Alluvione in Toscana, Fiorentina-Juve si gioca tra le polemiche

FIRENZE (ITALPRESS) – Fiorentina-Juventus si giocherà regolarmente. Nonostante la ferma presa di posizione del tifo viola più caldo – che stasera non sarà presente all’attesa sfida del Franchi in segno di solidarietà con gli alluvionati – e le dichiarazioni del mondo politico, la Lega Calcio non ha modificato il suo pensiero e anche l’Osservatorio sulle manifestazioni sportive del Dipartimento della Pubblica Sicurezza “preso atto delle determinazioni della Lega Calcio di serie A e sentite le Autorità provinciali di Pubblica Sicurezza di Firenze”, ha valutato che “sotto il profilo dell’ordine e della sicurezza pubblica, di competenza dell’organismo e delle stesse Autorità di pubblica sicurezza, non ricorrono i motivi per disporre un divieto di svolgimento con rinvio della partita ad altra data”, specificando, altresì, che “per lo svolgimento dell’incontro di calcio di questa sera sono state destinate risorse delle forze dell’ordine non sottratte in alcun modo da quelle impegnate nelle attività di soccorso alla popolazione colpita dall’alluvione”.
Una decisione che non arresta di certo le polemiche. Il sindaco di Firenze, Dario Nardella, annunciando la sua assenza allo stadio, ha sottolineato che la decisione sull’opportunità di giocare o meno Fiorentina-Juve “spetta solo alla Lega calcio serie A. Il Comune non ha alcuna competenza. Tuttavia condivido le ragioni dei tifosi in questa drammatica circostanza”.
“Prevalga il buonsenso”, la richiesta del primo cittadino, che tra ieri e oggi “ha posto il problema al presidente della Lega calcio di serie A Lorenzo Casini, che ha ribadito la decisione di giocare comunque la partita”. Anche il governatore della Toscana, Eugenio Giani (“Il calcio italiano è fuori sintonia con ciò che vive la gente comune”), e il presidente del Consiglio regionale, Antonio Mazzeo (“Impossibile far finta che niente sia successo”), si sono esposti pubblicamente chiedendo il rinvio della partita. E Matteo Renzi, leader di Italia Viva, sui social ha espresso a più riprese il suo malcontento. “Penso che questa scelta sia uno sfregio che la nostra terra non meritava”, ha scritto l’ex premier, secondo cui “ha perso la politica”. “E in Parlamento firmerò domani una interrogazione sulla vicenda”.

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