A Trento bis di Fugatti, giunta in stallo in Alto Adige

TRENTO (ITALPRESS) – La Südtiroler Volkspartei (Svp) si conferma il primo partito in Alto Adige ma con il peggior risultato di sempre – solo il 34,5% – che rende difficile la formazione di una nuova maggioranza, mentre a Trento il candidato leghista Maurizio Fugatti si conferma alla guida della provincia autonoma con quasi il 52% dei voti. È il risultato delle elezioni per il rinnovo dei consigli provinciali di Trento e Bolzano. Decisivo il forte astensionismo, in linea con il dato nazionale: nell’unica giornata di voto, l’affluenza si conferma in calo in entrambe le province. Alla chiusura delle urne in Alto Adige si è attestata al 71,5% (nel 2018 fu del 73,9%), mentre in Trentino il dato scende dal 64% al 58,39%. Secondo il dato definitivo dello scrutinio in Alto Adige, la seconda e la terza forza in consiglio provinciale sono il Team K (11,1%) e l’estrema destra secessionista Süd-Tiroler Freiheit di Eva Klotz (10,9%), che raddoppia i consensi rispetto all’ultima tornata elettorale. Seguono i Verdi col 9%, mentre Fratelli d’Italia col 6% diventa il primo partito di lingua italiana (a Bolzano sfiora addirittura il 20%), a scapito della Lega che nelle elezioni del 2018 aveva ottenuto l’11% e ora crolla al 3%. Sotto l’1% il Movimento 5 stelle, Forza Italia e la lista Centro Destra.
Tra gli eletti anche Hubert Messner, fratello di Reinhold, il secondo più votato con oltre 30mila preferenze: il fondatore ed ex primario del reparto di Neonatologia dell’ospedale di Bolzano potrebbe essere nominato nuovo assessore alla Sanità. Ha fatto meglio di Messner solo il governatore uscente Arno Kompatscher, che ha superato le 58mila preferenze ma, rispetto al 2013, quando era stato eletto per la prima volta, perde circa 9mila voti. Il suo terzo mandato alla guida della provincia autonoma parte in salita: con soli 13 consiglieri, per la Südtiroler Volkspartei diventa molto complicato creare una nuova giunta. Anche con un’eventuale alleanza aperta a FdI e Lega, non raggiungerebbe i 18 consiglieri necessari.
A Trento, dove il presidente della Provincia viene eletto direttamente, si riconferma il leghista Maurizio Fugatti, che conquista il 51,8% dei voti davanti al candidato del centrosinistra, Francesco Valduga, ex sindaco di Rovereto, che non arriva al 38%.
“Credo che i cittadini trentini abbiano apprezzato il lavoro anche difficile fatto in questi cinque anni e alla fine ci abbiano premiato”, ha detto Fugatti a RaiNews. Nonostante la sua netta vittoria, la Lega dimezza i voti rispetto all’ultima tornata elettorale – in cui raggiunse il 27% – e si ferma a poco più del 13%. È testa a testa con Fratelli d’Italia, che supera il 12%, mentre il Pd è il primo partito con il 16,5%, un dato in crescita rispetto al 13,9% del 2018.
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