L’originale cubo di Rubik nella cultura pop internazionale al LUCCA COMICS & GAMES con Gabriella Greison e Stefano Pisani

GIOVEDÌ 2 NOVEMBRE ALLE ORE 19.30 AL COMICS&SCIENCE PALACE – VIA DELLA ZECCA, 41

Un appassionante evento live alla scoperta della “vita artistica” del celebre rompicapo nel cinema, nelle serie tv, nella pubblicità e nell’arte nazionale e internazionale

Arte, pubblicità, cinema, serie tv: l’originale cubo di Rubik, inventato nel 1974 da Erno Rubik, ha letteralmente permeato ogni sfera della cultura pop nazionale e internazionale. Una storia incredibile raccontata per la prima volta in occasione del Lucca Comic & Games nel live show “Rubik’s on stage” con protagonisti la scrittrice e performer Gabriella Greison e l’autore e divulgatore scientifico Stefano Pisani, che si terrà giovedì 2 novembre alle 19.30 presso il Comics&Science Palace (Via della Zecca, 41). L’evento, a ingresso gratuito fino a esaurimento posti, è realizzato grazie alla partnership tra Spin Master, editrice di Rubik’s, e Comics&Science, la collana di CNR Edizioni.

Stefano Pisani, attraverso un monologo in sei atti, uno per ogni faccia del cubo, racconta al pubblico presente – dai Boomer ai Millennials, fino ai giovanissimi della GenZ e Alpha – queste e tante altre tappe della “vita artistica” di Rubik’s, che lo hanno consacrato come icona pop mondiale nei suoi quasi 50 anni di storia. Lo spettacolo continua insieme a Gabriella Greison, per un dialogo sul rapporto tra il cubo e la scienza di ieri e di oggi, le regole matematiche e geometriche che ne guidano la risoluzione, fino all’influenza che continua ad esercitare sulla comunità scientifica. Oltre alla connessione con l’informatica, infatti, il cubo incarna i principi associati alla simmetria, alla trasformazione e alla matematica combinatoria.

Ad arricchire lo show divertenti contributi video di “fan” dal mondo dello spettacolo e del fumetto – da Andrea Delogu a Leo Ortolani, da Francesco Paolantoni a Gianni Fantoni – e la presenza del celebre fumettista Giuseppe Palumbo (Diabolik, Martin Mystère) che, prendendo spunto dalla conversazione fra Stefano e Gabriella, si cimenta in un’illustrazione “live”, scomposta in nove riquadri, proprio come i quadrati che compongono ciascuna delle facce del Cubo. Il pubblico presente è chiamato a prendere parte a questa esperienza immersiva, ad “intervenire” sul palco e interagire con i protagonisti, facendo domande, mettendo “le mani sul cubo” e scoprendo come la sua logica può essere applicata alle arti visive per dare vita a forme inedite di illustrazione.

Già a pochi anni di distanza dalla sua nascita, il Cubo magico di Rubik inizia a registrare una crescita esponenziale di notorietà negli ambienti scientifici e ludici. A lui vengono dedicate le copertine del Scientific American e del Time magazine. Proliferano i libri che vantano la sua soluzione, alcuni dei quali conquistano la vetta nelle classifiche dei più venduti come “Simple solution to Rubik’s Cube” di James Nourse, che supera 6 milioni di copie nel 1981. L’anno dopo il sedicenne Minh Thai vince il primo campionato mondiale del cubo di Rubik, dando il via alle celebri competizioni di “speedcubing” che nel corso degli anni diventeranno appuntamenti “sportivi” seguiti in tutto il mondo. Per molti il Cubo di Rubik è una sfida continua, per altri l’incarnazione fisica di molti concetti astratti, per altri ancora un semplice antistress, quello che forse non era prevedibile è che la sua forma essenziale, i suoi colori, le sue numerose combinazioni lo abbiano reso una vera e propria icona, capace di ispirare artisti, scrittori, registi, pubblicitari. Alla fine degli anni ’90, con l’artista urbano Invader e i suoi ritratti a mosaico nasce il “Rubikcubismo”, cui si è ispirato anche Josh Chalom nel 2012 per realizzare il mosaico più grande al mondo con oltre 85 mila cubi di Rubik. Negli anni 2000 Rubik’s sbarca sia in tv, in serie cult come “I Simpson”, “Rick e Morty” e “The Big Bang Theory”, sia al cinema, che è stato, per citare lo stesso Erno Rubik, “il più entusiasmante piedistallo culturale del cubo”: da “La Ricerca della Felicità” di Gabriele Muccino con Will Smith, diventato un ottimo speedcuber anche nella vita reale, a “The Imitation Game” di Morten Tyldum con Benedict Cumberbatch e Keira Knightley, fino ad “Armageddon” di Michael Bay con Bruce Willis, Ben Affleck e Liv Tyler.

Grazie al suo appeal senza tempo, alla sua affascinante complessità e al suo design iconico, Rubik’s continua ad appassionare milioni di persone in tutto il mondo. Con l’avvento di internet e dei social il cubo sta vivendo una nuova fase della sua storia, con vendite in costante crescita e video da milioni di visualizzazioni, in particolare sulle piattaforme popolate dalle nuove generazioni come YouTube, Tik Tok e Twitch. Tra i suoi giovanissimi brand ambassador, infatti, vi sono la campionessa italiana del Cubo Carolina Guidetti (star su TikTok con oltre 1 milione di follower e 25 milioni di like) e l’artista internazionale Giovanni Contardi, che realizza opere con il cubo di Rubik vendute a star come Will Smith, Kevin Hart e Cara Delavigne.

Ufficio stampa Spin Mater: Mongini Comunicazione

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