Scuola, formazione e inclusione: da Torino idee e prassi innovative a sostegno del sociale

L’occasione dell’annuncio in anteprima assoluta è il secondo e partecipatissimo Convegno “Dalla diversità di qualcuno… all’unicità di ciascuno” (27 ottobre) promosso a Moncalieri da AIR Down, attiva organizzazione piemontese che aderisce a CoorDown e che conta su intense collaborazioni in tutto il Paese. Ed è proprio in questo contesto che è stata presentata la proposta di legge che senza dubbio farà discutere perché rappresenta lo sviluppo di una visione sostenibile di inclusione scolastica (e non solo) tesa alla piena attuazione della progettualità inclusiva anche attraverso una ridefinizione, in termini di corresponsabilità e professionalità, del personale docente.

Ne sono artefici principali alcuni dei più attenti e noti testimoni in questo ambito: Massimo Nutini, Evelina Chiocca, Raffaele Iosa, Paolo Fasce, Dario Ianes, Vincenzo Antonio Gallo, Fabio Filosofi, Fernanda Fazio, Nicola Striano. Il progetto di legge – si vedrà come farlo giungere alle Camere – può efficacemente essere definito nella sintesi “la cattedra inclusiva”: docenti con posto comune che garantiranno effettivamente anche il sostegno e docenti di sostegno che insegneranno la propria materia.

Ne sottolinea l’intento Evelina Chiocca: “Abbiamo scelto questo contesto perchè qui, con le azioni concrete di formazione, sperimentazione, ricerca-azione sulla scuola inclusiva messe in pratica dagli enti del Protocollo MICHI, con la fattiva collaborazione tra Università, scuole e territorio si sta davvero creando l’opportunità di riportare la pedagogia al suo valore, superando quella “pedagogia delle etichette” che oggi troppo spesso tende a prendere il sopravvento.”

Il Protocollo MICHI, ideato e realizzato da AIR Down, è nato per capitalizzare esperienze già maturate sul territorio e sperimentarne di nuove, proponendosi come strumento per supportare e valorizzare le realtà scolastiche, istituzionali e territoriali che fanno dell’inclusione un proprio valore di riferimento e per potenziarne l’operato attraverso l’attivazione di sinergie efficaci e la disseminazione di buone prassi.

Cooperare, collaborare, coprogettare, scambiare esperienze, corresponsabilità: questo lo spirito che accomuna scuole, insegnanti, dirigenti scolastici, enti locali, no profit e profit, genitori, studentesse e studenti. È proprio in questa logica che in questi mesi gruppi di lavoro dei diversi attori sono stati coinvolti nella scrittura partecipata del “Manifesto della Scuola Inclusiva” presentato durante il convegno. È un documento, è un punto di arrivo, è un punto di partenza. È una sintesi della visione di inclusione e delle possibili azioni per garantirla efficacemente assieme. Una bussola condivisa.

Intenso e ampio il programma del Convegno incentrato sì sull’inclusione scolastica ma con ricercati approfondimenti su tutti gli aspetti che riguardano la crescita personale, l’apprendimento anche informale, le prospettive di progetti di vita e di transizione alla vita adulta. Ecco allora l’intervento di Luigi Porrà, segretario nazionale di CoorDown, che riporta dati e vissuti delle persone con sindrome di Down rispetto in particolare al lavoro e a ciò che può accadere, nel bene e nel male, dopo la conclusione dell’esperienza scolastica. Coinvolgente la relazione di Antonella Falugiani (Presidente CoorDown) e Sonia Mazzitelli (pedagogista) sugli aspetti spesso trascurati che riguardano sessualità e affettività delle persone con disabilità, invocando motivatamente una attenzione, oltre che etica, funzionale al completo sviluppo di ciascuno.

Attese e apprezzatissime dal pubblico le relazioni di tre appassionati “luminari” – Dario Ianes, Raffaele Iosa, Martin Dodman – che hanno consentito, ancora una volta, di restituire anche base scientifica e pedagogica alle pratiche inclusive. Sul medesimo solco l’intervento, ricco di ricadute operative, del Gruppo di Ricerca Inside dell’Università del Molise, con cui il Protocollo MICHI ha una collaborazione consolidata. Evelina Chiocca e Massino Nutini sono poi entrati nel merito delle pratiche inclusive e delle loro criticità presentando la congruente proposta di legge di cui si è detto in apertura.

La giornata è poi stata proficuamente punteggiata da testimonianze e contributi di personaggi del mondo della cultura, del lavoro e dello sport che hanno messo in luce l’importanza di promuovere l’inclusione in ogni aspetto della società. Tra gli interventi: Aldo Serena (vecchia gloria della Nazionale Italiana) che ha portato la sua personale esperienza di crescita attraverso lo sport; Francesco Di Ciommo presidente di Authos SpA Società Benefit che ha spiegato come nel suo percorso aziendale l’inclusione sia diventata un valore condiviso da tradurre quotidianamente in azioni concrete. E ancora: le ragazze e i ragazzi del gruppo Giovani API “Giovani attivi pensano Insieme” impegnati a coinvolgere, informare e sensibilizzare i loro coetanei con iniziative di cittadinanza attiva finalizzate alla promozione del rispetto dei diritti e dell’inclusione in ogni ambito, da quello scolastico a quello sportivo.