del risultato nazionale, ma pur sempre un buon risultato: l’inflazione di ottobre 2023 riferita alla città di Padova registra una variazione tendenziale (annua) del +2,1 % mentre quella congiunturale (mensile) è pari a -0,1%.

“Siccome nulla nasce per caso – commenta il presidente dell’Ascom Confcommercio di Padova, Patrizio Bertin – direi che il dato definitivo della deflazione di ottobre dimostra che il sistema produzione-ingrosso-distribuzione funziona. Se in undici mesi l’inflazione, incrociando le dita, è quasi scomparsa e se il crollo del tasso tendenziale è principalmente dovuto ai beni energetici (-47,5% l’energia elettrica, -36,2% il gas e -28,7% pellet e legna) è anche vero che la variazione dei prezzi dei beni alimentari in ottobre è pari a 0,2%. Questo significa che anche altri settori hanno contribuito al raffreddamento del fenomeno. Resta da vedere se le buone notizie saranno confermate nei prossimi mesi, soprattutto alla luce del quadro internazionale”.
La speranza è che il drastico calo dell’inflazione si riverberi anche sulle scelte della BCE.
“Purtroppo – conclude Bertin – i tassi d’interesse continuano ad essere in costante aumento e si riflettono su quella che è una vera e propria “gelata” degli investimenti. Un’inflazione bassa dovrebbe quindi indurre la Banca Centrale Europea ad allentare un po’ i cordoni della borsa in modo da ridare fiato all’economia”.

PADOVA 17 NOVEMBRE 2023

(Ascom Padova)