‘Dieci, cento, mille centri’, venerdì a Bergamo e Brescia conferenza sulle periferie

Aprono lavori i sindaci Gori e Castelletti e la presidente della Fondazione Bracco Diana Bracco

Roma, 3 ott. – Quanto più un territorio riesce a ridurre le disuguaglianze assicurando una buona qualità della vita anche culturale e tutelando l’ambiente, tanto più diventa competitivo. Anche per questo le periferie urbane vanno valorizzate come centri di rigenerazione, crescita sociale, culturale ed economica. Come? Mettendo al centro persone e saperi e facendo rete tra tutti gli attori. Di questo si discuterà alla Quarta Conferenza nazionale sulle Periferie urbane “Dieci, cento, mille centri”, che si terrà nell’ambito delle iniziative di “Bergamo e Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023”. La conferenza sulle periferie, ideata da Fondazione Bracco con la collaborazione delle istituzioni e dei principali attori operanti nei territori, ha già toccato Genova, Palermo e Milano in un ideale abbraccio tra nord e sud del Paese. Il tema delle periferie urbane ha visto infatti negli ultimi anni un impegno crescente di amministratori locali, organizzazioni non-profit, fondazioni private e imprese per individuare formule capaci di rigenerare luoghi e comunità ai margini, nella consapevolezza che solo crescendo tutti insieme si cresce davvero.
“È bello che Bergamo e Brescia, le cui periferie sono di fatto intrecciate con tante problematiche comuni, abbiano organizzato con noi questo evento, che ha l’obiettivo di discutere le sfide poste dall’urbanizzazione e pensare insieme a soluzioni per il futuro del territorio – dichiara Diana Bracco – Lasciatemi dire che il titolo di questo ciclo itinerante di conferenze è azzeccatissimo, perché mai come oggi il concetto di periferia deve essere superato: i servizi e le attività culturali e sociali devono abbracciare tutti i quartieri delle città, sempre più multicentriche. Di fronte al disagio di tante periferie, per fortuna negli ultimi anni sono molto cresciuti in tutta Italia l’impegno e l’attenzione di amministratori locali, urbanisti, organizzazioni no profit, fondazioni private e imprese; cosa che ha dato vita a esperienze capaci di unire luoghi e comunità, nella consapevolezza che solo crescendo tutti insieme si cresce davvero”.
Le grandi città, aggiunge Bracco, “continuano a esercitare un forte potenziale di attrazione, ma questo costante sviluppo delle aree urbane alimenta problematiche che vanno gestite, perché molto del disagio contemporaneo nasce proprio dall’incuria dei territori ai margini. In questi spazi dobbiamo tutti metterci al lavoro, perché esiste un costo del ‘non fare’ nel sociale. Dobbiamo agire in modo preventivo e inclusivo, garantendo accoglienza e 2 opportunità ad ampio raggio. Solo così si ottengono ricadute positive su tutta la comunità all’insegna di una convivenza serena”.
La sessione plenaria della Quarta Conferenza sulle Periferie, aperta dagli interventi istituzionali e moderata da Luigina Venturelli, giornalista del Tgr Lombardia Rai, sarà arricchita dagli interventi di Massimiliano Tarantino, direttore Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, dell’ambasciatore Mario Andrea Vattani, commissario generale di Padiglione Italia Expo 2025 Osaka, e dei curatori, Alberto Ferlenga e Luca Molinari, che racconteranno le loro due mostre allestite in parallelo a Brescia e a Bergamo, sul tema della forma della città futura partendo da una riflessione sulle singole specificità e sul ruolo dei centri di medie dimensioni come modello di vita e sviluppo sostenibili.
Nel pomeriggio i lavori della Conferenza si articoleranno in quattro sessioni contemporanee in cui si sono presentati casi concreti e proposte capaci di dare evidenza ai seguenti temi: ‘Eventi culturali come volano di sviluppo urbano’, con interventi di Tiziana Gibelli, Gorizia e Nova Gorica, Capitale europea della Cultura 2025; Stefano Baia Curioni, direttore del Centro di Ricerca Ask, Università Bocconi; Nina Bassoli, curatrice per Architettura, rigenerazione urbana e città, Triennale di Milano e Paolo Verri, manager culturale; ‘Cura del paesaggio, natura da preservare’, con gli interventi di Michela Tiboni, assessore alla Rigenerazione urbana per lo sviluppo sostenibile, alla Pianificazione urbanistica, all’Edilizia privata e all’Energia, Comune di Brescia; Valerio Barberis, assessore all’Urbanistica e Ambiente, Comune di Prato; Francesco Musco, direttore della Ricerca, Dipartimento di Culture del progetto, Università Iuav di Venezia; ‘Opere di valorizzazione territoriale’, con gli interventi di Francesco Valesini, assessore alla Riqualificazione urbana, urbanistica, edilizia privata, patrimonio, Comune di Bergamo; Cino Zucchi, fondatore di Cza-Cino Zucchi Architetti; Aldo Bonomi, fondatore del Consorzio Aaster; ‘Welfare complementare: focus education’, con interventi di Gaela Bernini, segretario generale Fondazione Bracco; Ernesto Albanese, presidente L’Altra Napoli; Francesca Sofia, direttore generale Fondazione cassa depositi e prestiti.

(Adnkronos)