Regioni, Cirio: “Festival dedicato a persone, luoghi e cultura’’


L’intervento del presidente del Piemonte Alberto Cirio al festival delle Regioni
Torino, 2 ott. – “Questo è un festival che il Piemonte ha voluto dedicare alle persone, luoghi e cultura. A Torino oggi c’è tutta l’Italia e non solo perché in questa sala siedono oggi le sue più alte istituzioni, a Torino c’è tutta l’Italia perché ne è stata la prima capitale e perché questa città è diventata grande grazie al contributo delle diverse comunità provenienti da tutto il Paese”. Così il presidente del Piemonte, Alberto Cirio, che intervenendo al festival delle Regioni ha ricordato come “i rappresentanti delle comunità dei tanti che in passato sono arrivati in Piemonte, da altre zone d’Italia, un terzo dei torinesi, è nato o originario di una regione del Sud, per cercare lavoro, costruire la loro famiglia e il loro futuro, hanno contribuito in modo determinante a costruire questa città e questo territorio, non solo dal punto di vista economico, ma anche culturale. non esiste quindi posto migliore per celebrare la festa delle Regioni”.
“Questo è anche il festival del luoghi”, ha aggiunto Cirio che rivolgendosi alle istituzioni presenti in sala a Palazzo Reale ha proseguito: “quella che vedete dalle finestre è piazza Castello, il cuore della nostra città su cui si affaccia tutta la nostra storia e tutto ciò che a Torino è nato e da Torino ha contribuito a costruire l’Italia così come la conosciamo oggi. Su questa piazza si affacciano la nostra storia, le nostre origini, i nostri valori e la nostra cultura” . “Palazzo Reale, dove ci troviamo oggi, è stata la dimora di Casa Savoia: è stato anche grazie al loro contribuito che l’Italia si è costituita nella sua Unità geografica e culturale. Il percorso che ha portato a quello straordinario risultato è racchiuso e protetto nelle sale dell’Archivio di Stato, qui a fianco, dove si svolgeranno i lavori del pomeriggio: un patrimonio impareggiabile di documenti che ripercorrono la memoria storica e amministrativa del Piemonte e dell’Italia.
A Palazzo Madama, al centro della piazza, si è riunito il primo Senato Subalpino e, a pochi passi da qui, Palazzo Carignano ospita primo Parlamento italiano. Lo ammireremo domani, e ammireremo l’aula in cui Cavour, Garibaldi, Massimo D’Azeglio, Quintino Sella posero le basi della nostra società e della nostra democrazia” . “Su questa piazza – ha detto ancora Cirio – c’è la sede storica del governo regionale che si prepara a ospitare tra pochi mesi la Corte dei Conti, una delle massime istituzioni dello Stato che è nata a Torino, così come la Guardia di Finanza e l’Arma dei Carabinieri, solo per fare alcuni esempi. Scorrendo, poi, lo sguardo su questa piazza si scorgono poi la storia e la forza della città. La società di assicurazioni Reale Mutua in questa piazza ha costruito e ancora possiede quello che fu in origine il primo e più alto edificio residenziale della città. E’ una delle prime società di assicurazione nate in Italia, quasi 200 anni fa, quando Re Carlo Felice sottoscrisse la prima polizza per Palazzo Chiablese, alle vostre spalle. Da questo palazzo si scorge il grattacielo di Intesa Sanpaolo, oggi la prima banca italiana che è nata qui 460 anni fa e a pochi passi qui, la loro sede storica, ospita ora le Gallerie d’Italia, dedicate all’arte e alla cultura”.
“Qui c’è il tempio della nostra cultura, il Teatro Regio che a ogni stagione ospita produzioni nazionali e internazionali che sono un orgoglio per questo territorio. E c’è la cupola del Guarini che custodisce la Sacra Sindone. Quale che sia la sensibilità religiosa di ognuno, quello straordinario prodigio di architettura e di fede, da poco restituito alla città dopo il drammatico incendio del 1997, ricorda a tutti noi i valori della fratellanza e dell’umanità che ci fanno da guida, oggi come ieri, per progettare insieme il futuro di questo Paese”, ha concluso Cirio.
“Le Regioni sono l’ossatura e la spina dorsale del Paese. Qui, a Torino, è nata l’Italia e qui affondano le radici le nostre maggiori istituzioni pubbliche”. Ha concluso

(Adnkronos)